Pensi al “Del Duca” e ti vengono ancora in mentre Mazzeo e Sprocati

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Ascoli campo difficile, ma nelle Marche il Grifo si è tolto delle soddisfazioni. Dalla rimonta firmata Vannini e Novellino al gol in pieno recupero di Sprocati: la storia dice che il Perugia può farcela

Pensi al “Del Duca” e ti vengono ancora in mentre Mazzeo e Sprocati. I precedenti tra Ascoli e Perugia sono a favore dei marchigiani, ma il Grifo ha vinto ben otto volte. L’ultima, l’anno della promozione in B

 

Dopo la batosta – definita un “disastro” dallo stesso tecnico Roberto Breda – rimediata in casa nel derby contro la Ternana, il Perugia affronterà l’Ascoli del grande ex di giornata Serse Cosmi. Quella di sabato sarà un’altra sfida indicativa per capire se, utilizzando una metafora dal mondo del boxe, il Grifo, dopo aver incassato un tremendo montante ed essere terminato al tappeto, sarà uno di quei pugili che si rialzano e combattono fino alla fine, oppure uno di quelli che rimangono supini e vengono sconfitti per k.o. tecnico (a quattro giornate dalla fine della stagione “regolamentare”). Come già detto, il prossimo avversario sarà l’Ascoli, squadra tosta e alla disperata ricerca di punti salvezza. Per quanto riguarda i precedenti, il bilancio in terra marchigiana pende in favore dei bianconeri, anche se gli umbri hanno espugnato il “Del Duca” in ben 8 occasioni: in 25 incontri (di cui 2 in Coppa Italia), 10 vittorie del locali e 7 i pareggi.

ANNI ’30-’40-’50-’60

Correva l’anno 1931. Alla 16ma giornata di ritorno del campionato di Prima Divisione, Perugia e Ascoli si affrontarono per la prima volta nella loro lunga storia. In quella occasione terminò 1-1, quando al vantaggio di Rodolfo Kregar rispose Pietro Povero. Era l’8 febbraio 1931. Tuttavia, per maggior precisone storica, occorre precisare che questa fu la prima gara tra le due gare realmente disputata: nel 1927/1928, le due società vennero inserite nello stesso girone (girone A del raggruppamento sud) di Seconda Divisione, ma la sfida non si giocò per rinuncia dei Grifoni, con la vittoria che venne assegnata a tavolino ai marchigiani. Fatta questa precisazione, negli anni ’30, le due compagini si affrontarono anche nella stagione 1931/1932 (sempre in Prima Divisione) e, in questa occasione, il Grifo violò per la prima volta il Del Duca: Pacini portò in vantaggio i padroni di casa, ma poi un’autorete di Ciurci riaprì la gara e Pazzaglia completò la rimonta. Rimanendo in questo decennio, segnaliamo altre due sfide: 1932/1933 (0-3, Bonesini, Vitalesta, Maurin rig.) e 1938/1939 (1-0, Di Antonio). Nell’unica sfida degli anni ’40, invece, Perugia ancora corsaro in terra marchigiana, grazie ad una splendida vittoria per 1-3, anche questa volta in rimonta, trascinato dalle reti di Masciolini, Galassi e Bruni che ribaltarono la rete iniziale di Santurbano. Gli anni ’50, invece, sono tutti di marca bianconera, con i padroni di casa che, in tre incontri, ottennero 2 vittorie (1951/1952, 2-1, Cuoghi, Mazzoni, Totti (P); 1959/1960, 3-2, Montenovo (P), Zucchini (P), Ceserani, Spinelli, Firotto) e un pareggio (1952/1953, 0-0). Passando agli anni ’60, Perugia ed Ascoli si affrontarono due volte, entrambe in serie C. Nella stagione 1960/1961, la vittoria andò ai marchigiani che superarono i Grifoni per 2-0 (autorete Ferri e Tenente). L’anno seguente, stessa categoria ma risultato diametralmente opposto: 0-1 in favore dei biancorossi, grazie alla rete decisiva di Ilario Castagner. Era il 25 marzo 1962.

