Grifo: tutto sbagliato, tutto da rifare

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Grifo: tutto sbagliato, tutto da rifare. Così Bartali avrebbe commentato le ultime due gare del Perugia. E per i tifosi si continuano ad usare pesi e misure diverse rispetto ad alcuni fatti della giustizia ordinaria

 

Amiamo l’Italia.

Nonostante le sue innumerevoli contraddizioni, è una terra stupenda.

Ma è anche una Nazione bizzarra.

La Nazione dei “due pesi e due misure”.

É una Nazione in cui uno che doveva stare in galera è invece a piede libero e sgozza un ragazzo – spezzando una vita innocente – solo perché “l’ha visto felice”.

Ed invece un tifosissimo del Grifo – innamorato dei nostri colori – per uno sciocco alterco, che sicuramente poteva essere gestito meglio (cum grano salis) dalla vigilanza privata, si becca il D.A.Spo.

Da una parte lassismo ed inefficienza, maldestramente giustificati dal Presidente della Corte di Appello di Torino (“sistema malato”, “carenze di organico”, ecc.).

Dall’altra rigidità ed applicazione automatica ed integrale – senza sconti – delle norme.

Da una parte un’Italia da terzo mondo, dall’altra efficienza “svizzera”.

Con il “piccolissimo” particolare che nel primo caso è stata spezzata una vita innocente, nel secondo non si è fatto male nessuno.

Sì, sono d’accordo con l’Alto Magistrato piemontese: il sistema (ma proprio tutto il sistema-Italia) è indubbiamente malato…

Venendo a questioni più “leggere” siamo passati – in soli 7 giorni – dall’esaltazione della bellissima vittoria con il Livorno e l’ottima posizione in classifica, saldamente all’interno dei play off, alla depressione di oggi.

Due sonanti sconfitte consecutive, le quali – per l’ennesima volta – fermano la corsa del Grifo e spezzano ogni nostro sogno di gloria.

Consegnandoci un Perugia nell’ultimo posto play off, ma tallonato ad 1 punto dallo Spezia, con ancora lo scontro diretto da giocare in Liguria.

Ma seppur la speranza nel meglio è insita nell’animo umano, incombe la rassegnazione, anche alla luce delle parole di Nesta, il quale ha dichiarato che l’errore è nel DNA dei Grifoni.

Le ennesime due partite giocate non male, compromesse da errori difensivi.

Ma se a Crotone – nonostante sul piano del gioco poco si possa recriminare ai nostri – non c’è stata di fatto gara.

Un gol dei calabresi per tempo, senza occasioni rilevanti del Grifo.

La partita con gli “Stregoni” è stata di tutt’altro tenore.

Basta dire che dopo appena 20 min di gioco erano stati segnati già 4 gol.

Ed il Grifo era anche andato in vantaggio!

Eppure non è bastato.

L’ennesimo arbitraggio scandaloso, i nostri soliti errori – stavolta anche in attacco – ed il meglio attrezzato Benevento è passato al Curi.

Strana questa B.

Vai a Crotone che ha gli stessi punti del Livorno che hai asfaltato tre giorni prima e ti becchi un “inglese” 2-0, senza essere mai in partita.

Con il più forte Benevento, invece, per almeno un ora te la giochi alla pari, venendo alla fine schiantato dall’arbitro, ma anche – e soprattutto – dai tuoi errori.

Di 6 punti disponibili, quindi, ne abbiamo portati a casa nemmeno uno.

Quando con 2 vittorie (alla nostra portata) ora saremmo stati a pari merito con il Palermo, a 4 punti dalla promozione diretta.

Ma così è se vi pare (torno a Pirandello di qualche settimana fa).

Il nostro destino – quest’anno – è al massimo disputare i preliminari di play off nell’ultimo posto disponibile.

Nulla di più.

E come avrebbe detto il Grande Gino Bartali: “è tutto sbagliato, è tutto da rifare”.

Avv. Gian Luca Laurenzi