La Pro Vercelli punta sulla “rivoluzione”

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La Pro Vercelli punta sulla
foto: fcprovercelli.it

La Pro Vercelli punta sulla “rivoluzione”. Poche le conferme in rosa rispetto alla scorsa stagione. Vives, Firenze e Raicevic i “top player”

 

Dopo la brutta sconfitta rimediata al “Rigamonti” di Brescia, il Perugia ha due imperativi: lavorare e ripartire subito. Sabato, infatti, al Curi gli uomini di Giunti avranno pronta l’occasione per riscattarsi: nel capoluogo umbro arriverà la Pro Vercelli penultima in classifica, ma la gara non dovrà essere sottovalutata.

I piemontesi, infatti, dopo un avvio di campionato non facile in cui hanno totalizzato appena 2 punti in 6 partite, nell’ultima giornata hanno conquistato la prima vittoria stagionale, rifilando un netto 5-2 al Cesena. Tuttavia, una partenza difficile e stentata era facilmente intuibile visto che, nel corso del mercato estivo, la rosa è stata rivoluzionata in ogni ruolo e, in questi casi, è normale che ci voglia del tempo per rodare i meccanismi.

Inoltre, possiamo anche dire che l’organico è composto da un misto di giocatori molto giovani (25 anni di media totale, con ben 13 giocatori al di sotto dei 23 anni) e alcuni molto esperti. Anche qui occorre pazientare: un giovane ha bisogno di tempo per assimilare gli schemi, mentre un giocatore “vecchio” necessità di diverse giornate prima di raggiungere la miglior forma fisica.

Se aggiungiamo anche che a guidare i piemontesi sarà un tecnico esordiente in serie B, le difficoltà sono ancor più comprensibili. L’allenatore della Pro Vercelli 2017-2018 è Gianluca Grassadonia che dopo anni in Lega Pro (Paganese, Casertana e Messina) ha trovato l’opportunità di compiere il salto di categoria, colta subito al balzo.

Passando all’organico, in porta sono stati cambiati entrambi i giovani estremi difensori: l’ex grifone Ivan Provedel è passato all’Empoli, mentre Andrea Zaccagno (classe 1997 di proprietà del Torino) si è trasferito alla Pistoiese in Lega Pro per cercare maggior continuità. Al loro posto, la dirigenza piemontese ha deciso di puntare sull’italo-rumeno Richard Marcone (ex Trapani) e su Tommaso Nobile (1996, acquistato dalla Lucchese).

In difesa, persi tre titolarissimi della passata stagione. Il Chievo Verona, in accordo con l’allenatore Rolando Maran, ha deciso di non mandare più in prestito in giro per l’Italia, Mattia Bani ma di aggregarlo alla prima squadra, anche se, momentaneamente, fatica a trovare spazio poiché chiuso da centrali come Dainelli, Gamberini e Cesar. Sebastiano Luperto e Fabio Eguelfi – di proprietà rispettivamente di Napoli e Inter – sono stati, invece, girati in prestito non più a Vercelli, ma ad Empoli, il primo, e a Cesena, il secondo. Hanno cambiato maglia anche Stefano Negro e Loris Bacchetti. Confermatissimi, invece, Capitan Carlo Mammarella, il terzino destro Filippo Berra (in bianconero dalla stagione 2015/2016) e i due centrali Dramane Konatè ed Elia Legati (anche lui, in Piemonte dal 2015/2016).

5 i nuovi volti che rinforzeranno la retroguardia dei bianconeri, 3 giovani e 2 esperti. Partendo da questi ultimi, dall’Avellino è stato acquistato a titolo definitivo il centrale nigeriano William Jidayi (179 presenze in serie B), mentre dal Catania è approdato alla corte di Grassadonia Dario Bergamelli (oltre 100 presenze tra i cadetti). Per quanto riguarda i giovani, Lorenzo Grossi è stato acquistato dalla Roma, mentre il terzino sinistro Luca Barlocco e il centrale Luca Bruno sono arrivati in prestito da Juventus e Crotone.

