Il bomber fa rumore, ma la difesa va puntellata

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Il bomber fa rumore, ma la difesa va puntellata. La partita di Cittadella ha confermato che il Perugia necessita di rinforzi nella retroguardia molto prima che in attacco. E la mediana va

Il bomber fa rumore, ma la difesa va puntellata. La partita di Cittadella ha confermato che il Perugia necessita di rinforzi nella retroguardia molto prima che in attacco. E la mediana va “appesantita”

 

Preambolo. Del cammino del Perugia in questo campionato siamo onestamente contenti. Chiunque viene chiamato in causa dà sempre il “suo” 100%.

E questo è quello che la piazza ha sempre chiesto, a partire dalla presentazione estiva sotto una leggera pioggia in cui i gruppi della Nord chiesero “impegno e rispetto per quel Grifo che portate sul petto”.

Tuttavia, se a Cittadella non sono bastati due gol ed una buona prestazione generale per portare via l’intera posta in palio, qualche ragionamento più profondo e tecnico merita spazio.

Dopo Lecce, attraverso le colonne di questa testata e anche a modo di vedere del sottoscritto, avevamo lanciato l’allarme sull’assenza di un bomber nella squadra di Nesta, un attaccante di razza alla Higuain. Tanto per intenderci.

Forse gli errori sottoporta di Lecce sono stati solo un episodio. O quantomeno un campanello d’allarme sopravvalutato.

Perchè quando Melchiorri e Verre sono “in palla”, aldilà di un Vido che va ad intermittenza, i gol arrivano.

A dimostrazione che i due non sono solamente giocatori belli da vedere per stile di gioco, numeri da giocoliere e colpi di tacco. Ma sanno anche essere estremamente concreti e funzionali al gioco predicato da Nesta.

La priorità del mercato invernale deve essere invece quella di rinforzare la retroguardia che, anche ieri, ha sofferto oltremodo.

Le fasce devono essere puntellate con pedine di spessore. Ngawa e Falasco sono senza dubbio buoni mestieranti, ma non permettono di certo un salto di qualità. Mazzocchi invece è un ottimo pendolino, ma quando c’è da difendere presenta anche lui alcune lacune.

Davanti a Gabriel invece, con la probabile partenza di Sgarbi, potrebbe servire un altro centrale, magari derivante da una buona occasione di calciomercato.

Ma sarebbe troppo riduttivo gettare la croce solo sulla difesa. Il centrocampo ‘baby’, molto tecnico e di valori indiscutibili, non compie però molto filtro davanti alla retroguardia.

Kingsley e Dragomir solo molto votati all’inserimento in area avversaria, ma anche al “Tombolato” hanno patito oltremodo le ripartenze dei veneti.

Dunque anche in mediana, per stessa ammissione di Goretti, potrebbe arrivare un elemento. Magari un centrocampista dotato di stazza e centimetri. Uno alla Matuidi. Tanto per fare un altro paragone in grado di rendere.

Perchè se fin quì il Perugia ha incassato ben 22 reti delle quali ben 16 in trasferta, significa che qualcosa non funziona al meglio nella fase difensiva.

Anche se va detto che questo è un po’ un difetto di fabbrica di tutte le squadre che vanno a giocarsela a viso aperto in tutti i campi.

Ma la barra è stata fin’ora mantenuta dritta grazie anche ad un tecnico in grado di maturare sotto tutti i profili a tempo quasi record.

E allora a breve palla alla società, già al lavoro da più di un mese per cercare i tasselli giusti e completare l’operazione “anno zero” partita in estate.

Nicolò Brillo