Grifo: i numeri che segnano la crisi

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Grifo: i numeri che segnano la crisi. Dalle reti segnate a quelle subite fino alla distribuzione dei gol: il piatto piange

 

Il Perugia sta vivendo il momento più basso della stagione. Una crisi certificata, oltre che dai risultati, anche dai numeri.

STRISCIA NEGATIVA – Con la sconfitta con l’Empoli il Grifo ha toccato quota tre k.o. consecutivi, come accadde nella non certo entusiasmante stagione 2015/2016 con Bisoli al capezzale. In tal caso i biancorossi inanellarono ben due strisce negative di tre k.o. di fila tra gennaio e febbario 2016. Peggio fece Giunti nella stagione 2017/2018 con le cinque sconfitte consecutive che gli costarono la panchina.

GOL SUBITI – Nelle ultime tre gare il Perugia ha subito 5 reti, ma non è che le cose siano chissà quanto migliori se si considera tutto l’arco del campionato. La difesa del Grifo è la 13esima in ex aequo con quella del Pordenone a quota 33 gol incassati.

GOL FATTI – Nota particolarmente dolente. Il Perugia possiede il 16esimo attacco della B con 27 gol. E se non fosse per i numerosi rigori trasformati da Iemmello la faccenda sarebbe ancora più scura. La classifica delle reti fatte escludendo i rigori vedrebbe, attualmente, il Grifo all’ultimo posto.

RETI MAL DISTRIBUITE – Sono solamente 8 i Grifoni ad essere andati a rete. Falasco (1 gol), Di Chiara (1 gol), Kouan (1 gol), Buonaiuto (2 gol), Capone (2 gol), Falcinelli (1 gol), Melchiorri (2 gol) e Iemmello (17 gol). Un po’ troppo pochi, soprattutto se si considera che, tolto Iemmello, i vice capocannonieri sono Melchiorri, Buonaiuto e Capone con due reti a testa. Ne esce fuori anche un centrocampo troppo maledettamente sterile e poco dinamico.

DIFFERENZA RETI – Meno 6 quella registrata dai biancorossi che, in questa speciale classifica, si piazzano, pensate, al quartultimo posto.

Nicolò Brillo