“Grifo vendetta”: cacciate le streghe

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Il calcio è strano, bizzarro e anche per questo appassionante, comandato com’è dai voleri e dalle simpatie della dea Eupalla. E quest’ultima, nella magica serata di ieri, ha deciso di restituire al Perugia quello che le streghe di Vigorito e Baroni gli avevano tolto due mesi e mezzo fa, addirittura con gli interessi sotto il profilo numerico ma, purtroppo, molto al di sotto come valore, visto che  un  passaggio al quarto turno di Tim Cup, se pur prestigioso e ottenuto con una goleada in trasferta, non vale certamente una promozione nella massima serie. Due mesi e mezzo fa, sempre su questo terreno, il Perugia aveva subito l’influsso negativo delle “streghe” che con le loro pozioni magiche avevano creato gli episodi a favore dei giallorossi, vedi l’ intervento dell’assistente sul gol annullato in grande ritardo di Di Carmine, una sorta di “var” clandestina e il grossolano errore di Gnahore che aveva regalato il gol decisivo al Benevento. Stavolta, invece, la dea Eupalla ha disattivato gli “intrugli” delle streghe permettendo a quell’assistente protagonista di quella sera, Nasca, di tramutarsi in direttore di gara puntuale e perfetto, sia nell’ episodio dell’espulsione di Cataldi, sia in quello del rigore del terzo gol, merce rarissima per i grifoni, per poi concentrarsi sull’incerto estremo difensore sannita, Belec, stranamente preferito da Baroni all’ex Brignoli, colpevole in almeno due segnature e mezzo. A parte magie, divinità e streghe, comunque, il Perugia di ieri ha dimostrato di essere sulla buona strada. Ha sofferto nella prima mezzora l’agonismo della squadra di Baroni, riuscendo a limitare i danni, poi piano piano è riuscita ad uscire dal guscio, trovando il vantaggio con la “capocciata” di Cerri che, come sottolineato da Giunti a fine gara, ha spaccato la partita, per dilagare meritatamente nella ripresa, approfittando anche della superiorità numerica. Un Perugia, quello che il sottoscritto ha avuto il privilegio di ammirare dal vivo al “Vigorito”, che ha messo in mostra un Colombatto sapiente geometra del centrocampo in fase di costruzione ma anche capace di  preziosi recuperi difensivi, un Han rapido, che si è subito integrato con Cerri, finalmente arrivato al gol, addirittura con una tripletta. Bene Volta, un gigante in difesa e il solito Rosati, bravissimo tra i pali con due interventi fondamentali sullo zero a zero e qualche indecisione sulle uscite. Le solite sofferenze sulle fasce, quella sinistra dove l’adattato Belmonte ha comunque lottato con tutte le sue forze, contenendo una brutto cliente come Ciciretti, mentre Zanon, ottimo stavolta in fase di spinta, perfetto il cross del primo gol, non lo è stato altrettanto in fase di copertura difensiva. Una gran bella vittoria, certo favorita da qualche episodio favorevole e ha fatto bene Giunti a fine gara a tenere il profilo basso. E’ calcio d’Agosto, la soddisfazione è tanta ma bisogna rimanere umili, in attesa del completamento di una squadra, almeno con un terzino sinistro di ruolo e di spessore.

Danilo Tedeschini