Goretti: “Non andare in A sarebbe un fallimento”

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Goretti: “Non andare in A sarebbe un fallimento”. Il d.t. del Perugia: “Grifo forte ma in ritardo nel raggiungimento di un’identità. Questa squadra è nata per giocare a quattro dietro”

 

Consueto appuntamento con i quotidiani regionali per il Perugia Calcio. A parlare questa volta è stato il direttore dell’area tecnica Roberto Goretti. Di seguito riportiamo alcune dichiarazioni a firma di Nicola Uras tratte dal Corriere dell’Umbria.

“Il Perugia è forte, vale la Serie A – esordisce Goretti – ma oggi è in ritardo nei confronti di quattro/cinque squadre rispetto al raggiungimento di identità di squadra. Ma sono sicuro che con il lavoro si può arrivare al loro livello”.

E sul percorso generale della squadra non nasconde qualche perplessità…

“Mister Oddo ha intrapreso una strada molto positiva fino a Empoli-Perugia compresa. Poi il percorso si è ingarbugliato. Mi auguro che lo stop col Cittadella e la sosta ci aiutino a ripartire perché abbiamo perso un po’ di tempo ultimamente. I numeri comunque parlano, sono un riferimento importante. Questa squadra è nata per giocare a quattro in difesa”.

Goretti ha poi messo sotto la lente di ingrandimento alcuni singoli.

“Balic e Carraro devono sbrigarsi a prendere il timone della squadra. Sono troppo giovani? Cazzate, guardate Tonali… Se uno è forte è forte. Falcinelli è un simbolo del Perugia e tornerà ad essere il giocatore che tutti si aspettano. Melchiorri non ho intenzione di mandarlo via e nelle ultime settimane ho visto il miglior Federico di queste sue due stagioni perugine. Iemmello è partito forte, deve continuarsi ad allenare così perché da questa stagione dipende il suo futuro”.

Immediato futuro. Il Pordenone e la rincorsa allo svincolato Rajkovic.

“Il Pordenone ha numeri importanti ed è una società con gente in gamba. Hanno un giocatore che mi sarebbe piaciuto portare a Perugia, Camporese. Rajkovic? Vogliamo portarlo a Perugia. Le condizioni ci sono, a gennaio o l’anno prossimo. O lui o nessuno”.

Poi chiusura col “botto”.

“Mi aspetto di andare in Serie A perché questo Perugia può farcela. Quest’anno dobbiamo giocarcela sino in fondo. Chi varca il cancello di ingresso del Curi deve essere consapevole che quest’anno abbiamo una grande opportunità per andare in A. Se non ci andiamo abbiamo fallito e se qualcuno ha paura di fallire non entrasse nel cancello del Curi”.

Nicolò Brillo