Goretti: “Deluso per il mio mercato”

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Goretti: “Deluso per il mio mercato”. Il d.t. del Grifo: “Non centrati alcuni obiettivi prefissati, ma Falzerano è un acquisto molto importante”

 

Roberto Goretti ha fatto il punto sul mercato invernale che si è da pochi giorni concluso.

Oltre ad annunciare l’approdo di Rosi, in conferenza stampa si è concesso alle numerose domande dei giornalisti presenti.

Queste alcune delle sue dichiarazioni.

“Ad inizio mercato ci siamo detti di prelevare due difensori e due centrocampisti per consolidare la rosa anche per il prossimo anno, ma senza dover per forza sostituire le pedine di cui già disponiamo. Il principio che ha guidato il nostro lavoro in gennaio è stato il seguente: o si prendono giocatori di spessore oppure nulla”.

E sul mancato arrivo di un terzino sinistro di spessore…

“Questa è stata una mia mancanza. Alla fine del mercato ero deluso e facevo fatica anche solo a chiamare Nesta. Alla fine ho trovato il coraggio e l’ho chiamato lo stesso: le sue parole mi hanno rincuorato. Il suo rinnovo o meno dipenderà da questo mercato? Vi assicuro che farà altri tipi di valutazioni”.

Goretti ha poi lasciato intendere di avere dei “paletti” economici nelle sue manovre, raccontando come gli obiettivi per la fascia siano via via tutti sfuggiti al cospetto di club di A o di cadetteria.

“Cacciatore e Martella? In questo lavoro devo abituarmi a prendermi anche pali in faccia. Avevamo come obiettivi anche Mazan e Pajac, ma per un motivo o un altro non siamo riusciti a chiudere con nessuno. Con Cacciatore avevamo l’accordo, ma il mediatore tra lui e il Chievo per chiudere definitivamente la trattativa non era disponibile il 30, bensì il 31 gennaio. Nel frattempo si è inserito il Cagliari che comunque ha un altro appeal. Pazienza. Con Martella avevamo quasi chiuso, poi è arrivato il Brescia che ha messo sul piatto altre cifre…”

Queste invece le dichiarazioni sugli arrivi dell’ultimo mercato.

“Sadiq lo abbiamo inseguito già due anni fa, per lui ci siamo mossi già a dicembre per bruciare l’eventuale concorrenza. Ha caratteristiche che non avevamo nel nostro parco attaccanti. Ci darà una gran mano. Falzerano sarà una pedina molto importante. Perchè ho preso un altro regista come Carraro? Perchè il Perugia imposta l’azione con due centrocampisti, nella fattispecie Bianco e Dragomir. Come ‘play’ possediamo anche Bordin, ma volevo dare al mister un regista con caratterische diverse”.

Poi spazio alle considerazioni sulle manovre in uscita.

“Le uscite? Non è mai semplice perchè bisogna mettere d’accordo noi, la società acquirente, il ragazzo ed il suo procuratore. Contento per la scelta di Bianchimano che sembra già dare dei frutti. Con Mustacchio è stato semplice. Non rientrava più nell’attuale progetto tecnico che non abbiamo intenzione di abbandonare. Lo avevo preso per il 4-3-3 di Bucchi, ma poi le cose sono cambiate. Lui è un bravissimo ragazzo e di comune accordo abbiamo scelto di concludere la sua esperienza a Perugia”.

Poi tiene banco la questione Monaco…

“Su Monaco non saprei cosa dire… Quando c’è un mix di presunzione e poca intelligenza questi sono i risultati. Ha rifiutato offerte molto importanti da club di B. Lo stesso aveva fatto in estate, anche se quando è tornato dalla Salernitana aveva subito espresso il suo desiderio di andarsene”.

Chiusura sui possibili partenti che poi sono rimasti.

“Moscati? Contento del suo ritorno in estate, ma si è caricato di troppo responsabilità ed aspettative. Ora si metterà di nuovo a disposizione e lavorerà per trovare un posto da titolare. Falasco aveva molte richieste, anche da squadre che ora ci stanno avanti. Se avessimo preso un terzino sicuramente sarebbe andato via”.

Nicolò Brillo