Perugia-Palermo: i precedenti dicono Grifo

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Perugia-Palermo: i precedenti dicono Grifo. In 17 sfide giocate in Umbria sono ben 8 le vittorie biancorosse contro le 2 dei siciliani

Perugia-Palermo: i precedenti dicono Grifo. In 17 sfide giocate in Umbria sono ben 8 le vittorie biancorosse contro le 2 dei siciliani

 

Dopo il pareggio del “Tardini” contro il Parma, gli uomini di Roberto Breda dovranno affrontare un’altra partita difficile e tosta, la penultima di un ciclo “terribile”.

Sabato pomeriggio, infatti, al Curi arriverà il Palermo, attuale terza della classe, ma assoluta candidata alla vittoria finale del campionato di serie B 2017/2018.

Tuttavia, Di Carmine e compagni avranno dalla loro parte il favore dei precedenti: in 17 sfide in Umbria, 8 le vittorie del Grifo contro le 2 dei siciliani. 7 i pareggi.

Un bilancio, quindi, che pende nettamente dalla parte dei biancorossi e una tradizione – anche se non sarà affatto facile – assolutamente da proseguire.

I PRIMI INCONTRI

La storia di questa sfida parte da lontano, ovvero dal 1 dicembre 1946, quando le due compagini si affrontarono al “Santa Giuliana” e diedero vita ad uno spettacolare 3-2 in favore dei Grifoni di Umberto De Angelis.

L’anno seguente le due squadre si diedero nuovamente battaglia, ma questa volta l’epilogo fu nettamente opposto: netto 0-3 in favore dei siciliani trascinati dalle reti di Aurelio Pavesi De Marco, Francesco Lozzi e Dante Di Maso. Era il 5 ottobre 1947.

Successivamente, trascorsero 20 anni prima che il destino delle due formazioni si incrociasse di nuovo. Perugia e Palermo, infatti, si affrontarono alla prima giornata del campionato di serie B 1967/1968 (10 settembre 1967) quando si spartirono la posta in palio: al Santa Giuliana terminò 1-1 (Claudio Turchetto (Pg), aut. Gennaro Olivieri).

ANNI ’70- ’80: DOMINIO GRIFO

Nei due decenni seguenti, il Grifo iniziò un vero e proprio dominio contro il Palermo, conquistando addirittura 6 vittorie consecutive e 3 pareggi.

Ripercorrendo il tutto con ordine, nel 1970/1971 (serie B) il Grifo si impose per 2-0 con una rete per tempo di Giovanni Urban e Nicola Traini. Era il 10 gennaio 1971.

Nel 1971/1972, sempre tra i cadetti, i biancorossi domarono i rosaneri trascinati ancora da Urban autore, questa volta, di una doppietta. Gaetano Troja accorciò le distanze ma, a pochi minuti dal termine, Nicola Martellossi chiuse definitivamente i conti. 3-1 il risultato finale. Al termine della stagione, tuttavia, il Palermo venne promosso in serie A, così le due compagini si affrontarono nuovamente il 26 maggio 1974.

Anche in questa circostanza, a vincere fu il Grifo per 2-1, in rimonta: al vantaggio di Giacomo La Rosa risposero, ribaltando il risultato, Adriano Lombardi e Domenico Parola. L’anno seguente (serie B), la gara non fu mai in discussione: secco 2-0 grazie alle reti di due uomini simbolo, due “bandiere”, del Perugia, Pierluigi Frosio e Franco Vannini. Era il 24 novembre 1974.

Stesso discorso può essere fatto per la prima gara degli anni ’80. A vincere fu ancora una volta il Grifo ma, in questa occasione, i biancorossi faticarono molto prima di avere la meglio sui siciliani che si arresero solo ad un rigore a 5 minuti dal termine, realizzato da Ezio Cavagnetto.

Nel 1982/1983, invece, il Perugia tornò ad imporsi nettamente. Il 3 dicembre 1982, i Grifoni guidati da Aldo Agroppi, superarono i rosanero per 2-0 con le reti di Moreno Morbiducci e Claudio Ottoni.

Da qui in poi, gli anni ’80 si conclusero con tre pareggi, tutti a reti bianche: 0-0 del 20 maggio 1984 (serie B 1983/1984), 0-0 del 23 febbraio 1986 (serie B 1985/1986), 0-0 del 18 dicembre 1988 (serie C1, girone B 1988/1989).

ANNI ’90, PERFETTA PARITA’

Se nei due decenni precedenti il Perugia domò i siciliani, lo stesso non si può dire per gli anni ’90, quando il bilancio della sfida è in perfetto equilibrio: una vittoria a testa e 3 pareggi.

Alla prima giornata di ritorno della stagione 1989/1990, le due compagini diedero vita ad una sfida emozionante e spettacolare. Il Grifo partì fortissimo e, in appena 60 minuti, realizzò due reti con Roberto Di Nicola e Claudio Fermanelli.

Tuttavia, i siciliani, guidati da Franco Liguori, non si persero d’animo e riagguantarono il pari in soli 10 minuti: al 63’ Gaetano Musella accorciò le distanze, mentre al 73’, fu Domenico Di Carlo a realizzare il definivo 2-2. Era il 28 gennaio 1990.

Stesso risultato anche nella stagione seguente, quando le due compagini si equivalsero ma, questa volta, al Curi terminò 1-1.

La sfida del 1992/1993, invece, merita una menzione particolare. Quella stagione (serie C, girone B), infatti, vide come assolute protagoniste le due formazioni che si contesero fino all’ultimo la promozione in serie B con la gara del Curi del 9 maggio 1993 (quart’ultima di campionato) che, così, risultò decisiva per l’intero campionato.

Come fu facile intuire, in uno stadio gremito e con una buona presenza anche di tifosi ospiti, la partita fu molto combattuta ed equilibrata per 83 minuti, quando un guizzo di Federico Giunti sbloccò la partita e portò in vantaggio i biancorossi. Tuttavia, nel finale, accadde l’impensabile.

Al 44’, i rosanero pareggiarono i conti con Marco Serra e, addirittura, nel primo minuto di recupero, Pietro De Sensi ribaltò clamorosamente il risultato, facendo calare il gelo sui tifosi del Grifo che videro, così, sfumare il ritorno in serie B.

Appena un mese dopo, tuttavia, i Grifoni conquistarono comunque la promozione vincendo lo storico spareggio di Foggia contro l’Acireale (6 giugno 1993), successo poi revocato per illecito sportivo.

Nella stagione 1994/1995, la sfida venne riproposta e il Grifo tornò alla vittoria contro i siciliani dopo ben 12 anni. A regalare il successo fu Giovanni Cornacchini, quell’anno capocannoniere del Grifo con 20 reti. Era il 9 ottobre 1994.

L’ULTIMO PRECEDENTE

L’ultima volta che il Palermo fece visita al Curi risale a 23 anni fa e, precisamente, all’8 ottobre 1995.

In quella circostanza, la gara non presentò particolari emozioni, con le due squadre che diedero vita a quella che Nils Liedholm definì “la partita perfetta”: 0-0 il risultato finale.

Michele Mencaroni