La Cremonese è tutt’altro che un Piccolo problema

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foto: tuttomercatoweb
 

La Cremonese è tutt’altro che un Piccolo problema. Il possibile rientro del fantasista potrebbe ridare nuova linfa ai grigiorossi, finora molto deludenti

Quando uscì in estate il calendario della B lo scontro tra Cremonese e Perugia, in programma domenica prossima allo “Zini”, era considerato dagli addetti ai lavori come una delle partite più importanti dell’intero calendario, visto che sia i grigiorosssi, forti di un mercato roboante, sia il Perugia, uscito anch’esso rafforzato dal mercato, non nascondevano le ambizioni di puntare alla promozione, addirittura anche a quella diretta. Ed invece il campo, se ha confermato, ma solo in parte, le aspirazioni del Perugia, attualmente solo sesto in classifica, ha invece letteralmente sovvertito quelli che erano i pronostici favorevoli alla Cremonese che viaggia incredibilmente al quintultimo posto della graduatoria in zona playout. Nè Rastelli, esonerato dopo sette giornate con i grigiorossi a quota dieci, né l’attuale tecnico Baroni, che ha addirittura fatto peggio del suo predecessore con i soli sette punti conquistati in otto gare, hanno mai dato un giuoco valido alla formazione grigiorossa, l’autentica delusione di questo girone d’andata di quest’anno. E la partita col Perugia sarà una specie di ultima spiaggia per la Cremonese e, soprattutto, per il suo tecnico che, in caso di mancato successo, in particolare se dovesse arrivare la sconfitta, verrebbe quasi sicuramente licenziato. Da qui si capisce quanto possa essere insidiosa la gara di domenica pomeriggio per i grifoni, al di là della diversissima posizione in classifica e dei sei punti in più in carniere.

Rosa

Mister Baroni ha a sua disposizione una rosa vasta e, sulla carta molto competitiva. In difesa c’è molta concorrenza, con gli ex veronesi Bianchetti e Caracciolo che sono spesso costretti alla panchina dai vari Claiton, Terranova e Ravanelli. In porta, dietro al titolare Agazzi c’è la bandiera Ravaglia mentre sulle fasce giostrano Mogos su quella destra, ma che sarà assente per squalifica contro i grifoni e Migliore su quella sinistra con il giovane Zortea e l’esperto Renzetti alle loro spalle. Arini, Castagnetti, Valzania e gli ex grifoni Gustafson e Kingsley, infortunato, sarebbero sulla carta tanta roba per il centrocampo, orfano però quest’anno del talentuoso Castrovilli, andato a giocare titolare nella Fiorentina e arrivato già alla maglia azzurra. Davanti Ciofani, Ceravolo, Palombi, Piccolo (quest’ultimo utilizzato solo nelle prime due partite a causa prima di una squalifica di tre turni e poi per infortunio) e Soddimo non hanno bisogno di presentazioni anche se proprio il rendimento dell’attacco è l’autentico tallone d’Achille della squadra di mister Baroni.

Punto di forza

Visto il rendimento scadente della Cremonese è difficile trovare un punto di forza. Il reparto difensivo, pur non ripetendo la bella stagione scorsa è forse al momento quello che offre le maggiori garanzie. Con i diciassette gol subiti la difesa della Cremonese, infatti, è attualmente la quinta meno battuta della Serie B. Riguardo poi ai singoli, contro il Perugia potrebbe rientrare il fantasista Piccolo, che a Verona col Chievo ha giocato dopo tanto tempo uno spezzone della gara nel finale, dopo essere stato lungamente assente per un infortunio. Piccolo, dotato di piedi buoni e fantasia da vendere, potrebbe dare quell’imprevidibilità che fino ad ora è mancata allo statico attacco grigiorosso e, se dovesse scendere in campo dall’inizio, sarà probabilmente l’uomo da temere di più per Rosi e compagni. Anche nel quattro a zero che il Grifo rimediò allo “Zini” nella scorsa stagione, infatti, Piccolo si rese protagonista di un’ottima prestazione, impreziosita da un gol e un assist. Attenzione anche ai tiri da fuori di Castagnetti e agli inserimenti di Arini, oltre ai colpi di testa delle torri, Ciofani, Claiton e Terranova sulle palle inattive.

Punto debole

Il punto debole della Cremonese è a sorpresa proprio l’attacco che fino ad ora non ha rispettato i pronostici della vigiia che lo davano tra i più forti della B. Ed invece la Cremonese, con sole dieci reti all’attivo è la squadra meno prolifica di tutta la cadetteria, con Ciofani e Ceravolo che stanno deludendo, un gol a testa all’attivo in ventisette presenze complessive ma anche Palombi, due gol in quattordici presenze, non sta ripetendo la bella stagione di Lecce. La lunga assenza di Piccolo, come abbiamo accennato, ha sicuramente contribuito a questo imprevisto flop, ma l’assenza del fantasista napoletano non può certamente costituire un alibi per gli attaccanti grigiorossi.

Modulo e probabile formazione

Mister Baroni ha quasi sempre schierato la sua formazione con la difesa a tre, variando il modulo tra un tre-cinque-due, il più utilizzato e, a volte, un tre-quattro-uno-due, modulo che potrebbe essere riproposto anche contro i grifoni. In una gara, quella di Cosenza, aveva provato ad adottare il quattro-tre-uno-due ma la sconfitta per due reti a zero subita al “Marulla” lo ha fatto precipitosamente tornare sui suoi passi. La squalifica di Mogos, uno che ha sempre giocato titolare da quando è arrivato a Cremona un anno e mezzo fa, complica un po’ i piani a centrocampo al mister grigiorosso che dovrebbe schierare davanti al portiere Agazzi, il trio difnsivo formato da Ravanelli, Claiton e Terranova, con quest’ultimo in ballottaggio con Caracciolo. Il probabile rientro di Piccolo potrebbe convincere Baroni a schierarlo come trequartista con Arini e Castagnetti in mezzo al centrocampo a quattro, con Migliore a sinistra e uno tra Valzania e Zortea a destra. Davanti Ciofani, Palombi e Ceravolo si giocheranno i due posti a disposizione con Piccolo, se partirà dall’inizio o Soddimo alle loro spalle. Questa quindi la probabile formazione della Cremonese:

3-4-1-2: Agazzi; Ravanelli, Claiton, Terranova; Valzania (Zortea), Arini; Castagnetti, Migliore; Piccolo (Soddimo); Ciofani, Palombi (Ceravolo).

Danilo Tedeschini