Il Cosenza non vale la brutta classifica attuale

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Braglia:

Il Cosenza non vale la brutta classifica attuale. La squadra di Braglia, temibile in trasferta, perde spesso la bussola nel finale

 

Seconda partita di campionato consecutiva tra le mura amiche per il Perugia e stavolta, dopo il Pescara, tocca al Cosenza dover fare visita ai grifoni al “Curi” nel posticipo del “Monday Night”. La formazione silana, allenata da Piero Braglia, il tecnico più longevo della categoria dopo Giampiero Ventura della Salernitana, arriva a Perugia in un momento delicatissimo che vede i rossoblu occupare il terzultimo posto della classifica, ma solo grazie alla migliore differenza reti nei confronti del Trapani, con cui condivide quota tredici. Sette di questi, più della metà, il Cosenza li ha però ottenuti lontano dal “San Vito-Marulla” e basta questo dato per far capire che, nonostante la notevole differenza di punti in classifica, nove punti e l’innegabile divario tecnico, anche questo a favore del Perugia, non sarà una partita comoda come la carta potrebbe far credere. La squadra di Piero Braglia, tecnico che tra l’altro si giocherà la permanenza sulla panchina rossoblu proprio nella gara del “Curi”, in trasferta ha vinto tre a uno sul campo del Cittadella, ha pareggiato a Crotone e a Trapani, ed è una delle due uniche squadre, l’altra è il Venezia, che è riuscita ad impattare a Frosinone, squadra che nelle altre cinque gare allo “Stirpe” ha sempre fatto bottino pieno. Le tre volte che ha perso in trasferta è uscita sempre a testa alta dal campo, visto che a Benevento e ad Ascoli, contro i marchigiani vinceva addirittura due a zero, ha perso solo di misura subendo le reti delle sconfitte in pieno recupero mentre il gol dell’uno a zero di Chiavari è arrivato a otto minuti dal termine.

Rosa

Mister Braglia, che due anni fa centrò la promozione in B con i silani con una grande cavalcata nei playoff, giocati ad handicap dopo il quinto posto ottenuto in campionato, l’anno scorso ha centrato alla grande l’obiettivo salvezza chiudendo con trentasei punti il suo campionato con un brillante decimo posto. Nonostante la conferma di gran parte della rosa della scorsa stagione, il Cosenza quest’anno sta invece soffrendo molto, soprattutto nelle partite casalinghe. Confermati i portieri, il titolare Perina e il suo vice Saracco, in difesa gli unici innesti tra i titolari sono stati quello dell’ex grifone Salvatore Monaco e quello dell’ex capitano della Salernitana Schiavi che, insieme a Idda e Capela formano il reparto centrale difensivo, con Bittante e Corsi a giocarsi la fascia destra come dall’altro lato Legittimo e D’Orazio. A centrocampo c’è stato l’arrivo di Kanoutè, proveniente dal Pescara, infortunatosi però domenica scorsa al ginocchio e che, quindi, al “Curi” non ci sarà. Il sostituto naturale è l’ex foggiano Leandro Greco, con Bruccini, Sciaudone, Lazaar, Machach e l’altro infortunato Konè che completano il reparto. In attacco ad affiancare Litteri come punta centrale è arrivato il francese Riviere mentre nuovi sono gli esterni d’attacco, l’ex Cremonese Carretta e gli ex Spezia Baez e Pierini.

Punto di forza

Il punto di forza della squadra, al momento, sembrerebbe il nuovo centravanti francese Emmanuel Riviere, cinque gol tutti su azione per lui, gli stessi segnati su azione da Iemmello ed entrato nel mirino della Sampdoria su suggerimento del tecnico Ranieri, che lo aveva allenato nella Ligue 1 quando era alla guida del Monaco. Centravanti completo e nel pieno della maturità, ha ventinove anni, con i suoi gol sta tenendo a galla la malmessa navicella rossoblu. Gyomber e compagni sono avvisati. Attenzione anche alla velocità nelle ripartenze di Carretta e Baez, se dovessero giocare e agli inserimenti di Sciaudone, dotato anche di un buon tiro dalla distanza. E poi c’è l’esperienza di mister Braglia, da sempre specialista nel riuscire ad inaridire il gioco delle squadre avversarie. Un occhio anche agli esterni di difesa, soprattutto se giocheranno Corsi e Legittimo.

Punto debole

Il punto debole del Cosenza di quest’anno, più che un interprete o un reparto, sembrerebbe essere un periodo di gioco, più esattamente quello degli ultimi minuti. Proprio in zona Cesarini, infatti, i lupi della Sila hanno perso parecchi punti che sarebbero stati fondamentali per cementare la loro asfittica classifica. Oltre a quelli già citati, i due di Ascoli, quello di Benevento e quello di Chiavari, il Cosenza ha subito negli ultimi dieci minuti anche il gol della vittoria dal Pescara al “Marulla” all’88’ e il gol del pari casalingo dal Venezia, per un totale di ben otto punti persi nei finali di gara quando, evidentemente, nel Cosenza subentra la paura di non farcela a mantenere il risultato. Un fattore psicologico importante da tener presente per il Perugia se il risultato non dovesse essere favorevole ai grifoni a dieci minuti dalla fine. La squadra non dovrà assolutamente mollare fino al termine cercando di sfruttare al massimo questo punto debole della formazione cosentina.

Modulo e probabile formazione

Mister Braglia ha schierato spesso la sua squadra col 4-3-3 mentre nell’ultima gara contro lo Spezia aveva inizialmente varato un inconsueto 4-2-3-1 che non ha però dato i frutti sperati. I rumors dalla Calabria parlano di un passaggio ad un nuovo modulo, il più pratico 4-4-2 per la gara del “Curi”. Pratico sì ma se gli interpreti dovessero essere quelli che andremo ad elencare sarebbe anche un modulo più offensivo del solito. Mancano settantadue ore alla gara ed è difficile ipotizzare gli uomini che Braglia sceglierà e allora ci fidiamo sempre dei rumors provenienti dai colleghi calabresi. Davanti al confermatissimo Perina tra i pali, Monaco, Schiavi e Idda potrebbero giocarsi i due posti da centrale difensivo, con Corsi e Legittimo favoriti sulle fasce rispetto a Bittante e D’Orazio. A centrocampo, a fianco di Greco, potrebbe giocare uno tra Bruccini e Sciaudone con Pierini esterno destro e Baez a sinistra mentre le due punte dovrebbero essere Riviere e Litteri, schierate per la prima volta insieme.

4-4-2: Perina; Corsi (Bittante), Monaco, Idda (Schiavi), Legittimo; Pierini (Bruccini), Greco, Sciaudone (Bruccini), Baez (Pierini); Riviere, Litteri.

Danilo Tedeschini