Giunti: “Abbiamo le carte in regola per vincere”

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Giunti:

Giunti: “Abbiamo le carte in regola per vincere”. Il tecnico biancorosso: “Contro la Pro dovremo trovare spazi tra le linee. A Brescia sbagliate alcune letture”

 

Queste le parole del tecnico del Perugia Federico Giunti in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la Pro Vercelli:

“Questa è stata una settimana anomala dove abbiamo avuto un giorno in più di allenamenti. Dopo l’ultima sconfitta, avrei voluto rigiocare prima.

A Brescia abbiamo perso con un avversario alla nostra portata. L’episodio del gol doveva darci una spinta in più a portare a casa il risultato. Invece abbiamo continuato a giocare con sufficienza. Queste sono partite che vanno affrontate al massimo se si vogliono raggiungere traguardi ambiziosi. Abbiamo fatto un piccolo passo indietro.

Domenica scorsa ha avuto una giornata no anche l’allenatore: pensavo che inserendo Falco e Terrani avremmo potuto fare qualcosa di più a livello offensivo. Non volevo dare un segnale negativo alla squadra, ma alla fine la partita l’abbiamo persa e tornando indietrofarei qualcosa di diverso.

La pro Vercelli decide la partita da fare anche e soprattutto in base all’avversario. A Palermo hanno fatto faticare i rosanero; quando però i siciliani hanno trovato spazi tra le linee sono riusciti a colpire. Per trovare questi spazi bisogna muovere la palla velocemente. A Brescia abbiamo avuto letture sbagliate, domani dobbiamo alzare il livello sugli uno contro uno e sugli smarcamenti.

Ma mettiamo in chiaro una cosa: la pro Vercelli è alla nostra portata ed abbiamo le carte in regola per vincere, indipendentemente da chi giocherà in attacco.

Nell’ultima mezz’ora abbiamo perso punti preziosi, ma a questi numeri va data la giusta importanza. La squadra fisicamente sta bene. Il processo di crescita passa anche da questo. A Brescia, preso il primo gol, dovevamo anche capire che si poteva portare a casa il pareggio. Invece abbiamo cercato a tutti i costi di rituffarci in avanti. Gli ultimi minuti andavano gestiti in maniera diversa.”

Nicolò Brillo