Il Grifo cade a Como: si salvi chi può

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Una sconfitta dolorosa che, per il momento, attenua quanto di buono è stato fatto il girone di andata. Il fanalino di coda Como approfitta di un Perugia ancora con la testa alle vacanze natalizie e grazie al figlio d’arte, Ganz, porta a casa tre punti d’oro.

Le pagelle di Como – Perugia a cura di Federico Ricci:

PERUGIA

ROSATI 6: La grande parata della ripresa gli fa meritare la sufficienza piena dopo una gara giocata da spettatore puro;

COMOTTO 5: Pecca, come inevitabile che sia, in fase di spinta e dietro “balla” troppo di fronte allo scatenato Jakimovski. Dalla sua zona arriva la palla del vantaggio lariano;

VOLTA 5,5: Il meno peggio del pacchetto arretrato perugino, ma nemmeno lui esente da colpe;

BELMONTE 4: Dopo Ascoli è questa la partita più brutta dell’anno per il “barbuto” difensore. Sbaglia interventi su interventi ed il rosso finale è la ciliegina sulla torta di una gara disastrosa;

SPINAZZOLA 4,5: Errori da matita rossa in zona difensiva. Sbaglia cose elementari e sul gol si fa trovare totalmente impreparato;

DELLA ROCCA 5: Appesantito alla ripresa delle ostilità, nel centrocampo a due fa fatica a trovarsi;. (ZEBLI 5,5: Alza leggermente l’asticella ma sposta poco i valori in campo);

RIZZO 5: Uno di quelli che parte meglio, poi si spegne con il calar delle tenebre;

DROLE’ 6: Alla fine è sempre lui l’unico che accende la lampadina nei momenti bui. 20’ da protagonista dove, come al solito, salta sempre il diretto avversario. Anche lui cala alla distanza ma nel complesso è il migliore in campo; (IL MIGLIORE);

ZAPATA 5: Bocciatura dopo 45’ di vuoto. Si accende ad intermittenza, troppo poco per inventare qualcosa di buono; (DI CARMINE 5: Con lui in campo la fase offensiva del Grifo non subisce grossi contraccolpi in positivo);

PARIGINI 5,5: Mezzo vuoto in più per l’ottimo primo tempo, poi il nulla;

ARDEMAGNI 5: Non sarà tutta colpa sua ma diciamo che sembra assolutamente fuori dal gioco. Zero tiri e stavolta anche zero grinta;

BISOLI 5: Il suo Perugia dura 20’, dopodiché si scioglie come un ghiacciolo. Contro l’ultima del torneo che aveva subito quasi 40 reti si contano solo un paio di tiri verso lo specchio della porta. Il 2016 parte col piede sbagliato.

COMO

SCUFFET 6,5: Tempestivo nei pochi interventi che deve compiere;

AMBROSINI 6: Traballa nei primi 20’, poi diventa ordinato e puntuale;

GIOSA 6: Sicurezza e precisione contro avversari che fanno poco per impensierirlo;

CASASOLA 6,5: Centrale affidabile e preciso. Discreta anche l’impostazione palla al piede;

JAKIMOVISKI 6,5: Anche lui soffre l’avvio, poi diventa un martello sulla corsia sinistra e sforna assist a ripetizione;

BARELLA 6: Timido timido, poi, come tutto il Como, strappa una sufficienza forzata;

FIETTA 6,5: Centrocampista di quantità e qualità;

BESSA 5,5: Tanta, troppa legna e poco costrutto. Potrebbe e dovrebbe fare di più;

GHEZZAL 6,5: Uno di quei giocatori che hanno fatto fare il salto di qualità al Como;

GERARDI 5: Lotta, sgomita, ma nel complesso è assente dal gioco; (PETTINARI 6: poco più di 20 minuti in cui cerca di far salire la squadra e sfiora il gol).

GANZ 7: La salvezza dei lariani passa dai suoi gol, che stanno diventando veramente pesanti. (Il MIGLIORE)

All. FESTA 6,5: Sei punti nelle ultime due gare fanno ancora sperare in una salvezza che qualche mese fa sembrava utopia.