La ‘Dea Eupalla’ stavolta ha voltato le spalle al Grifo

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La ‘Dea Eupalla’ stavolta ha voltato le spalle al Grifo. Buona prestazione della squadra di Nesta a Salerno e sconfitta immeritata alla luce del gioco espresso e delle occasioni create

 

La Dea Eupalla, la divinità che vigila e governa dall’alto le sorti “pallonare”, deve essere probabilmente dotata anche di una buona memoria se a circa otto mesi di distanza ha deciso togliere al Perugia i tre punti meritatissimi di Salerno.

Gli stessi tre punti che la Dea del calcio aveva voluto regalare ai Grifoni in un freddo pomeriggio dello scorso Febbraio, al “Curi”, contro il Foggia.

Allora furono i satanelli a dominare la gara sprecando diverse occasioni da gol, venendo puniti immeritatamente dalle due uniche incursioni offensive dei grifoni.

Stavolta, invece, è stato il Perugia, padrone assoluto del campo fin dall’inizio contro una Salernitana annichilita dal gioco piacevole dei grifoni, capaci di creare all’ ”Arechi” ben sette nitide occasioni da rete.

Tanta roba in trasferta, purtroppo non concretizzate, se non una sola volta su rigore, a dover recriminare per la beffa subita a causa delle due reti dei campani, favorite da colpevoli incertezze difensive e arrivate nelle uniche occasioni, a parte il colpo di testa di Djuric finito alto nel primo tempo, in cui la squadra di Colantuono si è resa pericolosa.

La più bella partita giocata dai grifoni in questa prima parte di campionato meritava sicuramente un finale diverso, anche un pareggio sarebbe risultato stretto per i grifoni, costretti invece a tornare a casa con un pugno di mosche in mano.

A Salerno si sono visti finalmente notevoli progressi sul piano del gioco, con un centrocampo, trascinato dalla magnifica prova del giovane Kingsley, finalmente all’altezza, in grado di filtrare il gioco avversario e di assistere il movimento degli attaccanti.

Purtroppo però proprio i miglioramenti del gioco hanno evidenziato ancor di più la mancanza di uno stoccatore in grado di concretizzare l’enorme mole di occasioni create.

Per carità, a Salerno Melchiorri è stato ancora una volta bravo e generoso nel creare col suo movimento varchi in avanti, Vido ha confermato di possedere doti tecniche importanti e di essere a suo agio nell’inedito ruolo di trequartista e Micai, il portiere avversario, ha salvato il risultato con un paio di interventi di rilievo ma se Nesta è costretto a inventarsi Mustacchio seconda punta evidentemente, al di là dell’infortunio di Han, che comunque non è uno stoccatore, evidentemente davanti manca qualcosa e i soli sette gol realizzati in altrettante partite, due su rigore e uno su un rinvio del portiere avversario fortuitamente rimpallato in gol, ne sono una prova lampante, con il Perugia quintultimo nella speciale classifica dei gol realizzati.

Se a tutto questo si aggiungono le due distrazioni difensive ecco spiegata la sconfitta di Salerno. Passi per il clamoroso infortunio di Gabriel, fin adesso ineccepibile, che può capitare anche a portieri bravi come lui, anche se ci è costato la sconfitta, ma quello che è accaduto in occasione del primo gol è veramente inaudito.

Si è è permesso ai giocatori della Salernitana di colpire il pallone cinque, sei volte di seguito di testa o in rovesciata in piena area con i difensori del Perugia a fare le belle statuine, uscita di pugno di Gabriel a parte e, alla fine di questo singolare torello aereo, si è preso il gol.

Non parliamo poi dell’espulsione di Gyomber, non nuovo a episodi del genere, vedi preliminare di Cittadella-Bari dello scorso Giugno costatogli due turni di squalifica, scontati con la maglia del Grifo in avvio di campionato.

Il difensore slovacco ha infatti colpevolmente lasciato la squadra in dieci nel momento in cui la stessa doveva produrre lo sforzo finale per pervenire al pareggio. Lasciano un po’ di perplessità le tre uscite per crampi di Vido, Felicioli e Kinglsey, i tre migliori in campo. Nesta ha addossato la colpa al terreno troppo morbido per la recente rizollatura ma il terreno era morbido anche per i padroni di casa che, ci risulta, non si allenino quasi mai all’”Arechi”, tantomeno quando il terreno è stato ‘rizollato’ da poco.

Purtroppo la sconfitta di Salerno fa scivolare il Perugia al tredicesimo posto, due sole lunghezze sopra la zona a rischio, il tutto alla vigilia della seconda difficilissima trasferta consecutiva, a Verona contro la favorita alla vittoria finale, attualmente seconda in classifica insieme al Palermo.

Trasferta che il Grifo dovrà affrontare sicuramente senza Gyomber e Bianco, arrivato alla quinta ammonizione nelle sole sette gare giocate, quattro delle quali solo spezzoni, decisamente troppe.

E’ vero che la buona prestazione sotto il profilo del gioco di Salerno è incoraggiante ma tornare a mani vuote anche dal “Bentegodi” potrebbe risultare devastante per il morale e per la classifica dei grifoni.

Danilo Tedeschini