Grifo: contro l’Ascoli una vittoria che fa battere le mani

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Grifo: contro l'Ascoli una vittoria che fa battere le mani. Buone indicazioni dal match serale del Curi, al netto di un avversario non proprio irresistibile. Palermo sarà banco di prova maggiore

Grifo: contro l’Ascoli una vittoria che fa battere le mani. Buone indicazioni dal match serale del Curi, al netto di un avversario non proprio irresistibile. Palermo sarà banco di prova maggiore

“Qual’è la vera vittoria, quella che fa battere le mani o quella che fa battere i cuori?”

 

Parole di Pier Paolo Pasolini, uno dei più grandi scrittori italiani del secolo scorso, oltre che grande appassionato di calcio.

Quella colta dal Perugia ieri sera contro l’Ascoli a nostro parere è stata quella che fa battere le mani perchè la squadra di mister Nesta, al primo successo sulla panchina del Perugia, è stata sempre padrona del campo, partendo a razzo, riuscendo subito a passare in vantaggio, facendo intravedere buone trame di gioco, almeno fino all’espulsione di Kingsley, raddoppiando in apertura di ripresa e non soffrendo mai la squadra avversaria, anche quando era in superiorità numerica.

Non è stata invece una vittoria che fa battere i cuori perchè non vi è stata “suspence” visto che la squadra marchigiana è apparsa avversario decisamente modesto e con alcune scelte di formazione da parte di mister Vivarini assolutamente sbagliate, come quelle di schierare l’incertissimo Perucchini al posto dell’esperto Lanni, titolare nelle ultime stagioni, o di tenere in panchina per tutta la gara Addae, uno degli artefici della salvezza con Cosmi in panchina, per non parlare della rinuncia definitiva a capitan Mengoni, ceduto nell’ultimo giorno di mercato e che, dopo aver visto all’opera la difesa dell’Ascoli, poteva ancora fare la sua figura.

Meglio così visto che il Perugia chiude con questo successo i primi due turni di campionato con quattro punti, un buon bottino che colloca i grifoni a due lunghezze dalla capolista Cittadella, in compagnia di Pescara, Padova e molto probabilmente Verona se domani il Giudice Sportivo dovesse dare lo 0-3 a tavolino per la gara di Cosenza, non disputata a causa delle scandalose condizioni del terreno di gioco del “San Vito”.

Contro i piceni ci è piaciuta la solidità della difesa, la classe di Verre che da centrale ha disputato una buona prova, l’abnegazione e il sacrificio di Melchiorri, la sicurezza di Gabriel e, ovviamente, il senso del gol di Vido, autore di due gol da grande opportunista, il terzo compreso il rigore realizzato a Brescia.

Qualche sofferenza, soprattutto nel primo tempo c’è stata ancora sulla nostra fascia sinistra difensiva dove né Falasco, titolare del ruolo con l’Ascoli, né Felicioli, che aveva ricoperto il ruolo a Brescia, sembrano convincere a pieno.

Adesso mister Nesta avrà a disposizione tre settimane, vista la sosta per la nazionale nel prossimo weekend e la giornata di riposo dei grifoni nel turno successivo, per poter oliare meglio i meccanismi, a meno che venerdì il Collegio di Garanzia del Coni non riporti la Serie B a ventidue squadre.

In quel caso sarebbe necessario rifare il calendario dalla terza giornata in avanti e provvedere poi a stilare le date dei numerosi recuperi.

Se invece rimanesse la B a diciannove, tra tre settimane il Perugia affronterà il primo avversario di spessore, il Palermo al “Barbera”, un test molto più severo del Brescia, sabato sconfitto a La Spezia e dell’Ascoli, che dopo aver preso quattro gol in casa dalla Viterbese in Tim Cup, ha colto un solo punto in due gare, per di più solo al quinto minuto di recupero della gara casalinga contro la matricola Cosenza.

Contro i rosanero non sarà una passeggiata e ci vorrà un Perugia tonico e quadrato per poter continuare la ministriscia positiva, tanto utile sia al morale della truppa che alla classifica.

Danilo Tedeschini