Perugia-Ascoli: match dal sapore storico

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La serie B non si ferma nemmeno a Pasqua: tutti in campo “Lunedì dell’Angelo”, 17 aprile, quando, al “Curi”, arriverà l’Ascoli. Una gara importante per il proseguimento di stagione di entrambe le formazioni. Il Grifo cercherà la vittoria per continuare la corsa ai play off, mentre il “Picchio” tenterà di fare risultato per terminare il campionato in tranquillità. Inoltre, questa è una partita dal sapore storico: quella di lunedì sarà il 22esimo incontro (compresa la Coppa Italia) tra le due compagini. Va anche sottolineato che la sfida è molto sentita anche dalle due tifoserie, come dimostrato anche dal fatto che, secondo alcune previsioni, sono previsti moltissimi supporters marchigiani. Ricostruendo la storia di questa rivalità, questa ha avuto inizio addirittura il 26 ottobre 1930, quando le due formazioni si incontrarono per la prima volta, allo storico “Campo di Piazza d’armi”, con la sfida che terminò con un pirotecnico 2-2: Vittorio Godigna e Balugani per il Grifo, Ferranti e Desideri per l’Ascoli. Da qui in poi, il capoluogo umbro divenne un vero e proprio tabù per i marchigiani, visto che i 5 incontri successivi furono tutti vinti dai biancorossi. Nella stagione 1931-1932, addirittura, il Grifo sconfisse i bianconeri con un largo e netto 7-0, trascinato da Castorri autore di ben 4 reti, dalla doppietta di Rodolfo Gregar e da Alberto Tiberti. Successivamente, come detto, fu sempre il Perugia, sempre di misura e con lo stesso punteggio: 1-0 (1932-1933, Perugia-Ascoli 1-0, Maurin; 1938-1939, Perugia-Ascoli 1-0, Pezzini; 1945-1946, Perugia-Ascoli 1-0, Savino Mosca; 1952-1953, Perugia-Ascoli 1-0, Sergio Andreoli). Nel campionato di serie C 1959-1960, invece, l’Ascoli tornò a fare punti a Perugia, conquistando un pareggio, con il Perugia che si fece rimontare per ben due volte: al vantaggio al primo minuto di gioco realizzato da Franco Mori, rispose Biagi, quindi umbri di nuovo in vantaggio con Dante Fortini ma, nel finale, è Spinelli a siglare la rete del definitivo 2-2. Tuttavia, subito dalla stagione seguente, i Grifoni tornarono a ristabilire il proprio dominio. Nel 1960-1961, infatti, un gol di Guido Zucchini regalò la vittoria al Grifo, mentre nel 1961-1962, la partita fu molto combattuta, ma alla fine, a spuntarla fu il Perugia per 3-2, mettendo a segno una strepitosa rimonta. Pasquale Cavicchia in meno di mezz’ora realizzò una doppietta portando in doppio vantaggio gli ospiti. Ilario Castagner alla fine della prima frazione di gara accorcia le distanze mentre, nel secondo tempo, Gianni Corti, prima, Vittorio Baroncini, poi, ribaltano la gara. Andando avanti negli anni fino ad arrivare alla stagione 1972-1973, le due formazioni si affrontarono per la prima volta in serie B. La categoria cambia, ma il risultato è sempre in favore del Perugia: 1-0 rete di Mario Morello. Era il 22 aprile 1973. Per il primo successo bianconero al Curi bisogna attendere il 1973-1974, campionato di serie B. In questa circostanza i marchigiani, infatti, si imposero per 1-3, grazie alle reti di Renato Campanini (miglior marcatore della storia dell’Ascoli), Massimo Silva e Mario Colautti. Di Stefano Lombardi il gol della “bandiera”. Solo due anni dopo, le due compagini si affrontarono nella massima serie, occasione nella quale Perugia e Ascoli si spartirono la posta in palio: 1-1, Bruno Baiardo – Flaviano Zandoli. Sempre, in serie A, nel 1978-1979, il Grifo si impose per 2-0 trascinato da Walter Speggiorin e Paolo Dal Fiume. Gli anni ’80, invece, furono tutti in favore dei marchigiani. Sia nella stagione 1979-1980 (serie A) che in quella 1980-1981 (serie A), entrambe le sfide terminarono con un pareggio (0-0), mentre nella 1985-1986, i bianconeri rifilarono un pesante 0-4 al Grifo. Uomo dell’incontro Massimo Barbuti, autore di una tripletta (a segno anche Aleksandar Trifunovic su calcio di rigore). Nell’unico incontro degli anni ’90, però, il Perugia torna a vincere. Nella stagione 1994-1995 (serie B), Massimiliano Favo porta in vantaggio gli ospiti, ma Giovanni Cornacchini e Giacomo Dicara ribaltano il risultato in appena tre minuti. nel finale di gara, lo stesso Cornacchini mette al sicuro il risultato realizzando la sua doppietta personale (il centravanti biancorosso sarà il capocannoniere dei grifoni con 20 reti). Passando agli anni 2000, due successi del Grifo, uno del “Picchio”. Nel 2004-2005 (serie B), Adriano Ferreira Pinto e Jaroslav Sedivec stendono i marchigiani (2-0), mentre nella stagione di Lega Pro 2013-2014, Perugia-Ascoli terminò con uno spettacolare 3-2, nel segno degli attaccanti: Umberto Eusepi e una doppietta di Fabinho per il Grifo, Gianluca Carpani e Yonese Hanine per gli ospiti. Nell’ultimo incontro, invece, i bianconeri sorpresero il Perugia, espugnando il Curi per 0-2. A fine primo tempo, Rosati interviene uscendo dall’area di rigore, lasciando la porta sguarnita, ma il suo rinvio di testa termina preciso su i piedi di Jakub Jankto che calcia al volo di prima intenzione realizzando un eurogol da circa 40 metri. Nella ripresa, il Grifo prova a reagire spinto anche dalla Nord, ma sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Bright Addae anticipa tutti e gela il pubblico di fede biancorossa. Per quanto riguarda l’unico precedente in Coppa Italia, questo risale all’edizione 1972-1973 e la sfida terminò 0-0. Per la cronaca, il girone era composto anche da Arezzo, Cagliari e Ternana. Bilancio complessivo, quindi, in netto favore del Perugia: 12 vittorie, 6 pareggi e 3 sconfitte.

 

Michele Mencaroni