Il Grifo è una squadra forte, con un portiere forte

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Il Grifo è una squadra forte, con un portiere forte. La vittoria contro il Frosinone ha confermato le potenzialità della squadra di Giunti e di Rosati

 

Non ce la faccio proprio a non iniziare l’articolo parafrasando un assiduo “tressettista” de ‘l Ponte, nonché tifosissimo del Grifo:

“Ve l’evo ditto (e giù un moccolo) che Rosati è forte mbon po’!”.

Ho omesso di riportare anche l’imprecazione per educazione e rispetto nei confronti dei lettori.

Le “vedove” di Brignoli (è mai possibile che ogni anno ci siano “vedovelle” di qualcuno?!?) si facciano un approfondito esame di coscienza e – magari – esercitino per qualche gara il voto del Silenzio.

Come dovrebbero fare i detrattori di Rosati (“squadra forte, ma il portiere è un problema”; “st’anno col portiere non ci siamo proprio”).

Perché come dice il saggio: “Chi lavora molto ha maggiori probabilità di sbagliare.  Chi lavora meno ha più tempo per criticare”.

I fantastici tre punti con il Frosinone che ci proiettano in testa alla classifica di B, sono frutto di un’ottima squadra, dove tutti (difesa, centrocampo ed attacco), hanno fatto la loro parte.

Una compagine che ha dimostrato non solo di essere capace di un gioco spumeggiante e spettacolare, ma anche di saper soffrire e stringere i denti.

E dovrebbero fare lo stesso esercizio del Silenzio tutti quelli che in settimana hanno criticato Bonaiuto per l’errore nel finale di primo tempo a Palermo.

Ho voluto citare in particolare questi due Grifoni perché sono l’emblema di cos’è (o cosa dovrebbe essere) una squadra di calcio.

Il singolo sbaglia una volta e gioca bene l’altra, ma prescindere da ciò si vince e si perde sempre tutti insieme.

Ma veramente qualcuno ancora pensa che Goretti e Pizzimenti (che “qualcosina” di calcio capiscono) avrebbero confermato in uno dei ruoli più importanti di una squadra con forti ambizioni di promozione, un portiere non all’altezza?!?

Come dissi a GalaSport nel pieno delle critiche dopo l’errore di Cittadella, personalmente ritengo Rosati il miglior portiere della B.

Evidentemente la dirigenza dei Grifoni – dandogli fiducia – ne era convinta ben prima del sottoscritto.

Se poi – per la partita di sabato – dovessi citare i migliori, dovrei elencare tutta la formazione, compresi i tre sostituti, perché non saprei proprio chi scegliere, dato che tutti hanno offerto il massimo.

Tra tutti i Grifoni, quindi, scelgo Giunti – allenatore esordiente in B e guardato all’inizio con malcelato scetticismo – che sta mettendosi alle spalle colleghi ben più d’esperienza di lui.

E scelgo – come sempre tra i migliori – il “dodicesimo Grifone”: la nostra fantastica Curva Nord.

E stavolta non solo per il “solito” tifo incessante e lo stupendo impatto visivo, che ha estasiato mio figlio, per la prima volta al Curi.

Ma anche per lo striscione di solidarietà con la Perugina.

Il che dimostra ancora una volta l’amore dei “Freghi della Nord”, non solo per la squadra, ma anche per la città.

Per un’Azienda che non significa “solo” posti di lavoro, ma che fa parte del tessuto sociale di Perugia, in cui hanno lavorato generazioni di perugini.

Azienda che è parte integrante della nostra Storia, le cui attuali difficoltà sono una vera e propria coltellata al cuore per tutti noi.

Quindi vale anche per il sottoscritto #iodifendolaPerugina e mi permetto di aggiungere #giùlemanidallaPerugina.

Un fatto da non sottovalutare nell’entusiasmo di questa prima parte di torneo, però, è l’alta incidenza d’infortuni muscolari che il Grifo sta soffrendo.

