Grifo: tre indizi fanno una prova

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Bucchi:
 

Tre indizi anche nel calcio fanno una prova. E’ questa la morale della gara di Brescia dove, ancora una volta all’ultimo tuffo, il Perugia ha preso un gol pesantissimo, quello del pari delle rondinelle. E per il Perugia di questo inizio di campionato “double face” per i grifoni, dignitosissimo e spesso molto bello sul piano del gioco ma assolutamente poco soddisfacente sul piano dei risultati e della classifica, due pareggi e una sconfitta con due soli punti nel carniere, i tre indizi che fanno una prova si sono verificati almeno per due fattori. Il primo è che i grifoni hanno letteralmente buttato alle ortiche cinque importantissimi punti su nove, subendo tre gol evitabili in altrettante gare negli ultimi minuti, in due addirittura negli ultimi secondi di gioco e su azione d’angolo, vanificando tutto quello che era stato fatto di buono in precedenza, tanto anche a Brescia, dove nella ripresa il Perugia ha dominato, dopo un primo tempo giocato sotto ritmo, probabilmente per il caldo. Il secondo fattore, non meno importante del primo, è quello dell’assoluta mancanza di incisività sotto porta, ripetutasi per la terza volta su tre partite anche a Brescia, dove a fronte di almeno cinque palle gol create, si è riusciti a segnare solo con un tiro dal limite di Brighi, un centrocampista, che fa il paio con quello realizzato da Guberti, sempre dalla distanza, a Cesena. E quando non riesci a chiudere la partita e ti si accanisce contro anche la sfortuna capita che gli altri ti possano segnare ed ecco perché i due fattori, attacco troppo anemico rispetto alla mole di occasioni create in tutte e tre le partite e le reti sistematicamente subite in “zona Cesarini” in tutte e tre le gare fin qui disputate, sono addirittura complementari e vanno a penalizzare pesantemente e immeritatamente la classifica della squadra di Bucchi. E’ su queste due cose che si dovrà lavorare duramente da lunedì ma se sui gol subiti negli ultimi istanti di gara si potrà migliorare “battendo” molto sul piano della concentrazione e dell’attenzione, sperando anche in un pizzico di fortuna in più, più complicato sembra al momento risolvere il problema delle punte o chi per loro, soprattutto Bianchi e Di Carmine, che non sembrano avere più, Bianchi, o non avere mai avuto, Di Carmine, nelle loro corde, la possibilità di arrivare a segnare almeno quindici reti in cadetteria, prerogativa indispensabile per poter puntare almeno a quel sesto posto, che è l’obbiettivo prefissato dalla società in estate. Farli giocare insieme, magari, potrebbe essere un esperimento da provare. Certo fa rabbia vedersi sfuggire di mano in quel modo questa prima, agognata, meritata vittoria in campionato quando ormai sembrava raggiunta ma il gioco che esprime la squadra di Bucchi ci fa pensare che l’appuntamento sia solo rinviato di sette giorni quando, al “Renato Curi” andrà in scena l’attesissimo derby umbro con la Ternana.

Danilo Tedeschini