Grifo buona partenza: il punto è di platino. La squadra è ancora in fase di rodaggio e il “Rigamonti” non è un campo qualsiasi. La Rai ha ignorato i tifosi biancorossi
Sarebbe facile iniziare l’articolo scaramanticamente citando la cabala e riferendomi all’andamento della scorsa stagione per commentare (positivamente) lo scialbo esordio del Grifo.
Non lo farò, perché la cabala – anche se a volte è un esercizio molto divertente – nella realtà è inutile.
Ritengo, quindi, lo stesso positivo l’esordio del Grifo, ma non per la cabala (“anno sem partiti c’na cinquina e ve che fine avem fatto”).
Ma per vari fattori.
Immaginatevi, infatti, se la trasferta bresciana fosse stata in un grigio pomeriggio di Febbraio, quando ogni punto comincia a diventare pesante, con il Grifo che lotta per i play off.
Tutti, nessuno escluso, avremmo detto che tornare dal Rigamonti con un pareggio era un punto d’oro…anzi di platino.
Beh, e quindi alla prima di campionato che differenza c’è?
Solo perché è ancora estate ed è caldo?
I punti fatti ora valgono come quelli del girone di ritorno ed un punto al Rigamonti è sempre un ottimo risultato.
Bisogna anche pensare che era la prima in assoluto di quella formazione, che non ha avuto a disposizione nemmeno un’amichevole per conoscersi, dato che gli ultimi sono arrivati meno di una settimana fa.
So che ci sono ragazzi – qualcuno anche in campo ieri – che non hanno nemmeno 10 gg. di preparazione nelle gambe.
E so che il preparatore gualdese, Sdringola, proprio in previsione della stagione lunga e dura ha caricato ben bene i muscoli dei nostri.
Sinceramente (sempre senza cabala) se i Grifoni avessero volteggiato come fringuellini, mi sarei preoccupato.
Ed invece diversi Grifoni apparivano in evidente ritardo di preparazione.
Su tutti Han – lontano parente del fulmine dello scorso anno – il quale non si è perso, però, d’animo ed ha lottato su tutti i palloni, non risparmiandosi e non ritirando la gamba mai.
Anche i centrocampisti – nonostante Bianco tentasse di mettere ordine – sono apparsi imballati, cincischiando in diverse occasioni di contropiede.
E la difesa pure, al netto dell’erroraccio sul momentaneo vantaggio di Bisoli, non è apparsa impeccabile.
Ma – ripeto – sono ragazzi che si sono trovati a dover affrontare una gara ufficiale, senza nemmeno un’amichevole alle spalle, quantomeno per provare alcuni automatismi contro un avversario “vero”.
E non contro le proprie riserve.
Anche il Brescia non è stato a guardare, raddoppiando ed – a volte – triplicando i nostri, con un certosino lavoro d’interdizione, soprattutto a centrocampo.
Sono sicuro, quindi, che migliorerà, perché ho percepito diversi segnali positivi.
A cominciare dal punto esterno, di cui ho già parlato.
L’impegno e la grinta che tutti ci hanno messo, nonostante fosse evidente che le gambe non giravano come dovuto.
Il fatto che – finalmente – in difesa abbiamo ragazzi che fanno “sentire” i tacchetti agli avversari.
Un portiere che esce (e non è poco).
Un centrocampo di alta qualità ed un attacco che – quantomeno sulla carta – può fare bene come Cerri/DC10.
Sicuramente vi sono alcune indicazioni che emergono dalla gara di ieri per il “maggico” Nesta.
Innanzitutto la posizione di Verre che appare sotto utilizzato.
V.V. è veloce ed ha una grande capacità di verticalizzare l’azione: in quella posizione è apparso come una cartuccia caricata a salve.
Anche il tiro da fuori di “Marchino” Moscati andrebbe meglio utilizzato.
Molto confortante, in ogni caso, è stato che Nesta ha azzeccato tutti i cambi, inserendo al momento giusto il giocatore giusto.
E saper leggere la gara è buona parte del compito di un tecnico.
E non me ne abbiano gli altri se ho una particolare predilezione per Mustacchio, il quale – al netto di alcuni errori, forse per la troppa foga – è uno che mette sempre il cuore in campo e lo lancia oltre il muro.
Di questi ne vogliamo 11, ogni turno, fino a Maggio.
L’ultima annotazione sempre per la nostra magnifica tifoseria, presente in massa anche al Rigamonti, ma completamente ignorata dalla TV di Stato.
RAI2 ha inquadrato più volte la curva e gli ultrà Bresciani, ma una sola volta e di sfuggita i ben più colorati e festosi miei concittadini.
A Perugia, forse, non paghiamo il canone?
Avv. Gian Luca Laurenzi