Per il Grifo in Romagna gioie e dolori

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Il nuovo

Per il Grifo in Romagna gioie e dolori. Il Perugia a Cesena anche per riscattare gli ultimi due “precedenti beffa” con una sconfitta ed un pareggio subiti entrambi in rimonta

 

Come sottolineato subito al termine della vittoriosa sfida contro lo Spezia da Mister Roberto Breda, l’imperativo è calma e gesso, poiché ancora non è stato fatto niente.

Il campionato, infatti, è lungo – mancano 11 partite, 12 se contiamo il recupero – e, pertanto, risulta fondamentale preparare una partita alla volta e senza troppi voli pindarici.

Di Carmine e compagni dovranno, quindi, pensare e concentrarsi esclusivamente sul prossimo avversario, ovvero il Cesena. Domenica sera, infatti, il Grifo sarà impegnato al “ Dino Manuzzi”, stadio tradizionalmente non poi così favorevole ai colori biancorossi.

Quella del prossimo 25 marzo sarà il 26esimo incontro in Romagna (di cui 3 in Coppa Italia) e il bilancio è in netto favore del Cesena, anche se il Perugia ha saputo togliersi alcune soddisfazioni: 15 vittorie bianconere contro le 6 degli umbri. 4 i pareggi.

ANNI ‘50/’60/ ’70: I PRIMI INCONTRI

Il primo match in terra romagnola risale al 22 novembre 1953, quando le due compagini si affrontarono alla 9na giornata del campionato di IV serie (girone E) e il Grifo superò di misura gli avversari: 0-1.

Successivamente, Cesena-Perugia divenne un classico della serie C italiana. Le due squadre si affrontarono tutti gli anni fino alla stagione 1972/1973, con l’eccezione del campionato 1967/1968 poiché il Grifo era in serie B.

Andando con ordine, negli anni ’60 il dominio dei padroni di casa è abbastanza netto e il primo incontro del decennio ne è l’emblema: sonoro 3-0 in favore dei locali con le reti di Romano Voltolina, Renzo Aldi e Alvaro Gasparini.

Nei due incontri seguenti, i biancorossi si resero protagonisti di due imprese, espugnando in entrambe le occasioni “La Fiorita”: il 15 aprile 1962 (serie C 1961/1962) i Grifoni di Guido Mazzetti si imposero per 1-3 (Oriano Nenci (P), Ilario Castagner (P), Massimo Roscini (P), Italo Castellani (C) ), mentre il 23 dicembre 1963 (serie C 1962/1963) a regalare il successo al Grifo fu una rete di Giancarlo Roffi.

Da qui in poi, il Cesena iniziò il suo monologo, ottenendo 4 successi (2-1 del 1963/1964; 2-0 del 1964/1965, reti di Lauro Ceccarelli e di Pier Luigi Gabetto, poi Grifone l’anno seguente; 2-1 del 1966/1967,  Autorete di Leonello Leoni pro Perugia, Giuseppe Corbellini e Paolo Ferrario per i romagnoli; 2-1 del 1968/1969, primo incontro in serie B, doppietta di Sidio Corradi per il Cesena e Bruno Piccioni per il Grifo) e 1 pareggio (0-0 del 24 aprile 1966).

Negli anni ’70, cambiò la categoria ma non il risultato finale, con i bianconeri che continuarono ad imporsi a partire dalla stagione 1969/1970 quando le due formazioni si incrociarono alla 37esima giornata del campionato di serie B. In quell’occasione, 2-0 in favore dei romagnoli trascinati da Fabio Enzo, autore di una doppietta. Era il 7 giugno 1970.

Successivamente, l’assoluto protagonista di questa sfida divenne Mauro Listanti. Il centravanti originario di Terni, decise la gara del 1970/1971 (1-0, 25 aprile 1971) e, soprattutto, l’incontro del 26 marzo 1972 (serie B 1971/1972), quando realizzò, addirittura una doppietta.

Stesso punteggio anche nel 1972/1973: in Romagna terminò 2-0 in favore dei locali (Giovanni Carnevali e Maurizio Pasqualini). Era il 7 gennaio 1973. Negli ultimi match degli anni ’70, Cesena e Perugia si sfidarono in serie A e ottennero un successo a testa.

Nel 1975/1976 i locali si imposero per 2-1 (Aut. Michele Nappi pro Cesena), Scarpa (P), rig. Mario Frustalupi (C) ), mentre nel 1976/1977 il Grifo superò gli avversari con un secco 0-3, grazie ad un super Walter Alfredo Novellino autore di 2 reti, con il Perugia che tornò a vincere in Romagna dopo 13 anni. Di Roberto Ciccotelli l’altro gol. Era il 24 ottobre 1976.

Anni ’80/ ’90: ANCORA NEL SEGNO DEI BIANCONERI

Nei due decenni successivi, le due squadre si affrontarono meno – 4 volte in campionato e 1 in Coppa Italia – ma il Cesena continuò a far valere il fattore casa.