ANNI ’70-’80-‘90

Negli anni ’70, la sfida divenne un grande classico. Nei primi due incontri, i locali non lasciarono scampo ai biancorossi, conquistando la vittoria in entrambe le occasioni (1972/1973, 2-1, Morello (P), Bertarelli, Colautti rig. e 1973/1974, 1-0, Vezzoso). Tuttavia, dopo queste due sconfitte, il Perugia invertì completamente il trend al “Del Duca”, perdendo una sola volta in ben 8 incontri. Partendo dal 1975/1976, le due compagini si sfidarono per la prima volta nella storia in serie A. L’Ascoli partì fortissimo e, dopo soli 8 minuti, fu subito in vantaggio grazie alla rete di Flaviano Zandoli. Nonostante lo svantaggio, gli uomini di Ilario Castagner continuarono ad attaccare e, nei 10 minuti finali, il loro coraggio venne premiato, trascinati da due degli uomini più rappresentativi della rosa: a riaprire la gara fu, infatti, Franco Vannini mentre a dare il “colpo di grazia” all’avversario fu Walter Alfredo Novellino. Era il 12 gennaio 1976. Dopo il pareggio a reti bianche del campionato 1978/1979, l’Ascoli tornò alla vittoria  il 5 aprile 1980, quando a decidere le sorti dell’incontro fu un rigore del capitano Adelio Moro. Questa sconfitta può, comunque, essere considerata un incidente di percorso visto e considerato che, trascorsero 36 anni prima che i bianconeri sconfissero il Grifo davanti al proprio pubblico. Nel 1980/1981 (sempre in serie A), il Perugia dominò la gara per tutti i 90 minuti, con il risultato che non fu mai minimamente in discussione. Gli uomini di Renzo Ulivieri, impiegarono, infatti, soli 13 minuti per mettere a segno ben 2 reti, la prima con Salvatore Bagni, la seconda con Antonio Di Gennaro. Nella ripresa, invece, Gianni De Rosa mise il sigillo definitivo sulla gara, realizzando la rete dello 0-3. Era il 5 ottobre 1980. Da qui in poi, si tornò a giocare in serie B, come nella stagione 1985/1986, quando le due compagini si spartirono la posta in palio: al “Del Duca” terminò 1-1, (aut. Perrone pro Pg), Barbuti (A) ). Anche l’unica sfida degli anni ’90 (serie B 1994/1995), si concluse con il medesimo risultato: 1-1, con le reti del futuro campione d’Europa Oliver Biheroff e Rocco Pagano.

ANNI 2000

Il nuovo millennio iniziò in continuità con il precedente, ovvero con il Grifo vittorioso in terra marchigiana. Il 28 maggio 2005, infatti, gli uomini di Stefano Colantuono espugnarono il “Del Duca” di misura, grazie al gol vittoria di Antonio Floro Flores. Con questo successo i Grifoni allungarono a 5 la striscia di vittorie consecutive (poi chiusa a 7, 9 se consideriamo anche le due sfide dei play off contro il Treviso). 9 anni dopo, ancora un successo per il Perugia e, se vogliamo, ancora più importante. A meno di 30 secondi dalla fine, Koprivec rinvia lungo, la sfera rimbalza in terra ed entra in area di rigore. Fabio Mazzeo, marcato da due difensori, svetta più in alto di tutti e la appoggia a Mattia Sprocati che di punta trafigge il portiere avversario. Grandissima esultanza di tutta la rosa biancorossa, staff compreso, vista l’estrema importanza del gol: quando i sogni di promozione sembravano svanire, il campionato fu riaperto con il Grifo che rimase in scia del Frosinone, per poi superarlo a fine campionato. Era il 30 marzo 2014. Nel 2015/2016, invece, l’Ascoli ritrovò la vittoria. Dopo una partita molto combattuta e abbastanza avara di emozioni, i padroni di casa rimangono in 10 per l’espulsione di Addae. Nonostante la superiorità numerica, gli uomini di Pierpaolo Bisoli non riuscirono nemmeno ad impensierire in modo particolare Lanni. Ma non solo, a 13 dal termine, Daniele Cacia, dopo aver raccolto un gran lancio di Bellomo, supera Belmonte con un grande aggancio e beffò Rosati con un delizioso pallonetto. Nel finale, da segnalare l’espulsione di Comotto e la parata di Lanni allo scadere su un colpo di testa di Massimo Volta.

