Mancuso si aggiudica la copertina, il Grifo fa Capodanno all’Inferno

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Mancuso si aggiudica la copertina, il Grifo fa Capodanno all'Inferno. Il pescarese rifila una tripletta alla Salernitana, gli uomini di Nesta trovano una sconfitta

Mancuso si aggiudica la copertina, il Grifo fa Capodanno all’Inferno. Il pescarese rifila una tripletta alla Salernitana, gli uomini di Nesta trovano una sconfitta “inaspettata” a Cremona. Il Crotone è la grande delusione dell’andata

 

Paradiso, Inferno e Purgatorio di Dan.Te.

Paradiso

10 Leonardo Mancuso

La sensazionale tripletta rifilata all’”Arechi” alla Salernitana (e poteva essere un fantastico poker se Scognamiglio non gli avesse “rubacchiato” il gol del pari abruzzese toccando il pallone sulla linea di porta) consente al Pescara di rimontare dallo zero a due i padroni di casa e di chiudere il girone d’andata con un ottimo terzo posto a quota trentadue, dovuto tra l’altro alla peggior differenza reti nei confronti del coinquilino Brescia. Mancuso, con le sue dodici reti, è anche vicecapocannoniere del torneo!

9 Palermo

Espugnare il “Tombolato” non è impresa facile per nessuno, quest’anno c’era riuscito solo il Benevento, ma il Palermo di Stellone, se pur di misura, supera il Cittadella e chiude meritamenta l’andata in testa alla classifica con ben trentasette punti, con una media di oltre due punti a partita. Lodi meritate per il grande nocchiero Roberto Stellone e per la sua bella squadra.

8Cremonese

La Cremonese di Rastelli, che nelle ultime quattro partite aveva rimediato solo un punto, resuscita contro il Perugia travolgendo allo “Zini” i grifoni con ben quattro gol. I grigiorossi, con questa convincente vittoria, salgono al dodicesimo posto con ventidue punti, praticamente a metà del guado tra zona playout, sulla quale vantano ora cinque lunghezze di vantaggio e zona playoff, distante quattro punti.

7 Ascoli

Vittoria di misura dell’Ascoli nella spettacolare gara del “Del Duca”. I marchigiani, ben presto sotto di due gol, rimontano la squadra pitagorica segnando il gol della vittoria con Ganz al quinto minuto di recupero. Ascoli decimo con ventidue punti grazie alla miglior differenza reti rispetto alla Salernitana, a due punti dalla griglia playoff.

Purgatorio

6Brescia,Verona, Lecce, Carpi e Padova

I pareggi continuano a farla da padrone in questo campionato anche in una giornata priva di zero a zero e, di conseguenza, il Purgatorio si affolla. Brescia, Lecce, Carpi e Padova impattano tutte per uno a uno, rispettivamente sui terreni del Benevento le rondinelle, che possono recriminare per il clamoroso autogol del pari sannita di Cistana a dieci minuti dal termine, dello Spezia il Lecce, del Foggia il Verona e del Venezia il Carpi. Il Lecce e il Verona, che a sua volta pareggia due a due a Foggia, sono a braccetto a quota trenta, con i salentini quarti e gli scaligeri quinti a causa dello scontro diretto vinto dal Lecce al “Bentegodi”. Il Brescia, pur se raggiunto dal Pescara a quota trentadue, è secondo per la miglior differenza reti nei confronti degli abruzzesi. Carpi sempre quintultimo, ma con diciassette punti, a due lunghezze dal Cosenza che ha riposato, mentre il Padova rimane ultimo da solo, ma con dodici punti.

5Benevento, Foggia, Spezia, Venezia e Livorno

Il Benevento rischia la sconfitta interna col Brescia ma con un po’ di fortuna chiude la gara in parità. Sanniti sesti con ventinove punti. Il Foggia va sotto per due volte allo “Zaccheria” contro il Verona ma riesce sempre a pareggiare. Con il punto conquistato sale a quota tredici, agganciando il Crotone, ma rimanendone dietro, al penultimo posto, per lo scontro diretto perso allo “Scida”. Lo Spezia non riesce a superare il Lecce al “Picco” ma il punto guadagnato le consente ugualmente di raggiungere Perugia e Cittadella, entrambe sconfitte, a quota ventisei e di precederle per la classifica avulsa, concludendo l’andata al settimo posto. Pareggi casalinghi in rimonta, infine, per Venezia e Livorno, rispettivamente contro il Carpi i lagunari e contro il fanalino di coda Padova i labronici. Venezia tredicesimo con ventuno punti, Livorno quartultimo a quota quindici.

Inferno

4 Luigi Vitale

Realizza il rigore del momentaneo due a zero casalingo contro il Pescara ma, stranamente, non esulta. Le voci di mercato lo darebbero in partenza proprio verso Pescara ma questo non giustificherebbe la sua mancata esultanza. Già non siamo d’accordo sulle mancate esultanze dei calciatori che segnano alle loro ex squadre, figuriamoci su quelle mancate nei confronti delle ipotetiche squadre successive (una cosa simile la fece molti anni fa Materazzi, in odore di trasferimento all’Inter, dopo un gol da lui segnato al “Curi” con la maglia del Grifo, ai nerazzurri).

3 Cittadella

La sconfitta casalinga di misura col Palermo apre la minicrisi della formazione di mister Venturato  che nelle ultime sei partite ha collezionato solo tre  pari e altrettante sconfitte. Quella con i siciliani  fa addirittura scivolare il Cittadella fuori dalla zona playoff a causa della negativa classifica avulsa nei confronti di Spezia e Perugia, anche loro, come i veneti, a quota ventisei.    

2Perugia

Disastroso tonfo esterno del Perugia che subisce quattro reti a Cremona senza segnarne alcuna. Sotto di tre reti dopo mezzora i grifoni denotano ancora una volta la fragilità della propria difesa lontano dal “Curi”, ben venti le rete subite nelle dieci trasferte, due a partita. La classifica avulsa mantiene, comunque, ancora dentro la griglia playoff i grifoni con l’ottavo posto, dietro allo Spezia ma davanti al Cittadella, che condividono con il Perugia quota ventisei.

1Salernitana

Incredibile Salernitana. Avanti di due gol, tra le mura amiche, dopo trentasei minuti, subisce attonita, la clamorosa rimonta del Pescara, con Micai costretto a raccogliere per ben quattro volte il pallone nella sua porta.  Prima, ma sonora, sconfitta per mister Gregucci, con i granata che mancano la ghiottissima occasione di rientrare nella griglia playoff, scivolando al dodicesimo posto con venti punti a causa della peggior differenza reti nei confronti del coinquilino Ascoli.

0 Crotone

Non è stato sufficiente, né il ritorno in panchina di Stroppa, né lo scoppiettante, favorevole inizio della gara di Ascoli, con i pitagorici avanti di due gol all’intervallo, per evitare al Crotone la clamorosa rimonta subita che determina la terza sconfitta consecutiva degli ionici, la settima nelle ultime otto giornate, inframezzate dal pareggino interno col Venezia. La squadra rossoblu, pur raggiunta dal Foggia a quota tredici, rimane terzultima solo grazie alla migliore differenza reti ed è certamente la più grossa delusione di questo girone d’andata!

Dan.Te.