Nel 1983/1984 (serie B), la partita non fu mai in discussione e in Romagna terminò 2-0, con le reti di Agatino Cuttone e Dario Sanguin, una per tempo.

Nel 1984/1985, invece, la gara fu emozionante e le due squadre diedero vita ad uno spettacolare 2-2: vantaggio locale di Massimo Agostini, prontamente riagguantato da Walter Allievi. Grifo, addirittura, in vantaggio con Mauro Gibellini, immediato pareggio del Cesena con Giuseppe Angelini.

Nel 1985/1986, invece, ancora un 2-0 in favore dei romagnoli, grazie alle reti di Sanguin e di Gibellini, questa volta, però, con la maglia bianconera. P

er quanto riguarda, invece, l’unico incontro degli anni ’90, il Grifo, guidato da Castagner, riuscì a conquistare un punto a soli 10 minuti dal termine, grazie ad un rigore trasformato da Giovanni Cornacchini (locali in vantaggio grazie ad un’autorete di Gianluca Atzori). Era il 27 novembre 1994.

ANNI 2000: REGNA L’EQUILIBRIO

Il bilancio nel nuovo millennio è in perfetta parità: nei tre incontri, tutti in serie B, una vittoria a testa e un pareggio.

Nel 2004/2005, il Grifo guidato da Stefano Colantuono, riuscì a trovare la vittoria allo scadere, grazie al guizzo vincente di un giovane Antonio Floro Flores. Era il 27 febbraio 2005.

Dopo quella sfida trascorsero ben 11 anni prima che Cesena e Perugia tornarono ad affrontarsi e, precisamente, lo fecero il 13 febbraio 2016. Dopo un primo tempo molto combattuto, i biancorossi passarono in vantaggio grazie al colpo di testa di bomber Matteo Ardemagni, nonostante l’inferiorità numerica (espulso Prcic per doppia ammonizione).

In 10 contro 11, però, i Grifoni di Pierpaolo Bisoli soffrono ma riescono comunque a resistere fino al 78’, quando Filippo Falco (poi a Perugia nel 2017/2018), trafigge Antonio Rosati con un gran sinistro.

Le emozioni non sono finite, visto che, poco prima del recupero, il Cesena beffa il Grifo: contropiede sviluppato sulla sinistra, cross perfetto sul secondo palo, dove sbuca Camillo Ciano che di testa supera Rosati.

L’ULTIMO PRECEDENTE: UN PARI CHE SA DI BEFFA

L’ultima volta che Cesena e Perugia si sono affrontate al Manuzzi risale alla prima giornata della passata stagione, ovvero al 29 agosto 2017.

La gara coincide anche con la prima gara di campionato di Cristian Bucchi sulla panchina del Grifo e l’impatto è subito impressionante: un Perugia arrembante e travolgente, capace di procurarsi una palla gol dietro l’altra, tuttavia poco concreto.

Infatti, solo nel primo tempo i Grifoni sciupano due occasioni nitide prima con Jacopo Dezi e poi con Capitan Del Prete, entrambe salvate da Agazzi.

Nella seconda frazione di gara, si rinnova il duello tra Dezi e l’estremo difensore del Cesena che compie un altro miracolo sul centrocampista biancorosso, ma poi deve arrendersi davanti alla gran conclusione di Stefano Guberti: bellissimo piatto destro a girare, al volo, preciso sotto l’incrocio dei pali. 0-1.

Il Grifo continua a fare la partita, ma a 10′ dal termine, sugli sviluppi di un corner, Alessandro Ligi anticipa Alhassan e, di testa, supera Rosati.

TABELLINO ULTIMO PRECEDENTE

CESENA – PERUGIA 1-1 (0-0)

CESENA (4-3-3): Agazzi; Balzano, Capelli, Ligi, Falasco; Kone (71′ st Cinelli), Schiavone, Cascione; Ciano (76′ st A.Rodriguez), Djuric, Garritano (67’st Vitale). A disp.: Agliardi, Perticone, Filippini, Severini, Rigione, Maleh. All. Drago

PERUGIA (4-3-3): Rosati; Del Prete, Volta, Belmonte, Alhassan (87′ st Imparato); Zebli, Ricci (74′ st Didiba), Dezi; Zapata (61′ st Buonaiuto), Bianchi, Guberti. A disp.: Elezaj, Monaco, Mancini, Da Silva, Di Nolfo, Brighi. All. Bucchi

Reti: 12′ st Guberti (P), 35′ st Ligi (C)

Ammoniti: 42′ Falasco, 52′ Ciano, 62′ Djuric, 64′ Guberti, 92′ Buonaiuto

COPPA ITALIA

I precedenti in Coppa Italia sono tre e lo score è di due vittorie dei romagnoli (3-0 del 1974/1975, reti dell’ex Giovanni Urban e doppietta di Giuliano Bertarelli; 2-0 del 1991/1992, autorete di Agatino Cuttone e pari del brasiliano Amarildo Souza do Amaral) e 1 del Grifo (1-2 del 2003/2004, doppietta di Do Prado e Gianluca Pozzi per i padroni di casa).

Michele Mencaroni