Il ruggito di Braglia nel Paradiso, allarme “casalingo” per il Pescara

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Braglia:

Il ruggito di Braglia nel Paradiso, allarme “casalingo” per il Pescara. Il Cosenza risale la china a Cittadella e si rilancia, gli abruzzesi di Zauri si fanno superare all’ “Adriatico” anche dallo Spezia

 

Paradiso, Purgatorio ed Inferno di Dan.Te.

Paradiso

10 – Piero Braglia

Il ruggito del vecchio leone! Grazie ad una straordinaria ripresa del suo Cosenza Piero Braglia ribalta il risultato della prima frazione della gara del “Tombolato, fino ad allora favorevole al Cittadella, cogliendo con merito la prima vittoria del campionato. Il Cosenza, con questi tre punti, raggiunge quota sette, dove stazionano anche Spezia e Juve Stabia, precedute però dai silani, quintultimi, per la migliore differenza reti.

9 – Spezia

Confortanti segnali di ripresa dello Spezia che espugna, con la bella rimonta nella ripresa, il terreno del Pescara. Il successo in trasferta, il secondo in campionato, salva la panchina a mister Italiano anche se lascia i liguri al quartultimo posto, dietro al Cosenza e davanti alla Juve Stabia, rispettivamente per la peggiore e per la migliore differenza reti rispetto alle due coinquiline a quota sette.

8 – Chievo e Juve Stabia

Nette vittorie casalinghe per il Chievo, contro l’Ascoli e per la Juve Stabia, contro il Pordenone. I veneti, grazie a questo prezioso successo, continuano la loro scalata in classifica, entrando in piena griglia playoff con il loro sesto posto a quota tredici. Prima vittoria casalinga stagionale in B, invece, per le vespe, che bissano il successo di Trapani nel turno precedente. Campani terzultimi per la peggore differenza reti nei confronti delle coinquiline a quota sette, Cosenza e Spezia.

7 – Benevento, Venezia e Frosinone

Importante successo di misura del Benevento nello scontro diretto del “Vigorito” col Perugia. Una vittoria raggiunta grazie al grande spirito di sacrificio di tutta la squadra di mister Inzaghi, costretta a giocare per oltre mezzora della ripresa in inferiorità numerica per l’espulsione di Tello. Gli stregoni consolidano il primato solitario a quota diciotto, approfittando anche dei risultati non proprio esaltanti di tutte le dirette concorrenti. Vittoria sudata ma meritata del Venezia che al “Penzo” supera uno a zero la quotata Salernitana. La formazione di mister Zanetti entra, col suo ottavo posto, nella griglia playoff grazie alla migliore differenza reti sulle coinquiline Entella e Cittadella, ma rimane dietro all’Ascoli per il motivo inverso, tutte squadre, come quella lagunare, a quota dodici punti. Grazie ad un rigore trasformato da Ciano a due minuti dalla fine, dopo che Dionisi ne aveva sprecato un altro, sempre nella ripresa, il Frosinone supera di misura allo “Stirpe” il fanalino di coda Livorno. Mister Nesta può tirare un sospiro di sollievo, con la sua squadra che, dopo questo successo, esce dalla zona calda col suo sestultimo posto a quota nove.

Purgatorio

6 – Crotone, Cremonese e Trapani

Il Crotone coglie un buon pari all’“Arena Garibaldi-Anconetani” contro il Pisa, anche se l’espulsione di Gigliotti, arrivata ad un quarto d’ora dal fischio finale, nel momento migliore dei pitagorici, fa sfumare le possibiltà di un colpaccio, comunque cercato lo stesso fino alla fine dalla squadra di mister Stroppa, seconda in classifica a quota quindici grazie alla migliore differenza reti rispetto al coinquilino Empoli, bloccato sull’uno a uno casalingo dalla Cremonese. La squadra del nuovo mister Baroni disputa una buona gara al “Castellani” rimontando con Soddimo nella ripresa il vantaggio iniziale dei toscani. Cremonese dodicesima con undici punti per la peggior differenza reti nei confronti del condomino Pordenone. Il Trapani torna dalla trasferta di Chiavari con un buon pari che, però, non risolleva la classifica dei siciliani, adesso penultimi da soli con cinque punti, alla luce delle concomitanti vittorie delle dirette concorrenti Frosinone, Cosenza, Spezia e Juve Stabia.