ULTIMO PRECEDENTE

L’ultimo precedente risale alla passata stagione e, a differenza di quello del 2015/2016 è stato ricco di emozioni. La gara, disputata a porte chiuse per inagibilità dello stadio in seguito al terremoto, è stata avvincente sin dai primi minuti. Al 20’, infatti, il Grifo è subito in vantaggio. Dopo una bella azione manovrata sulla sinistra, cambio di fronte di Dezi che serve Nicastro. L’esterno biancorosso serve uno splendido pallone rasoterra all’accorrente Stefano Guberti che calcia di prima intenzione sul primo palo e supera Lanni. Poco dopo, Di Carmine di divora lo 0-2 così, i padroni di casa ci credono e sfiorano il pareggio: Augustyn colpisce di testa, ma Rosati compie un grandissimo intervento e salva il risultato. Il Perugia soffre e il pareggio è nell’aria, con i locali che lo raggiungono in avvio della seconda frazione di gara: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Leonardo Perez anticipa tutti e con la punta del piede supera Rosati. Gli uomini di Bucchi, nonostante la gran fatica, non si scompongono e tornano, addirittura, nuovamente in vantaggio. Clamoroso errore di Augustyn che invece di rinviare lungo serve Dezi. il centrocampista biancorosso entra in area e, senza pensarci troppo, calcia di potenza e lascia inerme il portiere avversario. Le emozioni, tuttavia, non sono finite, visto che, pochi istanti dopo, l’Ascoli agguanta di nuovo il pari: contropiede micidiale sulla sinistra, cross perfetto, stacco imperioso del solito Daniele Cacia che sovrasta Mancini e punisce il Grifo come l’anno precedente. Nell’ultimo minuto di recupero, vibranti proteste dei bianconeri per un dubbio contatto in area tra Volta e Cacia, ma l’arbitro non decreta il rigore ed espelle il tecnico dell’Ascoli, Alfredo Aglietti. Era il 20 novembre 2016.

TABELLINO ULTIMO PRECENTE

ASCOLI (4-3-1-2): Lanni; Almici, Augustyn, Mengoni, Felicioli; Carpani, Addae, Cassata (77′ Orsolini); Giorgi (70′ Gatto); Perez (80′ Favilli ), Cacia. A disp.: Ragni, Pecorini, Iotti, Paolini, Jaadi, De Angelis. All.: Aglietti

PERUGIA (4-2-3-1): Rosati; Del Prete, Volta, Mancini, Di Chiara; Brighi, Dezi; Nicastro, Guberti (62′ Acampora), Buonaiuto (80′ Drolè); Di Carmine. A disp.: Elezaj, Chiosa, Alhassan, Ricci, Didiba, Imparato, Bianchi. All.: Bucchi

ARBITRO: Pezzuto di Lecce

MARCATORI: 19′ Guberti, 52′ Perez, 76′ Dezi, 79′ Cacia

COPPA ITALIA

Due sole le sfide in Coppa Italia. Una risale all’edizione 1979/1980 e terminò a reti inviolate (Ascoli e Perugia furono inserite nel girone A insieme a Bari, Roma e Sampdoria), mentre la seconda partita è del 2008/2009 (valevole per il 2° turno ad eliminazione diretta) e, in quella circostanza, a vincere furono i marchigiani: 3-1, Cutolo (P), Job, Soncin, Luci (A)

Michele Mencaroni