Neruda insegna, la fretta è cattiva consigliera

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    Il campionato volge al termine nella sua fase “regolare”, la Sir Safety incassa la quinta sconfitta sulle nove giornate del girone di ritorno fin qui disputate. L’ultima in ordine di tempo contro Modena conferma il trend di stagione che vede i “block devils” perdere tutti gli scontri diretti contro le pretendenti al titolo nazionale, eccezione fatta per la gara interna contro Trento. Il tanto sospirato cambio di passo che la nuova gestione tecnica di Slobodan Kovac avrebbe dovuto garantire non c’è stato, il tecnico serbo fortemente voluto da patron Sirci ha navigato nelle stesse acque del suo predecessore Daniel Jorge Castellani.

    Se a Kovac non si può imputare la campagna acquisti estiva, al tecnico argentino non può essere imputato il classico “working in progress” di chi arriva in un ambiente nuovo ed è chiamato a costruire. La fretta, questa è stata la cattiva consigliera che ha agitato i sonni e sogni societari, arrivare e vincere subito contro squadre che militano nel massimo campionato nazionale da molto più tempo rispetto la giovane storia della compagine perugina. Costanza di rendimento e continuità sono mancate finora, tante, troppe gare sono state vissute all’insegna della ricerca dell’exploit personale di qualche atleta, la coralità classica in un gioco di squadra è stata soppiantata dall’estro del singolo con esiti fuorvianti.

    Pecche di gioventù che solo una guida che abbia la pazienza come virtù può eliminare. E’ probabile che il gap con le formazioni storiche sia davvero minimo, di questo va dato atto alla società di averci creduto ed agganciato il top nazionale nel volgere di poco tempo, ora è necessario limare per arrivare ai tanto agognati vertici. Dall’ultima sconfitta, più che da tutte le altre, va tratta una lezione: cuore ed anima non bastano più, occorre perseverare e costruire, peculiarità che richiedono tempo e pazienza. Presidente Sirci, citando Neruda, “soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità” e noi vogliamo raggiungerla con Lei.

    Angelo Pagano