5 – Pisa, Empoli ed Entella

Pari casalingo contro il Crotone per il Pisa che, con i soli tre punti conquistati nelle ultime sei gare, sta lentamente scivolando verso le posizioni pericolose della classifica. La squadra di mister D’Angelo, infatti, è ora tredicesima ma solo grazie alla migliore differenza reti rispetto al Pescara, che condivide con i nerazzurri toscani quota dieci. Frenata dell’Empoli che non va oltre l’uno a uno casalingo contro una coriacea Cremonese. Si sonoo fatte sentire più del dovuto le assenze di La Gumina in avanti, di Bandinelli a centrocampo e di Maietta nel reparto arretrato. La formazione di mister Bucchi sale a quota quindici al terzo posto, preceduta dal Crotone per la peggior differenza reti rispetto ai calabresi. Deludente pareggio casalingo dell’Entella, fermata sull’uno a uno dal tutt’altro che irresistibile Trapani. La formazione di mister Buscaglia, solo tre pareggi nelle ultime cinque gare, scivola fuori dalla griglia playoff con il suo nono posto, determinato dalla peggior differenza reti nei confronti di Ascoli e Venezia e di quella migliore rispetto al Cittadella, tutte formazioni che condividono con l’Entella quota dodici.

Inferno

4 – Perugia, Salernitana e Livorno

Sconfitte esterne di misura per Perugia e Salernitana, fermi sempre a braccetto a quota quattordici, in attesa dello scontro diretto di sabato all’ “Arechi”, con gli umbri quinti e i campani quarti per la migliore differenza reti della squadra di mister Ventura, superata uno a zero dal Venezia al “Penzo” ma che recrimina per due legni colpiti. Chi non può recriminare, invece, è il Perugia, protagonista di una brutta prestazione sul terreno del Benevento capolista, dove è riuscito ad impegnare seriamente il portiere sannita Montipò solo in due occasioni e con due tiri da fuori nonostante la superiorità numerica avuta per oltre mezzora. Un rigore contestato a pochi minuti dalla fine determina invece la sconfitta del Livorno a Frosinone nel posticipo dello “Stirpe”. La squadra di mister Breda rimane desolatamente all’ultimo posto con soli quattro punti nonostante la discreta prestazione fornita.

3 – Pordenone

Brutta scoppola, quella rimediata dal Pordenone al “Menti” contro la Juve Stabia. Un quattro a due che acuisce la fragilità difensiva dei ramarri lontano dalla propria tana. La squadra di mister Tesser ha infatti totalizzato in trasferta soltanto uno dei suoi undici punti in classifica, subendo in campo avverso ben undici gol in quattro gare contro l’unico subito in casa. Pordenone “double face” che scivola all’undicesimo posto.

2 – Ascoli

Un Ascoli impalpabile subisce la terza sconfitta consecutiva, stavolta contro il Chievo al “Bentegodi”. La squadra di mister Zanetti sta subendo un’involuzione negativa dopo aver avuto la possibilità, non sfruttata, di andare in testa alla classifica alla quinta giornata. Ascoli che comanda, col suo settimo posto, il gruppone delle squadre a quota dodici grazie alla migliore differenza reti.

1 – Cittadella

Imprevisto tonfo interno del Cittadella che, in vantaggio all’intervallo, subisce incredibilmente tre reti dal Cosenza nella ripresa. La squadra di Venturato frena così la sua rimonta in classifica uscendo nuovamente dalla zona nobile con il suo decimo posto, l’ultimo nel gruppetto delle quattro formazioni a quota dodici, a causa della peggiore differenza reti rispetto alle altre coinquiline.

0 – Luciano Zauri

La grave battuta d’arresto casalinga subita dal Pescara ad opera dello Spezia, seconda consecutiva all’ “Adriatico-Cornacchia”, dove la squadra di mister Zauri ha ottenuto solo un successo in quattro partite, fa suonare un grosso campanello d’allarme alla squadra abruzzese e al suo allenatore. Per la permanenza del giovane tecnico sulla panchina del Pescara, squadra scivolata dalle prime posizioni iniziali alla quattordicesima attuale, determinata anche dalla peggiore differenza reti nei confronti del coinquilino Pisa a quota dieci, sarà probabilmente decisivo il prossimo trittico di gare in una settimana, contro la capolista Benevento e il Pisa in casa, gare inframezzate dalla trasferta di Castellammare di Stabia al martedì.

Dan.Te.