La partita vista dal tifoso: Perugia-Bari

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La sfida tra Perugia e Bari rievoca numerosi ricordi al tifoso perugino, a partite dall’ormai celebre “scambio di battute” fra i presidenti di allora Gaucci e Matarrese, fino alla vittoria al “San Nicola” per 4-3 dopo una rimonta epica, nella prima stagione dell’era Cosmi. Ne è passato di tempo da questi eventi, ma Perugia-Bari, nonostante i Grifoni siano salvi ed hanno pochissime chance di entrare nei “play-off”, rimane un match molto sentito dalle due tifoserie.

Marco Negri per sempre nella storia Durante il pre-partita, sotto la Nord si è presentato un vecchio attaccante del Grifo che forse è ricordato come uno dei bomber più forti e prolifici della storia del Perugia: stiamo parlando dell’indimenticato Marco Negri, attaccante che a suon di gol ha riportato in serie A la società umbra nella stagione ‘95/’96. Uno che parlava più in campo piuttosto che ai microfoni dei giornalisti. Ovazione di tutto lo stadio per lui. Parte il coro “E segna sempre lui, si chiama Marco Negri”. Anche i più giovani, che magari non hanno potuto apprezzare le sue gesta durante la sua permanenza a Perugia, conoscono lo stesso vita, morte e miracoli di questo giocatore; gli aneddoti ed i suoi gol, probabilmente, sono stati tramandati e raccontati anche alle generazioni degli anni ’90 e 2000. Sempre bello riabbracciare degli ex atleti che hanno fatto la storia del club biancorosso.

Perugia-Bari (2)

Non solo Negri, ma anche un altro ex… La sfida è però incentrata anche e soprattutto sul ritorno da avversario di un allenatore che ha fatto la storia recente del Grifo; Andrea Camplone, comandante della truppa perugina fino alla scorsa stagione, fa il suo ritorno al “Curi” da allenatore del Bari. Se ne sono dette di cotte e di crude sul suo conto: i due play-off persi in serie C e B, sono una ferita ancora sanguinante per la maggior parte della tifoseria. Ma quello alla fine conta poco; Camplone, con la sua professionalità, è comunque l’artefice delle ultime tre stagioni dei biancorossi, ma soprattutto è il tecnico che ha riportato il Perugia in cadetteria dopo ben 9 anni. Stagioni comunque belle ed intense, dove si sono provate grandi emozioni sia in positivo che in negativo. Appena fa il suo ingresso nel rettangolo verde durante il riscaldamento, partono applausi scroscianti da parte di tutto lo stadio. Camplone, che fatica a contenere l’emozione, ricambia ed applaude il pubblico. Un momento intenso e, se vogliamo, anche un po’ nostalgico. Ma ora c’è il presente e bisogna mettere da parte i ricordi durante questi 90 minuti.

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Fischio d’inizio Il Bari arriva a questa sfida con uno stato d’animo sicuramente migliore, in quanto i pugliesi sono in piena lotta per il terzo posto. I Grifoni hanno però l’obbligo categorico di onorare questo campionato fino alla fine, nonostante una stagione sfortunata e nata male sotto ogni profilo. Fischio d’inizio. Le due squadre si studiano reciprocamente per almeno 20 minuti; poche emozioni e tanto possesso palla per il Bari che comunque non riesce mai a trovare la conclusione. Ardemagni, Aguirre e Fabinho sbagliano molti passaggi e risultano molto opachi: partono i primi mugugni tra i tifosi del Grifo. Ad onor di cronaca, bisogna ammettere che il Bari ha davvero un grande seguito ed ha una tifoseria che non smette mai di cantare. La Nord, invece, in queste ultime partite casalinghe non certo belle da vedersi, vive un clima di apatia generale che di conseguenza fa assopire un po’ il tifo. Dopo l’ennesima partita buttata via (nella fattispecie quella di Novara), il “Curi” appare un po’ più vuoto del solito.

Pareggio a reti bianche La partita vive di sussulti. Ci provano Prcic e Ardemagni da una parte e Rosina e Maniero dall’altra, ma il match non è molto avvincente. Anche nel secondo tempo, il Bari, acclamato come una grande corazzata, non riesce a creare nulla di realmente pericoloso. Il Perugia ha una scossa solo con l’entrata in campo del giovane Drolè. Il pubblico si spazientisce ed inveisce contro l’arbitro per un rigore solare non concesso su fallo di mano di un difensore barese. “Se la cosa era a parti invertite, stai sicuro che al Bari glielo davano il rigore”, dice qualcuno. Probabilmente non ha tutti i torti. La partita finisce con un pareggio a reti bianche che sancisce la fine di qualsiasi flebile speranza di riaggrappare i play-off. Peccato. Il Perugia, a detta dei più, è stato sicuramente volenteroso, ma come sempre difetta in fase realizzativa. Proprio al termine della contesa, inizia a piovere. Una pioggia che sa di tristezza e di amarezza per il tifoso perugino.

Nicolò Brillo