Stesso discorso può essere fatto per il centrocampo. Anche in questo ruolo c’è un mix tra giovani ed esperti. Il 37enne Giuseppe Vives è sempre al centro della mediana piemontese (in questo avvio di stagione è stato impiegato addirittura da centrale di difesa). L’ex centrocampista del Torino (173 presenze in serie A, 165 in B) sarà affiancato da Luca Castiglia (classe 1989, riconfermato) e dal più giovane Daniele Altobelli (anche lui ancora in bianconero). Nonostante fosse richiesto da diverse società, la dirigenza bianconera è riuscita a trattenere il laterale Umberto Germano.

Lo stesso, invece, non può essere detto per Simone Emmanuello (ora al Grifo), per l’ex Grifone Mattia Sprocati (trasferitosi alla Salernitana) e per i promettenti Andrea Palazzi (tornato all’Inter per poi trasferirsi in prestito al Pescara) e Fabio Castellano (di proprietà dell’Atalanta che ha deciso di mandarlo in prestito ad Ascoli). Alessandro Budel, invece, ha deciso di svincolarsi, meditando – probabilmente – di dare l’addio al calcio. 3 i nuovi arrivi, tutti in prestito: dalla Sampdoria è arrivato Michele Rocca, dal Genoa Paolo Ghiglione, mentre dall’Atalanta Mario Pugliese.

Completamente rivoluzionato anche il reparto offensivo. Gli unici “superstiti” sono, infatti, l’ala albanese Armando Vajushi e il giovane ex Torino, Claudio Morra. Centravanti del calibro di Rolando Bianchi, Andrea La Mantia, Giulio Ebagua, Gianmario Comi, Dominique Malonga  e Mattia Aramu hanno deciso tutti di cambiare aria. La società ha, però, saputo rimediare a queste partenze con l’acquisto di attaccanti che possono assicurare gol importanti alla squadra.

Su tutti, spicca il nome del montenegrino Filip Raicevic che dopo 2 anni sottotono e condizionati da vari infortuni, ha scelto Vercelli per rilanciarsi. Ricordiamo che, quando in forma, Raicevic ha saputo realizzare 11 reti in una stagione (con la maglia del Vicenza). Attenzione anche al giovane trequartista di proprietà del Crotone Marco Firenze, di cui si parla un gran bene e già a segno in questa stagione. Completano l’attacco, Armando Bifulco (ala di proprietà del Napoli), Emanuele Rovini (dell’Udinese), l’argentino Franco Vivas e Alessandro Polidori.

MODULO TATTICO

Ad inizio campionato, Grassadonia utilizzava il 3-5-2 con i laterali di centrocampo pronti a scalare terzini. Tuttavia, visti gli scarsi risultati, ha deciso di passare al cosiddetto “albero di natale” (4-3-2-1) che ha già portato i suoi frutti.

PROBABILE FORMAZIONE

Come già detto, con molte probabilità, Grassadonia riproporrà il 4-3-2-1 anche sabato pomeriggio al Curi. Maggiori dubbi, invece, riguardano gli interpreti di questo schema. Molto dipenderà dall’atteggiamento con il quale l’allenatore sceglierà di affrontare il Perugia.

Dato per molto probabile l’impiego tra i pali di Marcone, in difesa, se il tecnico vorrà maggiore spinta, sulle fasce impiegherà Ghiglione a destra e Mammarella a sinistra, mentre se opterà per maggior equilibrio, al posto del primo ci sarà il più difensivo Berra. Al centro, non sarà della gara Jidayi, quindi a contendersi due maglie da titolari saranno Konatè, Bergamelli e Legati. Attenzione anche a Vives.

La mediana dovrebbe essere composta da Vives (se non verrà impiegato al centro della difesa), Altobelli e uno tra Germano e Castiglia. Difficile il recupero di Rocca.

Per quanto riguarda i due trequartisti, Firenze sembra sicuro del posto, mentre al suo fianco è ballottaggio tra Bifulco e Vajushi, con il primo in vantaggio. L’attacco dovrebbe essere sorretto da Raicevic, con Morra e Rovini pronti ad entrare a partita in corso.

PRO VERCELLI (4-3-2-1): Marcone; Ghiglione (Berra), Legati (Konatè/Vives), Bergamelli (Konatè/Vives), Mammarella; Altobelli, Vives, Germano (Castiglia); Firenze, Bifulco (Vajushi); Raicevic (Morra/Rovini).

Michele Mencaroni