Il derby delle deluse: al “Curi” arriva l’Avellino

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    Dopo la “beffa”, un po’ cercata, di Brescia si torna a giocare al “Curi”. Sabato i grifoni ospitano l’Avellino, un’altra delusa di questo campionato, visto che gli irpini, come il Perugia, che nella scorsa stagione avevano raggiunto i play-off, anche se da ottavi per poi sfiorare il sogno della finalissima contro il Pescara, infrantosi solo all’ultimo secondo su una delle traverse del “Dall’Ara” contro il Bologna, poi promosso, sono lontani dall’ottavo posto. Andato via Massimo Rastelli, allettato dai soldi e dal progetto del Cagliari, il presidente irpino Taccone ha affidato la panchina all’ex nocchiero della Ternana, Attilio Tesser. Dopo un girone d’andata abbastanza positivo, pur con alcuni alti e bassi di troppo, con la squadra biancoverde posizionata quasi sempre dentro o ai margini della griglia play-off, il presidente Taccone nel mercato di gennaio ha ceduto il giovane attaccante Trotta al Sassuolo per quasi tre milioni di euro, sostituendolo con l’oggetto misterioso Joao Silva, attaccante portoghese, ex Bari e Palermo, proveniente dal Pacos de Ferreira, poco impiegato dal tecnico, solo quattro presenze senza nessun gol finora. Il mancato rafforzamento del reparto difensivo, vero tallone d’Achille della formazione irpina,  oltre all’“affaire” Trotta ha contribuito ad incrinare il rapporto tra presidente e tecnico, con Taccone che tre giornate fa ha esonerato Tesser dopo la sconfitta interna con la Ternana, che aveva parzialmente allontanato i “lupi” dalla zona play-off. Al suo posto è arrivato Marcolin che, dopo un buon pari interno col Crotone al debutto, ha collezionato due pesanti sconfitte a Latina e in casa col Pescara che hanno fatto scivolare l’Avellino in dodicesima posizione in compagnia della Ternana, più vicino alla zona play-out, distante sei punti, che a quella play-off, lontana dieci. I giocatori più in vista della squadra sono l’attaccante Castaldo, contestato sabato scorso dalla piazza dopo il gesto polemico susseguente al suo momentaneo pareggio e un po’ sottotono quest’anno anche a causa della lunga squalifica che lo ha fermato fino a Dicembre. il giovane centrocampista Bastien, il centrocampista Arini e l’attaccante belga di origine congolese Mokulu, capocannoniere della squadra. Stagione deludente invece quella di Ciccio Tavano, frenato anche da molti guai fisici. Tra alti e bassi il campionato del giovane, ex grifone, Robertino Insigne, piedi buoni ma discontinuo.

    MODULO TATTICO

    Marcolin al “Curi” potrebbe passare dal 4-4-2 al 4-3-1-2, con Insigne o Sbaffo subito alle spalle della coppia offensiva Mokulu-Castaldo. In difesa, davanti al portiere Frattali, Marcolin tenterà fino all’ultimo il recupero dell’ex Cagliari Pisano sull’out destro. Se non ce la dovesse fare giocherà Pucino, con Rea e uno tra Biraschi  e  Chiosa centrali e Visconti a sinistra mentre, a centrocampo, potrebbero giocare  Arini, Paghera e uno tra Bastien, poco “visto” da Marcolin e D’Angelo.

    PROBABILE FORMAZIONE

    Detto che l’Avellino non ha squalificati e che il difensore Migliorini, arrivato a Gennaio è fuori per un brutto infortunio,  Chiosa, come accennato, potrebbe contendere una delle due maglie da centrale difensivo a Biraschi mentre non dovrebbe essere della gara l’ex ternano Gavazzi che sta recuperando dall’infortunio.                                                                                                                             (4-3-1-2): Frattali; Pucino, Rea, Chiosa, Visconti; Arini, Paghera, D’Angelo; Insigne; Mokulu, Castaldo.

    Danilo Tedeschini