Non bastano i tre punti a placare l’ira di Oddo

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Oddo:

Non bastano i tre punti a placare l’ira di Oddo. Il tecnico ha ragione da vendere, ma c’è troppa durezza nelle parole del post-gara. Dalle prossime due sfide arriveranno le prime vere indicazioni

 

Partiamo dalla fine, dalle dichiarazioni di mister Oddo nell’immediato dopo gara di Perugia-Pisa, partita meritatamente vinta di misura dal Perugia dopo un po’ di sofferenza e tanto sciupio di occasioni nel finale.

Il mister biancorosso, scattato come una molla dalla panchina al fischio finale con direzione sottopassaggio, non le ha mandate a dire ai suoi giocatori, in particolare a Melchiorri, per il secondo tempo scriteriato offerto.

Oddo aveva, non ragione, ma di più, ma rimane il dubbio se abbia fatto bene a sbandierare la sua più che giusta arrabbiatura ai quattro venti o se forse sarebbe stato meglio limitarsi a parlare a brutto muso nelle quattro mura dello spogliatoio col diretto o i diretti interessati, evitando di porre Melchiorri, un grande professionista, anche se ieri sera si è certamente guadagnato con i suoi atteggiamenti la palma del perggiore in campo, sulla gogna mediatica, con eventuali rischi di frizione col tecnico che, ci auguriamo, non sopravvengano.

Quanto alla gara con la matricola toscana ieri sera era importante far propri i tre punti e il Perugia ci è riuscito pur non brillando, soffrendo inizialmente il pressing dello scorbutico avversario, andato vicino al gol in un paio di occasioni, clamorosa la respinta con la fronte di Vicario sulla ribattuta di Marconi, prima di passare in vantaggio con un colpo di testa del solito Iemmello, al termine di una bellissima azione, nell’unica palla gol creata fino alla mezzora.

Iemmello, che evidentemente gioca meglio quando agisce da punta unica con due trequartisti a supporto e non con una seconda punta vicino, ha subito dopo sfiorato il raddoppio in un paio di circostanze.

Nella ripresa, invece, dopo che inizialmente Marconi aveva buttato alle stelle la possibile palla del pari, il Perugia ha smesso di giocare lasciando campo ai nerazzurri, mai più resisi veramente pericolosi, però, grazie all’attenta prova della difesa biancorossa.

L’atteggiamento non è piaciuto ad Oddo, al pari della troppa sufficienza ed egoismo con il quale i grifoni hanno sprecato nel finale in contropiede almeno quattro palle per il gol che avrebbe chiuso in anticipo i giochi.

“Un Empoli o un Benevento – ha affermato un irato Oddo in sala stampa – avrebbe vinto questa gara cinque a zero”.

E il tecnico pescarese non ha torto, almeno per quel che concerne il risultato odierno dei sanniti, prossimi avversari del Perugia alla ripresa del campionato al “Vigorito”, passati nel finale a la Spezia dopo che l’arbitro aveva annullato loro ben tre gol per fuorigioco.

La squadra di Inzaghi balza così di nuovo in vetta, solitaria capolista, approfittando del primo scivolone dell’Empoli, al “Friuli” contro il sorprendente Pordenone, determinato dalla scellerata espulsione di Bandinelli dopo tre minuti e dal rigore del possibile pareggio, calciato alto da Mancuso.

L’Empoli e il lanciatissimo Crotone si accomodano insieme ai grifoni alla spalle della capolista, relegando però momentaneamente il Perugia al quarto posto per lo scontro diretto vinto dai toscani, terzi e per la peggior differenza reti nei confronti dei calabresi, secondi, in attesa delle gare interne di domani di Salernitana e Ascoli che faranno ulteriore chiarezza sulla classifica dopo la settima giornata.

Adesso per il Grifo ci sono quindici giorni per poter preparare la doppia insidiosissima trasferta campana contro la capolista Benevento e contro la squadra del patron Lotito.

Dopo la gara dell’ “Arechi” avremo praticamente alle spalle quasi un quarto di campionato e, di conseguenza, si potrà cominciare a valutare seriamente la classifica dei grifoni, per adesso buona nonostante le carenze di gioco denotate in quasi tutte le sette gare finora disputate, fatta eccezione per quella col Frosinone e per il secondo tempo col Chievo.

Per corroborarla serviranno dai tre ai quattro punti nelle due gare in terra campana, utili a migliorare in tal modo anche lo score esterno, quattro punti in tre gare, decisamente diverso da quello più che positivo delle gare al “Curi”, nelle quali il Perugia ha ottenuto un ricco bottino di dieci punti in quattro partite.

Danilo Tedeschini