Il Crotone compie il sorpasso nella giornata del “fattore campo”

1623
 

Ennesimo cambio della guardia in testa alla classifica, in questo trentesimo turno, col Crotone che sorpassa di nuovo il Cagliari mentre l’ennesimo pareggio non aiuta il fanalino di coda Como, ormai staccatissimo in coda. Sette le vittorie casalinghe, tre quelle esterne e due i pareggi, frutto delle ventotto segnature registrate. Quattro, infine, le espulsioni comminate dai direttori di gara.

Promozioni dirette e zona play-off                                                                                                                                                   

Campionato sempre più sorprendente quello riguardante le prime posizioni. Il Crotone, con la vittoria casalinga sul Cagliari, ottenuta con una rete per tempo, torna di nuovo capolista solitario, superando un incerto Cagliari che a Trapani completa la sua rimonta solo in pieno recupero. Pitagorici primi con  sessantatre punti, una lunghezza davanti ai sardi. Ma dietro nessuno continua ad approfittare del momento negativo del Cagliari, con il Pescara che perde pesantemente anche a Vercelli e il Cesena, in dieci per oltre un’ora, che si fa addirittura battere in rimonta, proprio sul fischio finale, dalla penultima, la Salernitana.  Abruzzesi che rimangono comunque terzi, a quota quarantanove, anche se agganciati dal Novara, che maramaldeggia tra le mura amiche sul Vicenza, romagnoli che invece scivolano al quinto posto, con quarantasette punti, oltretutto raggiunti dalla sempre più agguerrita coppia ligure formata dall’Entella,  vittoriosa col classico risultato all’inglese sul deludente Bari nello scontro diretto di Chiavari e lo Spezia, andato ad espugnare il difficile terreno dell’Avellino. Chiude la zona nobile un’altra sconfitta di giornata, il Brescia, battuto di misura a Lanciano e scivolato all’ottavo posto a quota quarantacinque.

Centroclassifica

Con la brutta sconfitta rimediata nello scontro diretto di Chiavari il Bari esce dalla zona play-off, scivolando in nona posizione con quarantaquattro punti. Rimane al decimo posto, a quota quarantuno, il Trapani, immeritatamente raggiunto in extremis sul pari, al “Provinciale”, dal Cagliari. Un punto sotto troviamo il Perugia che, grazie al successo di misura nel finale del derby umbro con la Ternana, aggancia all’undicesimo posto l’Avellino, battuto in casa dallo Spezia, mentre la Ternana rimane tredicesima con trentasei punti. Prosegue il bel momento del Modena, vittorioso di misura al “Braglia” sul Brescia, che sale al quattordicesimo posto a quota trentacinque, appaiando l’Ascoli, battuto a Crotone. Il brutto pari casalingo del Latina con il Como segna la fine del breve interregno di mister Chiappini, solo due gare, sulla panchina pontina. Il nuovo tecnico dei nerazzurri, sestultimi, un solo punto sopra la zona a rischio, è Carmine Gautieri.

Zona play-out e retrocessioni dirette

Belle vittorie interne per le due quintultime, appaiate a quota trentatre, Il Lanciano, che ha la meglio sul Brescia e la Pro Vercelli che seppellisce con un perentorio cinque a due il Pescara, terza forza del torneo. Perdono invece il Livorno, ora quartultimo con trentadue punti, battuto di misura a Modena e il Vicenza, sconfitto largamente a Novara dopo essere rimasto in inferiorità numerica, che precipita al terzultimo posto, una lunghezza dietro i labronici e una davanti alla Salernitana, sempre penultima ma andata clamorosamente a vincere, all’ultimo tuffo, all’“Orogel Stadium” di Cesena. Il Como, ultimo conventi tre punti, non demerita neanche a Latina ma l’ennesimo “pareggino” colto non lo aiuta e lo allontana ulteriormente dalla zona play-out.

Top player

Non capita spesso che un centrocampista realizzi una doppietta e se quando succede, questa arriva a suggellare la gara perfetta, come avvenuto alla Pro Vercelli contro il Pescara, è d’obbligo che chi l’ha realizzata, il bolzanino della Pro, Manuel Scavone, si meriti ampiamente la citazione settimanale. Con le sue prestazioni di ottimo livello Scavone sta cercando di pilotare la compagine di Foscarini fuori dalla zona rossa.

Danilo Tedeschini