Probabilmente è stata fatta una preparazione estiva più leggera, sia per partire “a razzo”, sia per affrontare già in piena forma un calendario pesantissimo proprio nelle prime giornate (Pescara, Parma, Palermo e Frosinone).

Fatto sta, però, che le prime gare hanno visto alcuni infortuni muscolari, con Brighi, Cerri, Falco e Bianco out, mentre Di Carmine e Del Prete sono a servizio alternato.

Sabato, poi, abbiamo visto Han e Di Carmine – che si sono spesi tantissimo per la squadra – uscire visibilmente affaticati.

Come visibilmente affaticato – nonostante abbia giocato tutta la partita – era il pur ottimo Del Prete.

Se la panchina lunga di quest’anno permette di ammortizzare l’infermeria affollata, con questo ritmo rischiamo lo stesso di andare in emergenza, tenendo conto anche delle “fisiologiche” squalifiche che graveranno sul Perugia nel proseguo del torneo.

Il che – con una rosa così – avrebbe il sapore di una beffa.

C’è, inoltre, un altro problema che – unito a quello dell’infermeria e delle squalifiche – potrebbe provocarci problemi in futuro.

L’assenza di alcuni nostri giocatori per le convocazioni in Nazionale.

Il Grifo – a conferma di una rosa che mai come quest’anno ha puntato sulla qualità, oltre che sulla quantità – ha attualmente tre Nazionali certi: Cerri, Frick ed Han.

Dico “certi”, perché già convocati, ma visto l’ottimo rendimento del Perugia, non escludo che altri nostri ragazzi – durante il corso della stagione – possano entrare nell’orbita Federale.

Se ciò – come tifosi del Grifo – non può che riempirci di orgoglio e soddisfazione, potrebbe, però, diventare un problema per la squadra.

Apparentemente il problema dell’assenza di giocatori per le convocazioni in Nazionale, potrebbe apparire non essere un problema generalizzato che affligge la Lega di B, ma solo quella di A.

Tant’è che in occasione delle partite delle Nazionali, il massimo Campionato è sospeso.

Ma anche se solo pochissime società di B sono coinvolte, l’assenza di giocatori a danno di poche compagini – magari di vertice com’è il Perugia – può influire sulla regolarità di tutto il campionato cadetto e falsarne la classifica.

Da una parte potrebbe penalizzare il Perugia e favorire il diretto avversario che in quella partita gioca contro i biancorossi a cui mancano giocatori importanti.

Dall’altra, inoltre, potrebbe favorire indebitamente i contendenti diretti del Grifo il quale potrebbe perdere punti, che a ranghi completi non avrebbe perso.

Allo stesso tempo potrebbe penalizzare tutti i contendenti diretti dell’avversario che potrebbe ottenere punti importanti, i quali – con il Grifo a ranghi completi – non avrebbe ottenuto.

Se la regola generale inderogabile è che ogni squadra debba giocare ogni partita con la formazione migliore a sua disposizione, ritengo che anche la Lega di B – per quanto di sua possibilità – debba mettere in condizione le Società di schierare sempre la migliore formazione, al netto di infortuni e squalifiche.

Non penalizzare solo le compagini – come il Perugia – che concedono giocatori alle Nazionali.

La Lega di B, pertanto, deve fare qualcosa per garantire sempre ed a tutte le squadre la miglior formazione possibile.

Perché, quindi, non sospendere anche il Campionato di serie B in occasione delle partite delle Nazionali?

Ovvero – se ciò fosse troppo gravoso per la Lega e riguardasse solo poche squadre – perché non rinviare e recuperare le singole partite che vedono coinvolte Società con convocati nelle Nazionali?

Se una regola vale per la serie A, perché non può valere anche per la B?

Entrambi sono campionati professionistici…

Ritengo, quindi, che la dirigenza biancorossa dovrebbe sollevare con forza e decisione il problema nelle opportune sedi e sollecitare una soluzione.

Ed ora andiamo a “spiccare” le Rondinelle!

Forza Grifo!

Avv. Gian Luca Laurenzi