“L’appetito vien mangiando”: il Grifo scala la classifica

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“L’appetito vien mangiando”: il Grifo scala la classifica. Contro lo Spezia sono arrivati altri tre punti e una manovra più convincente

 

“L’appetito vien mangiando” e il Grifo continua a tener fede a questo antico detto centrando la quinta vittoria consecutiva contro uno Spezia che conferma di attraversare un periodo negativo, solo due punti conquistati nelle ultime quattro gare, che allontanano ulteriormente la squadra di Gallo dalla zona nobile.

Chi invece è sempre più presente nella griglia playoff è il Perugia che, grazie a questo ennesimo successo, sale di un gradino arrivando al settimo posto (sesto in coabitazione col Venezia ma con il computo degli scontri diretti, al momento, negativi con la squadra di Inzaghi, in attesa della gara di ritorno del “Curi”).

E contro lo Spezia, oltre ai tre punti meritatissimi, sono arrivati anche quei miglioramenti sul piano propositivo della manovra, tanto attesi dai noi amanti del calcio offensivo.

Certo non è un gioco spumeggiante ma contro la formazione dell’ex Forte non ci si è certo limitati ad attendere l’avversario per poi colpirlo in maniera cinica e speculativa con sporadiche, anche se efficaci, ripartenze, come accaduto con il Foggia.

Stavolta la formazione di Breda ha tenuto il pallino in mano dall’inizio e, oltre a segnare tre gol, ha colpito due legni clamorosi con Di Carmine e Bandinelli, quest’ultimo quando si era ancora sullo zero a zero, con il portiere ligure Di Gennaro che, prima di favorire con una “papera” il terzo gol di Bianco nel finale, ha effettuato un paio di  brillanti interventi.

Il tutto senza mai rischiare niente, continuando a tenere imbattuta la porta di Leali, con il portiere biancorosso che in sette gare con la maglia del Grifo ha subito soltanto due reti, una su rigore a Parma e una su una deviazione di Volta sul tiro di Soddimo a Frosinone, anche se continua a mostrare qualche incertezza di troppo nelle uscite sui cross, un paio di volte anche con lo Spezia.

Contro i liguri sugli scudi un po’ tutti, dal rientrante Del Prete, confermatosi un pilastro nel nuovo ruolo di centrale difensivo, al giovane Magnani, le cui ottime prestazioni non fanno più notizia, da Bandinelli, per noi il migliore in campo con il suo movimento perpetuo e il clamoroso palo colpito, al “nuovo” Bianco di questo girone di ritorno. Quanto ai due attaccanti, l’azione dello splendido primo del gol di Cerri è da manuale del calcio e parla da sola, con il colpo di tacco smarcante di Di Carmine ed il palleggio e tiro di Cerri.

Ora però, guai a cullarsi sugli allori e bene ha fatto, in questo senso Breda, a fare il pompiere dopo la gara. In fondo le cinque vittorie consecutive sono state agevolate anche da un calendario particolare, visto che, causa rinvio della gara di Vercelli, quattro dei cinque successi sono arrivati in partite casalinghe, e con  alcune quelle col Palermo, di Frosinone e col Foggia, con una buona dose di fortuna.

Adesso il Perugia  ha il dovere di confermarsi anche in trasferta, visto che delle prossime quattro gare, tre, quella di Cesena, il recupero di Vercelli e il posticipo di Avellino, inframezzate dall’insidiosa gara casalinga con la Cremonese “pareggiona”, saranno giocate lontano dal “Curi”. E già domenica sera nel posticipo di Cesena, contro una squadra affamata di punti per poter centrare la salvezza e arrabbiata per la sconfitta di Foggia, arrivata al quinto minuto di recupero per il gol del solito Fabio Mazzeo, arriverà il primo banco di prova.

Tra l’altro il Cesena è allenato da quel mister Castori che sembra avere un conto aperto con il Grifo visto che, alla guida di Carpi e Cesena, è riuscito a batterlo due volte nelle ultime tre occasioni e a fermarlo sullo zero a zero, addirittura senza undici giocatori della rosa a disposizione e con il terzo portiere tra i pali nella gara di Carpi dello scorso anno. Entrambe le squadre saranno prive per squalifica di due giocatori fondamentali, del terzino di fascia Donkor e del trequartista Laribi il Cesena, di Massimo Volta e di Alberto Cerri, in condizione straordinaria, il Grifo.

La chiave di volta della gara dell’“Orogel Stadium” l’avrà probabilmente in mano chi riuscirà ad ammortizzare al meglio queste pesanti assenze e, sulla carta, Breda sembrerebbe possedere qualche arma in più, con Dellafiore e Diamanti. Ma, come sempre, sarà il campo a dare il responso definitivo.

Danilo Tedeschini