Ora basta proclami: il Perugia parli sul campo

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Il Perugia non vince ad Empoli da 52 anni. L'ultimo successo in terra toscano risale al 1967 e porta la firma di Montenovo

Ora basta proclami: il Perugia parli sul campo. A Venezia l’occasione per dare il via ad una mini stagione che può riscattare quella appena conclusa

 

L’evento più rilevante di questa ultima giornata della regular season è il pareggio del Foggia a Frosinone che consegna la promozione diretta al Parma a danno dei ciociari.

Il risultato dei ducali – che non sono apparsi mai irresistibili – unito ai 4 punti conseguiti dal Grifo nel due scontri con il Parma, rafforzano una mia granitica sicurezza e rendono il rimpianto ancora più bruciante.

Se invece di Breda fosse stato scelto un tecnico di esperienza e personalità, al posto degli emiliani ci saremmo potuti essere tranquillamente noi.

E ciò nonostante che Breda abbia fatto un’impresa straordinaria, portandoci dai play out ai play off.

Ma tant’è.

Il commento sull’ultima gara del Grifo è, invece, abbastanza semplice e lineare.

Nonostante una gara discreta ed il 22mo gol stagionale di “Provvidenza” Di Carmine (evviva!!), la squadra più forte di questo campionato cadetto ha vinto su una meno forte.

I 3 punti erano ininfluenti per entrambe le squadre, le quali se la sono giocata.

Ma la vittoria ha arriso i toscani, i quali – come avevo pronosticato la settimana scorsa – non hanno voluto rovinare con una sconfitta la festa promozione davanti ai tifosi di casa.

E ciò nonostante i proclami (stavolta di Nesta) di “andare ad Empoli per vincere”.

Sinceramente tutti questi proclami hanno iniziato a rompermi i cosiddetti…

Per quanto mi riguarda, preferirei più continenza verbale.

Che le conferenze stampa con dirigenti e Mister avvengano su temi prettamente tecnici, lasciando perdere gli appelli all’unità, i proclami sulla partita (“andiamo per vincere”) o sugli obiettivi stagionali.

Tanto noi vogliamo bene lo stesso al Perugia.

Andiamo lo stesso allo stadio.

Non abbiamo bisogno di continui proclami, continue promesse – puntualmente disattesi – che hanno l’unico risultato di farci sentire presi per i fondelli.

Il Perugia Calcio, per quanto mi riguarda, dovrebbe parlare esclusivamente con i risultati sul campo.

E ciò fin dal preliminare di domenica prossima in laguna.

Contro il Venezia non partiamo affatto battuti.

Con questo non voglio dire che sarà facile.

Tutt’altro.

Il doppio turno della regular season con il Venezia ci dice che sono un “cliente” scomodo ed ostico.

Inzaghi ha dimostrato di avere le idee ben chiare: all’andata in laguna voleva i 3 punti e se li è presi, come in trasferta al Curi voleva il pareggio e l’ha conseguito.

Anche il confronto tra i due Campioni del Mondo 2006 e compagni nel Milan in panchina è quanto mai squilibrato a favore dell’ex bomber.

Inzaghi ha vari anni di esperienza nelle panchine ad alti livelli (A, B e Lega Pro), mentre Nesta sarà alla sua seconda panchina in un campionato “serio”.

Suppongo, quindi, che la tattica del tecnico piacentino sarà quella di far “sfogare” il Grifo che deve vincere.

E quando i nostri caleranno fisicamente – come sempre nelle ultime gare – provare a colpire, sicuro che anche il solo pareggio sarebbe vincente.

Ma il Grifo ha comunque le potenzialità per riportare il risultato pieno e giocarsela.

Siamo, comunque sia in corsa per la promozione e sarebbe sciocco non provarci.

È doveroso provarci.

Fosse anche, infatti, che questa Società e questa rosa – per tutto quanto successo quest’anno – non si meritino la promozione.

Noi tifosi ce la meritiamo senza ombra di dubbio.

Noi che siamo stati sempre a fianco del Perugia, anche nei momenti più bui.

Noi che ci siamo macinati chilometri per vedere disfatte infamanti.

Noi che abbiamo vissuto vere e proprie umiliazioni a casa nostra.

Eppure, sempre e comunque, il nostro amore per il Grifo non è mai vacillato.

Noi non l’abbiamo mai lasciato da solo, anche nei momenti peggiori.

Mentre ci siamo sentiti spesso abbandonati dal Perugia.

Eppure l’amore è cieco.

Chi è veramente innamorato – come noi del Grifo – non pensa a quello che può (e deve) ricevere, ma solo a quello che dà.

Noi abbiamo dato e daremo sempre al Perugia tutto ciò che abbiamo.

Ma forse qualcuno – alle scrivanie e negli spogliatoi – è ora che si metta “la mano sul cuore” e pensi che è arrivato il momento di ricambiare con i fatti l’amore della tifoseria perugina.

Non con le chiacchiere, non con i proclami e non con gli annunci sensazionali.

Allora andate a Venezia e date al Penzo tutto ciò che avete.

Ed anche ciò che non avete.

Gettate il cuore oltre l’ostacolo!

Noi saremo con voi.

E vada come vada.

Avv. Gian Luca Laurenzi