Occhio Grifo, è un Verona in salute

1999
 

Dopo l’importantissimo successo in casa del Novara, il Perugia dovrà affrontare un’altra gara fondamentale per il proseguimento della corsa ai play off. Nel turno infrasettimanale di martedì 25 aprile, al Curi, infatti, arriverà l’Hellas Verona, ovvero la squadra che, ad inizio stagione, era stata accreditata come la super favorita del torneo e che avrebbe dovuto conquistare agevolmente la promozione. I veneti nonostante alcune flessioni e diversi momenti di difficoltà, hanno sempre occupato le prime posizioni della classifica e, attualmente, sono la seconda forza del campionato. Proprio nelle ultime giornate, grazie ad un ottimo periodo di forma, hanno recuperato punti preziosi al Frosinone: se da un lato i ciociari sono in grande difficoltà (3 punti in 5 partite), lo stesso non può dirsi per il prossimo avversario del Grifo che, nelle ultime 10 gare, ha conquistato ben 19 punti, frutto di 5 vittorie, 4 pareggi ed una sola sconfitta (in casa contro lo Spezia, 0-1). Analizzando questo dato, possiamo inoltre dire che questi risultati assumono un valore ancor più importante visto che i veneti sono stati in grado di vincere in casa contro il Cittadella, ma soprattutto di espugnare il “San Nicola” di Bari (solo Cittadella e Benevento c’erano riuscite prima, ma rispettivamente alla prima e alla sesta giornata). Inoltre, per maggior completezza, possiamo anche aggiungere che i gialloblù, fuori casa, non perdono da 5 giornate, con l’ultima sconfitta che risale ad esattamente 2 mesi fa: Frosinone – Verona 1-0 del 25 febbraio. Passando all’organico, l’Hellas ha una rosa che, almeno sulla carta, potrebbe tranquillamente salvarsi nell’attuale serie A. In ogni reparto, infatti, hanno giocatori di categoria superiore. La porta è “blindata” dall’estremo difensore brasiliano Nicolas, lo scorso anno uno degli eroi della splendida cavalcata del Trapani verso la finale play off, poi persa contro il Pescara, e dall’esperto Ferdinando Coppola, ex Milan e Bologna. In difesa, spiccano i nomi di Nicolò Cherubin (106 presenze in serie A con la maglia di Bologna e Atalanta), di Eros Pisano (102 presenze nella massima serie) e di Souprayen, terzino sinistro francese, che già si fece notare la scorsa stagione, sempre a Verona, nonostante la retrocessione. Completano il reparto arretrato, Michelangelo Albertazzi (terzino sinistro scuola Milan), il centrale Matteo Bianchetti (cresciuto nelle giovanili dell’Inter), Alex Ferrari e Antonio Caracciolo. A centrocampo, invece, l’elemento fondamentale è Daniel Bessa. Classe 1993, Bessa è un mediano bravo sia in fase difensiva, ma soprattutto in quella offensiva, come dimostrato dalle 6 reti realizzate sin qui. Il Grifo dovrà fare molta attenzione a lui, poiché è molto bravo anche sulle conclusioni da fuori area. Tuttavia, il gioco dell’Hellas ruota tutto intorno ad un giocatore che fa parte del recentissimo passato del Perugia: Marco Ezio Fossati. Questo, infatti, è stato il regista del Grifo nella stagione 2014-2015, nella quale ha realizzato 33 partite e tre reti. A dimostrazione del valore del giocatore è che, dopo la parentesi nel capoluogo umbro, è stato chiamato per riportare nella massima serie due squadre dalla grande tradizione: Cagliari (2015-2016) e appunto Verona. Altri importanti elementi che compongono il centrocampo gialloblù sono l’esterno offensivo Romulo, Zaccagni e i due fratelli Zuculini, Franco e Bruno. Tuttavia, la vera forza del Verona è costituita dall’attacco. La punta di diamante di questo reparto è sicuramente Giampaolo Pazzini attuale capocannoniere della serie B con 23 reti, il quale non ha bisogno di presentazioni. Insieme a lui, l’ex Modena Luppi, l’ex Gubbio Juanito Gomez, l’ex Livorno Luca Siligardi e l’ex Como Simone Ganz.

MODULO TATTICO

Pecchia predilige il 4-3-3, con i terzini fluidificanti, centrocampo solido ma di grande tecnica e qualità e attacco fisico (Pazzini e Ganz), ma allo stesso tempo rapido (Luppi e Siligardi).

PROBABILE FORMAZIONE

Per la trasferta di Perugia, diverse assenze in casa Verona. In primis, il tecnico Fabio Pecchia sarà costretto a guidare i suoi uomini dalla tribuna del Curi, poiché squalificato. Stesso discorso può essere fatto per Ferrari e Siligardi: il primo è stato espulso la scorsa giornata, mentre il secondo era diffidato e, a Bari, ha rimediato l’ammonizione decisiva. Non sarà della partita nemmeno Franco Zuculini, infortunatosi la scorsa settimana al crociato. Per il resto tutti a disposizione del tecnico gialloblù che, con ogni probabilità, riproporrà il 4-3-3, nonostante le assenze. In porta ci sarà, quindi, Nicolas, mentre davanti a lui agiranno Bianchetti e Antonio Caracciolo. Ai lati, probabili le conferme di Romulo a destra e Souprayen a sinistra, anche se non è da escludere che Pecchia scelga di affidarsi all’esperienza di Eros Pisano. In questo caso, Romulo potrebbe essere avanzato a centrocampo o, addirittura, nel tridente d’attacco (come già avvenuto nelle gara d’andata al Bentegodi). Pochi cambi anche a centrocampo: difficile che l’allenatore degli scaligeri rinunci a uno tra Bruno Zuculini, Bessa e Fossati. L’unico che potrebbe trovare spazio potrebbe essere Zaccagni. In attacco, unico dubbio: chi prenderà il posto dello squalificato Siligardi? Due i principali indiziati ovvero Juanito Gomez o Fares, anche se, come detto in precedenza, non è da escludere che Pecchi scelga Romulo come terzo d’attacco. Pazzini e Luppi vanno verso una maglia da titolare.

Verona (4-3-3): Nicolas; Romulo (Pisano), Bianchetti, Caracciolo Souprayen; B.Zuculini, Fossati (Zaccagni), Bessa, Gomez (Romulo/Fares), Pazzini, Luppi.

Michele Mencaroni