Il Grifo ha fatto la storia anche a Frosinone

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I tifosi biancorossi dovranno essere muniti di Green Pass e Grifo Card

Il Grifo ha fatto la storia anche a Frosinone. Violato il “Benito Stirpe” con una vera e propria impresa, che non è dipesa solo dall’espulsione di Soddimo. Vigliacco l’attacco dei baresi ad alcuni tifosi biancorossi

 

Beh, prima di fare qualche valutazione “a mente fredda” sulla stupenda vittoria di sabato sono obbligato a lasciar libero di parlare il cuore.

Ed il mio cuore biancorosso esulta come non mai!

Innanzitutto per essere stati i primi ad aver violato il “Benito Stirpe”.

Come ho scritto nei social immediatamente dopo il fischio finale, nella Storia del Calcio italiano rimarrà sempre che il nuovo stadio del Frosinone è stato “sverginato” dal Grifo.

Poi per esserci “fatti” – una di seguito all’altra – Palermo e Frosinone, due tra le compagini più accreditate della B.

Inoltre per la vittoria col Frosinone – rivale degli ultimi anni – con cui abbiamo conquistato ben 6 dei 37 punti che abbiamo.

Per la soddisfazione di aver fatto 3 “pere” ed esultato in faccia ai ciociari che – dalla testa della classifica – ci davano già per spacciati.

Una dolcissima vittoria – seppur rotonda nel risultato – in bilico fino all’ultimo, sofferta e fortemente voluta in cui tutti i Grifoni hanno fornito il proprio contributo, confermando i segnali positivi già visti nelle ultime gare.

Ritengo l’azione del gol di Mustacchio, una delle più belle degli ultimi anni.

La stessa grinta, tenuta atletica e cinismo visti al Curi col Palermo, contro quella che continuo a considerare – come già scrissi all’indomani della vittoria casalinga del 23 settembre – la squadra più quadrata della B.

Infine per i 3 punti che allontanano a -8 la zona playout e ci avvicinano (13 punti) ai 50 della salvezza matematica.

Sempre tenendo presente che – come per Parma – se venerdì avessimo avuto la sicurezza di tornare con un punto dallo Stirpe, avremmo tutti sottoscritto “al buio” con gioia e soddisfazione!

Ed invece torniamo con 3 punti che fanno benissimo al morale ed alla classifica.

Analizzando, invece, con più razionalità, va sottolineato in ogni caso che il Perugia ha interpretato al meglio la gara, contro un avversario – classifica parla – ben più forte.

Lo score complessivo di questa prima parte del girone di ritorno ci dà lo stesso (13 punti) dell’osannato Perugia di Giunti.

Ma proprio memori di quello che è successo allora, stiamo tutti con i piedi ben piantati a terra, continuiamo a guardare la zona playout a -8 e non guardiamo proprio in alto a quella playoff a +1.

Al di là o meno se entreremo nelle prossime gare nella zona playoff, badiamo a raggiungere prima possibile i 50 punti e poi sarò il primo che riinizierà a fantasticare e guardare in alto.

Sulla gara voglio subito sgomberare il campo da ogni equivoco.

É lapalissiano che giocare l’ultima parte del primo tempo e tutto il secondo in superiorità numerica ci abbia aiutato, ma non lo ritengo decisivo.

Innanzitutto fino all’espulsione di Soddimo eravamo in parità, ce la stavamo giocando e la partita era aperta ad ogni risultato.

Va sottolineato, infatti, che il Frosinone è andato in vantaggio per un bel tiro di Soddimo, ma solo perché deviato da Magnani, mettendo fuori causa Leali che era in traiettoria.

Paradossalmente, poi, il Frosinone è stato più pericoloso sul 1-2 ed in inferiorità numerica, quando attaccava disperato per pareggiare.

Tra l’altro non ho compreso le giustificazioni del tecnico ciociaro a Soddimo: se il mio migliore in campo si fosse fatto espellere per quell’inutile reazione, al posto di Longo mi sarei infuriato col giocatore, altro che giustificarlo in TV!

Ma dire che “se” non avessimo giocato in superiorità numerica non ce l’avremmo fatta, significa ancora una volta ragionare con i “se” e con i “ma”: strada senza uscita.

Giustificare la vittoria del Grifo solo con la giusta e doverosa espulsione di Soddimo, significa voler a tutti i costi minimizzare la stupenda impresa dei nostri.

Innanzitutto le espulsioni fanno parte integrante del Calcio.

Abbiamo visto, infatti, tante volte il Grifo rimanere in superiorità numerica e non saperne approfittare.

Stavolta, invece, siamo stati bravi e ne va dato merito.

Come va dato merito a Breda – con il quale tanti, compreso il sottoscritto, non sono affatto teneri – di aver interpretato la gara, sia in parità numerica, sia in superiorità, nella maniera perfetta per riportare il risultato.

Difesa rocciosa, attenzione, concentrazione costante e ripartenze.

Anche Leali – nonostante un paio di incertezze fuori dai pali – ha dimostrato maggiore sicurezza nelle uscite delle gare passate e soprattutto è stato formidabile tra i pali.

Segno di una costante crescita.

Se da una parte potrebbe essere merito del preparatore – il mitico Mazzantini – dall’altra potrebbe valere quello che scrissi dopo la gara con il Parma, che il nostro estremo difensore aveva necessità di ritrovare il ritmo-partita.

É chiaro che l’attuale gioco di rimessa del Perugia è più adatto con squadre (Parma, Palermo, Frosinone, ecc.) che “devono” fare la partita, dato che si giocano la testa della classifica.

E potrebbe essere ben più difficile per il Grifo con compagini speculari, con cui dovremmo essere noi a fare la partita, fin dalla prossima con il Brescia.

Vedremo, sperando di non rivedere più dissennatezze tattiche come con il Cittadella.

Concludo – come sempre – con un’annotazione sulla nostra fantastica tifoseria.

E non per le coreografie ed il calore in trasferta che sono ormai la “normalità” per i tifosi perugini.

Ma sul vigliacco agguato dei tifosi baresi ai pullman del Coordinamento nell’area di servizio a Roma.

L’episodio si commenta da solo: ultrà baresi che assalgono pacifici tifosi perugini non ultrà.

Innanzitutto non capisco perché quei pullman non abbiano atteso quelli dei Gruppi della Nord e non siano tornati tutti insieme in carovana da Frosinone.

Se insieme ai pullman del Coordinamento vi fossero stati anche quelli dei Gruppi, non penso che i pugliesi si sarebbero azzardati all’incursione…

Ma, al di là di ciò, soprattutto non capisco perché i pullman perugini non siano stati scortati – come all’andata – dalle Forze dell’Ordine e siano stati lasciati inermi all’aggressione, sapendo bene che ci poteva essere l’incrocio di due tifoserie rivali, dato che il Bari giocava a Terni.

In ogni caso vedremo che provvedimenti saranno presi nei confronti degli aggressori, sicuro che a parti invertite, i nostri sarebbero stati diffidati tutti – anche chi dormiva sul pullman – fino alla quarta generazione.

Forza Grifo.

Avv. Gian Luca Laurenzi