La partita vista dal tifoso: Cagliari – Perugia

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Per la terza volta consecutiva abbiamo la gioia e l’onore di raccontare un’altra battaglia vinta dagli uomini in tenuta biancorossa. Forse ancora è troppo presto per mettere in ordine le idee e le emozioni che ha vissuto uno dei circa cento tifosi umbri giunti in terra sarda con tanto di sciarpa e bandiera; forse è troppo presto per comprendere appieno ciò che è successo ieri sera al “Sant’Elia” di Cagliari. Ma di una cosa ne siamo certi: abbiamo rivisto la felicità negli occhi di tutto il popolo perugino. Sensazioni che hanno riportato alla luce ricordi di grandi imprese fatte in trasferta negli ultimi anni. Sensazioni che ora proveremo a raccontarvi, come sempre, dalla prospettiva del tifoso del Perugia.

Agnello sacrificale o sorpresa della giornata di B? La sbornia post-derby non è stata ancora smaltita appieno: una settimana di grandi sfottò sullo web da parte della tifoseria perugina verso i rivali della Ternana. Ma nemmeno il tempo di gioire che c’è da affrontare la trasferta più temuta di tutte, quella in casa dello schiacciasassi Cagliari. Le condizioni di assoluta emergenza di formazione, sembrano prospettare una partita a senso unico. Il Perugia è costretto a ridisegnare un 4-4-2 più difensivo, ma la mentalità del tifoso rimane la stessa: vincere sempre e ovunque, in qualsiasi situazione. C’è chi spera almeno in uno 0-0 o chi affronta lo scoglio Cagliari con più spensieratezza, perché “tanto abbiamo vinto il derby”. Qualcuno ha anche cercato di mantenere un certo distacco dalla tensione del prepartita per non cadere nel solito tranello dell’illusione: “Troppo forti loro per poter sperare in un’impresa o almeno in un pareggio!”. Fatto sta che sono quasi cento i tifosi al seguito del Grifo che, planati da Fiumicino, hanno raggiunto la Sardegna facendo mille sacrifici: solo per questo, già meriterebbero la vittoria.

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“Rosati santo subito” Il prepartita è costernato dai soliti “cori di rito” fra le due tifoserie. Nemmeno il tempo di partire che il Cagliari fa subito la voce grossa, mettendo a dura prova le coronarie dei supporter perugini: ci provano Jao Pedro, Salomon e Farias, ma tra i rossoblù e la via del gol c’è un gigante di un metro e novantadue di altezza: gli applausi sono tutti per Antonio Rosati, autore di parate importantissime che mantengono il risultato in equilibrio.

Ancora una volta lui … Come da pronostico, il Perugia subisce le offensive del Cagliari, ma senza mai arrendersi: il tifo sardo si infuoca ad ogni azione della propria squadra. Il clima è rovente, ma la migliore occasione capita tra i piedi di Aguirre che, a tu per tu con Storari, calcia in alto: vi lasciamo immaginare le imprecazioni del popolo biancorosso. “Non si possono sbagliare occasioni del genere – dice qualcuno – In una partita cosi, te ne capitano al massimo un paio!!”. Non ha tutti i torti. Eppure allo scoccare del 32°, senza una logica ben precisa, l’eroe del derby decide di mettere la sua impronta anche su questo match: Prcic lascia partire una rasoiata da fuori area sulla quale nulla può Storari, che può solo guardare la palla insaccarsi nella rete. Il Perugia è passione ed emozione anche per questo: alzi la mano chi ha seriamente ipotizzato il vantaggio biancorosso prima del fischio d’inizio.

Tutti in trincea Perugia in vantaggio alla fine dell’intervallo, ma i tifosi del Grifo non si illudono: quante volte nel giro di pochi minuti si sono visti pareggiare e subire il gol della sconfitta, come a Cesena, per esempio. Oppure come qualche anno fa, in uno spareggio play-off contro il Pisa che, a ripensarci bene, ancora fa male. La lotta dei tifosi, questa sera in piena simbiosi con i giocatori e con l’allenatore, è ancora lunga ed ardua. Il tempo passa e il Cagliari non riesce a pungere, nemmeno con il subentrato Melchiorri. Gli avversari si innervosiscono e il Perugia difende con onore il vantaggio.

Milos e la corsa verso il settore ospiti La partita si avvia verso la fine: pochi minuti che sembrano durare un’eternità. Ma quando meno te lo aspetti, i Grifoni ripartono velocemente in contropiede e trafiggono definitivamente il Cagliari. Milos lascia andare un tiro poco pretensioso che però trova la deviazione di un difensore e passa sotto le gambe del portiere: è 2-0! Praticamente finita; il Grifo espugna il campo della maggiore protagonista di questa serie B. Milos e compagni si tuffano verso il settore ospiti: gioia allo stato puro. Tra il mucchio dei Grifoni festanti sotto il settore ospiti, compare pure il presidente Santopadre, che ha vissuto, per la prima volta, tutta la partita dalla panchina. Fischio finale e fischi per i padroni di casa da parte dei supporter sardi. Tripudio tra le fila Biancorosse: il tifoso non è ancora ben consapevole di ciò che si era palesato davanti i suoi occhi, ma poco importa. Ora è il momento di festeggiare. I giocatori lanciano maglie e pantaloncini all’indirizzo dei cento eroi di Cagliari. Una partita da raccontare ai propri figli e ai propri nipoti per chi era presente. Felicità inaspettata anche per tutto il resto del popolo perugino che ha seguito la partita dalla tv e, idealmente e con lo spirito, era comunque presente al “Sant’Elia”.

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Nicolò Brillo