La partita vista dal tifoso: Perugia-Carpi

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Uno stop che non ci voleva quello subito martedì sera al “Renato Curi” contro il Carpi. Non ci voleva perchè interrompe un momento ampiamente positivo dei Grifoni, perchè maturato tra le mura amiche e perchè permette al Carpi di scavalcare di tre punti proprio i biancorossi. Peccato, perchè almeno il pareggio sarebbe stato importante, ma nulla è ancora perso. Resta l’amaro in bocca perchè i tifosi, per questa volta, non hanno visto la solita squadra sbarazzina in grado di divertire il pubblico nell’arco di quasi tutti i 90 minuti, ma una buona parte dei meriti va sicuramente al Carpi di mister Castori.

Leo Cenci alla maratona di New York Vogliamo sottolineare ancora una volta il coraggio e la grande forza di volontà di un ragazzo speciale: Leonardo Cenci, affetto ormai da tempo da un tumore molto aggressivo e presidente dell’associazione “Avanti Tutta!”, sarà il secondo malato oncologico a correre la maratona di New York. Leo, amatissimo da tutta Perugia, ha deciso così di sfilare davanti alla Nord nel prepartita di Perugia-Carpi. Si prende tutto il sostegno del pubblico fatto di applausi e striscioni di sostegno e vicinanza. I cori sono tutti per lui che ringrazia, applaude e fa l’inchino verso la Curva. A dire il vero non è la prima volta che Leonardo passa sotto la Nord prima del fischio d’inizio di un match, ma vederlo sorridere e saltellare è sempre un grandissimo piacere. Da sottolineare anche una bella coreografia allestita da uno dei gruppi del tifo organizzato che contribuisce a rendere l’atmosfera ancora più bella ed affascinante.

La gara Il Carpi, sin dalle prime battute, dimostra di essere un “undici” arcigno che cerca di sporcare ogni pallone giocabile. Senza considerare poi che tanti dei giocatori emiliani sono gli stessi che l’anno scorso hanno afffrontato la Serie A sfiorando la clamorosa salvezza. I ragazzi di Bucchi appaiono da subito un po’ disorientati: troppe palle sbagliate e pochi spunti offensivi ne sono la prova. Ad essere sinceri il pubblico non ha gradito la panchina sia per Nicastro che per Guberti: non che abbiano qualcosa contro i giovani sostituti Zapata e Buonaiuto, ma ai loro occhi è da subito parsa un po’ eccessiva l’esclusione di entrambi in una partita sicuramente non facile. Il Carpi trova il clamoroso vantaggio dopo una serie di errori madornali della difesa perugina che con un autogol di Brighi permette ai ragazzi di Castori di portarsi sull’1-0. Abbiamo usato i termini “clamoroso vantaggio” perchè gli emiliani, fino ad allora, non avevano avuto nessuna reale occasione da gol. Dezi fa gridare tutto il pubblico al gol che però è costretto a strozzare l’urlo del possibile pareggio: la botta di destro del numero undici fa la barba al palo. Il primo tempo termina così: i tifosi biancorossi si lamentano per un arbitraggio sicuramente non dei migliori e per un Carpi, secondo la loro opinione, attendista, oppurtunista e perchè no, anche un tantino catenacciaro. Non ce ne abbia Castori e la sua squadra che comunque ha legittimato la vittoria con il raddoppio di Lasagna (grande rete) dopo uno sterile forcing dei Grifoni confluito solamente con un paio di vere occasioni durante la ripresa. L’amaro in bocca c’è eccome: dopo il vantaggio ospite, nonostante un Perugia non certo dei migliori, c’era la forte convinzione di raggiungere almeno l’1-1. Così non è stato. Ovviamente, come giusto che sia, i tifosi applaudono lo stesso i propri beniamini al termine della sfida: insomma, dopo cinque risultati utili consecutivi possiamo tranquillamente affermare che non è successo nulla di “grave”. In un campionato così lungo certi episodi possono starci, ma ora bisogna rimboccarsi le maniche in vista di due trasferte non abbordabilissime come Vicenza e Pisa.

Nicolò Brillo