La “multinazionale” Udinese cerca il riscatto in Coppa

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La “multinazionale” Udinese cerca il riscatto in Coppa. I friuliani, con una rosa all’80% di stranieri, non navigano in acque tranquille in campionato

 

Prima di tornare a pensare al campionato, il Perugia sarà impegnato nel quarto turno di Coppa Italia. Domani pomeriggio, 30 novembre (calcio d’inizio alle ore 18.00), i biancorossi affronteranno, in trasferta, l’Udinese. La sfida, ovviamente, non sarà facile ma, ogni anno, questa competizione riserva grandi sorprese: la passata stagione il Cesena raggiunse i quarti, nell’edizione 2015/2016, invece, l’Alessandria  arrivò addirittura in semifinale.

Già quest’anno vittorie contro pronostico non sono mancate: il Cittadella ha eliminato la Spal, mentre il Pordenone (Lega Pro) ha espugnato il “Sant’Elia” di Cagliari, estromettendo i sardi dal torneo. Quindi, nulla è impossibile. Tuttavia, l’avversario presenta un organico importante, in cui spiccano alcuni elementi, richiesti da molte compagini. Parimenti, occorre anche dire che la stagione dei friulani fino a questo momento non è stata affatto esaltante, anzi ampiamente al di sotto delle aspettative: 14esimo posto, con soli 12 punti (2 sopra la retrocessione diretta), frutto di 4 vittorie e 9 sconfitte. Nessun pareggio. Questo percorso ha portato la società ad esonerare Luigi Delneri, dopo 13 giornate, e puntare sul più giovane Massimo Oddo.

Il nuovo tecnico avrà molto da lavorare (la sua avventura sulla panchina dei bianconeri è partita subito in salita, con la sconfitta casalinga contro il Napoli) e la partita contro il Grifo può essere sicuramente un buon test per continuare a conoscere meglio i suoi uomini e fargli assimilare gli schemi. Passando alla rosa, rispetto allo scorso campionato sono stati apportati diversi cambiamenti con molti “senatori” che hanno lasciato il Friuli.

Partendo dalla porta, i pali saranno difesi da un estremo difensore giovane e da uno esperto. Il primo è Simone Scuffet (classe 1996) in cerca della definitiva consacrazione, dopo un brutto infortunio alla caviglia rimediato nella passata stagione. Il secondo è il 40enne argentino Albano Bizzarri, in Italia da ormai 10 anni e con quasi 150 presenze in serie A. Non ci sarà più il portiere greco Orestis Karnezis, trasferitosi in Premier League al Watford.

In difesa, invece, la partenza che più ha colpito è quella del brasiliano Felipe che ha lasciato i bianconeri dopo 10 stagioni – sebbene non consecutive (dal 2002 al 2010 e dal 2015 al 2017) – e 197 presenze. Altro addio importante è quello del francese Thomas Heurtaux dopo 5 campionati in maglia bianconera (102 presenze), passato in prestito all’Hellas Verona. Stesso discorso anche per il maliano Molla Wague che ha deciso di seguire Karnezis al Watford.

Allo stesso tempo, però, la dirigenza friulana ha saputo trattenere elementi importanti. Su tutti, il terzino destro svizzero Silvan Widmer (in Friuli dal 2013/2014), in estate corteggiato da moltissime squadre, tra cui la Roma e Juventus. I tifosi, invece, hanno molto apprezzato la conferma del Capitano Danilo Larangeira che guiderà ancora per una stagione la retroguardia bianconera (le 200 presenze sono già state ampiamente superate). Sono rimasti in Friuli anche Ali Adnan, Samir e Gabriele Angella.

Per quanto riguarda i volti nuovi, la società bianconera ha mantenuto la tradizione di andare a scovare e ricercare talenti all’estero (quest’anno ben 25 in rosa, l’80%). Così, la difesa è stata rinforzata dall’olandese Bram Nuytinck e dal danese Jens Stryger Larsen. A centrocampo, un altro mediano “storico” ha deciso di cambiare aria: Emmanuel Agyemang-Badu. Il giocatore ghanese ha, infatti, accettato l’offerta dei turchi del Bursaspor, lasciando Udine dopo 8 stagioni e 166 presenze. Trattenuti, invece, Emil Hallfredsson, Seko Fofana, Andrija Balic oltre a Jakub Jankto, in estate, oggetto del desiderio del Milan. Nuovi arrivi, invece, sono stati Valon Behrami e Antonin Barak.

Anche in attacco non sono mancate le partenze significative. Su tutte, spicca quella del centravanti francese Cyril Thereau che ha deciso di passare alla Fiorentina. Mister Oddo non potrà contare nemmeno sulle prestazioni del colombiano Duvan Zapata, passato alla Sampdoria. La loro partenza è stata sopperita con l’arrivo dell’esperto attaccante argentino Gaston Maxi Lopez. Fiducia ancora ai trequartisti brasiliani Rodrigo De Paul e Ryder Matos, a Stipe Perica e a Kevin Lasagna, tornato in Friuli dopo il prestito al Carpi.

MODULO TATTICO

Oddo predilige il 4-3-3, modulo già utilizzato anche a Pescara.

PROBABILE FORMAZIONE

Con il nuovo allenatore e con un probabile ampio turn over, risulta al quanto difficile – se non impossibile – indovinare l’11 titolare scelto da Oddo per affrontare il Perugia. In porta è ballottaggio tra Bizzarri e Scuffet, ma attenzione anche al giovane Borsellini.

In difesa, la coppia centrale dovrebbe essere composta da Nuytinck e Bochniewicz che domenica hanno riposato, ma attenzione anche a Bubnjic e Angella. Stesso discorso per i terzini. A destra, probabilmente, Stryger Larsen farà rifiatare Widmer mentre, a sinistra, difficile che Oddo faccia giocare Samir: al suo posto uno tra Pezzella e Adnan, con il primo in vantaggio.

A centrocampo, non saranno della partita né Behrami né Hallfredsson entrambi infortunati. Dunque, chance per il giovane Simone Pontisso che sarà impiegato in regia. Al suo fianco, due tra Balic, Barak, Fofana, Iniguez e Adnan (se non viene impiegato da laterale). Attenzione anche a Jankto che nella gara contro il Napoli ha giocato solo un quarto d’ora.

In attacco, tutto ruoterà intorno a Maxi Lopez, anche se Oddo potrebbe scegliere Bajic. Difficile che vedremo in campo uno tra Lasagna e Perica. Come ali, dovrebbero agire Matos e Ingelsson. Improbabile la presenza di De Paul.

UDINESE (4-3-3): Scuffet (Bizzarri/ Borsellini); Stryger Larsen, Nuytinck (Angella), Bochniewicz (Bubnjic), Pezzella (Adnan); Pontisso, Balic (Adnan/Jankto), Iniguez (Barak/Fofana); Matos, Maxi Lopez (Perica/Lasagna), Ingelsson (Ewandro).

Michele Mencaroni