Parma in “Paradiso”, complimenti al Foggia. “Inferno” per Gilardino

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Parma in “Paradiso”, complimenti al Foggia. “Inferno” per Gilardino. La squadra di D’Aversa centra una promozione insperata. Grande stagione per i satanelli. Tanti dubbi sul rigore calciato dall’attaccante dello Spezia

Paradiso

 

10  Foggia – Il campionato di B si conclude con un grande esempio di sportività, serietà ed onestà. A compierlo è il Foggia, che nonostante non avesse più niente da chiedere a questo campionato, va a giocare la sua bella partita a Frosinone, strappando quel pari che toglie ai ciociari la Serie A diretta, ormai data per certa, condannandoli ai playoff. Complimenti a mister Stroppa e ai suoi ragazzi che durante il torneo, insieme all’Empoli, hanno praticato il calcio più spettacolare della B e ai quali sono mancati solo due punti per raggiungere quel preliminare che avrebbero probabilmente meritato.

 9 Parma – I ducali passano, con un po’ di fortuna, al “Picco” di La Spezia e, grazie al concomitante pareggio nel finale del Foggia a Frosinone, centrano un ormai insperata promozione diretta in Serie A, la terza consecutiva in tre anni, un record assoluto per l’Italia. Complimenti a mister D’Aversa e ai suoi giocatori, partiti un po’ in sordina ma usciti prepotentemente fuori alla distanza, anche grazie al recupero di giocatori come come Ceravolo e Ciciretti, che bissano la promozione in A ottenuta lo scorso anno col Benevento.

8 Avellino, Entella e Cesena – Vittorie esterne di platino per Avellino ed Entella. I lupi passano in rimonta a Terni e festeggiano la salvezza. I liguri vincono l’importantissimo scontro diretto di Novara e agganciano all’ultimo tuffo il playout, condannando contemporaneamente il Novara alla retrocessione. La vittoria casalinga di misura contro  la Cremonese regala la salvezza anche al Cesena di Castori, che chiude addirittura il torneo in una dignitosa  tredicesima posizione a quota cinquanta punti.

7 Bari, Cittadella, Empoli e Palermo – Le vittorie casalinghe del Bari e del Cittadella, entrambe per due a zero, rispettivamente contro il Carpi e la Pro Vercelli, non modificano le posizioni delle due formazioni che si incontreranno sabato nel preliminare del “San Nicola”, con il Bari che passerà il turno in caso di parità al termine dei supplementari grazie al suo sesto posto rispetto al settimo del Cittadella. L’Empoli chiude, col  successo casalingo di misura sul Perugia, un campionato straordinario, dominato da quando sulla panchina toscana si è seduto mister Andreazzoli, imbattuto nelle sue ventitre gare da tecnico dell’Empoli. Vittoria netta del Palermo a Salerno ma inutile a migliorare il suo quarto posto. I siciliani accedono direttamente ai playoff dove in semifinale incontreranno la vincente del preliminare del “Penzo” tra Venezia e Perugia.

Purgatorio

6 Brescia e Pescara – Con i due pareggi a reti inviolate colti dal Brescia nello scontro diretto di Ascoli e dal Pescara sul difficile terreno del Venezia, sia le rondinelle che gli abruzzesi raggiungono la salvezza, chiudendo una stagione travagliata, caratterizzata dai troppi esoneri decisi dai due presidenti, Cellino e Sebastiani.

5 Ascoli e Venezia – L’Ascoli non riesce a superare il Brescia nello scontro diretto del “Del Duca” e deve accontentarsi  di partecipare al playout con l’Entella col vantaggio della classifica. Il Venezia, forse con la testa già al preliminare di domenica prossima col Perugia, non va oltre il risultato ad occhiali contro il Pescara. Chiude comunque in un’ottima quinta posizione che gli garantisce di giocare col Perugia in casa e col vantaggio della classifica.

Inferno

4 Carpi, Perugia e Cremonese – Sconfitte esterne indolori per queste tre squadre. Il Carpi perde nettamente a Bari ma mantiene il suo undicesimo posto, l’ultimo della parte sinistra della classifica. Perugia e Cremonese perdono invece di misura, rispettivamente in casa della capolista Empoli gli umbri e a Cesena i lombardi. Per il Perugia, ottavo, c’è il difficile preliminare di Venezia da giocare domenica prossima con un solo risultato, la vittoria, a disposizione. Per la Cremonese, salva da una settimana, si chiude un campionato, molto buono nel girone d’andata, assolutamente da dimenticare nel girone di ritorno.

3 Salernitana – Netta sconfitta interna della Salernitana, ormai appagata per la salvezza raggiunta da due giornate, contro un Palermo che sperava di migiorare, con il successo, la sua quarta posizione. Una brutta chiusura di un campionato anonimo, chiuso al dodicesimo posto, nel quale in alcuni momenti i campani hanno anche rischiato.                                                                                                                                          2 Frosinone – Novello Dorando Pietri, il Frosinone cade nuovamente sul filo di lana, subendo colpevolmente in contropiede, ad un minuto dal termine, il pareggio del Foggia che lo condanna ai playoff per i peggiori scontri diretti nei confronti del Parma. I ciociari fanno così il bis dello scorso anno quando fu il Verona ad andare in Serie A per i migliori scontri diretti nei loro confronti. Una delusione enorme che potrebbe pesare negativamente sul morale della squadra di Longo in vista della semifinale dei playoff che i  gialloblu giocheranno allo “Stirpe” contro la vincente del preliminare Bari-Cittadella.

1 Novara, Pro Vercelli e Unicusano Ternana – Il Novara perde clamorosamente in casa lo scontro diretto con l’Entella e retrocede meritatamente in Serie C, accompagnando le già condannate Pro Vercelli e U. Ternana che chiudono il loro disastroso campionato con l’ennesima sconfitta, a Cittadella i piemontesi e in casa con l’Avellino  la squadra di De Canio, meritatamente e vergognosamente fanalino di coda del torneo.

0 Alberto Gilardino – Calcia in maniera ridicola il rigore del possibile pareggio dello Spezia contro il Parma spedendo il pallone in curva, abbondantemente lontano dai pali difesi da Frattali, consentendo alla sua ex squadra di uscire vittoriosa dal “Picco” e di centrare l’agognata promozione in Serie A. Sarebbe stato meglio se avesse lasciato la trasformazione del rigore da qualche altro compagno.

Dan.te