Perugia: sulla carta è un buon mercato

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Perugia-Foggia: i precedenti stanno dalla parte del Grifo. In terra umbra sono 9 i successi dei biancorossi contro i 3 dei satanelli. L'ultima volta nel segno dell'ex Mazzeo

Perugia: sulla carta è un buon mercato. La mancata cessione di Di Carmine il fiore all’occhiello. Puntellata la difesa. Centrocampo e attacco “giusti”

 

Datemi del matto, dell’illuso, ma il mercato invernale dell’A.C. Perugia non mi è parso poi così male.

Certo, per il mio istinto di tifoso non aver ceduto alle lusinghe siciliane per Di Carmine già mi predispone positivamente nei confronti della dirigenza biancorossa.

Nell’ultimo articolo auspicavo che gli venisse consegnata la fascia di capitano: è chiaro, quindi, che io sia felicissimo che non sia stato ceduto.

E che quindi – anche solo per questo – il cuore di tifoso mi faccia promuovere il mercato biancorosso.

Anche la partenza di Han – a cui auguro ogni bene ed una luminosa carriera – non mi preoccupa più di tanto, dato che dopo la crisi e le contestazioni di ottobre il ragazzo si era un po’ perso ed il suo score era rimasto fermo a soli 5 gol.

Ma al di là dell’istinto di tifoso, del cuore di innamorato del Grifo, cercherò di analizzare con lucidità sulla carta la rosa risultante dal mercato “di riparazione”, rosa con cui dovremo affrontare il girone di ritorno.

Tenendo conto che poi sarà il campo ad emettere le sentenze inappellabili, promovendo o meno il mercato invernale.

Iniziamo dai dati meramente numerici.

Abbiamo attualmente ben 26 giocatori in rosa: un’enormità rispetto agli standards della categoria.

É chiaro che alcuni di questi passeranno la stagione in tribuna e che la rosa “effettiva” che vedrà la panchina ed il rettangolo di gioco sarà di 18-20 elementi, ma in ogni caso – se non altro sotto il profilo numerico – è una rosa di tutto rispetto costruita per una stagione lunga…

All’inizio del mercato avevo auspicato che la società ed il tecnico si dovessero chiarire le idee su quale modulo utilizzare e da lì pianificare acquisti/cessioni.

E mi pare che ciò sia stato fatto.

Il reparto apparso più debole di tutti era palesemente la difesa con le vagonate di gol subiti.

É stato acquistato un ottimo portiere quale Leali.

Anche se non si è riusciti a trovare un collocamento per Rosati ed avremo ben 4 portieri in rosa.

Si è deciso, poi, di sposare il modulo della linea difensiva a 3 e sono stati acquistati alcuni difensori, tra cui Gustafson, Dellafiore, Gonzalez e Germoni, i quali – quantomeno sulla carta – possono essere ottimi interpreti del modulo di base.

Oltretutto Dellafiore – al netto di tutte le riserve espresse al momento del suo arrivo – ha già dimostrato sul campo le sue ottime qualità.

Anche il centrocampo mi pare rinforzato: pur avendo “perso”, infatti, Brighi ed Emmanuello (e non mi strappo certo i capelli), ha acquistato un certo Kouan, il quale ci è apparso subito essere quell’interditore, quell’elemento in grado di rompere il fraseggio avversario che qualche settimana fa evidenziavo mancare al centrocampo biancorosso (scrivevo “un Brighi con qualche anno in meno”).

Ed oltretutto il ragazzo ci ha dimostrato – con 2 gol in altrettante gare – quanto possono essere pericolosi per gli avversari i suoi inserimenti in attacco.

A centrocampo, poi, c’è la speranza che Bianco possa contribuire di più alla causa, di quanto abbia fatto fin ora.

Anche l’attacco non mi pare più di tanto indebolito dalla partenza di Han e di Frick.

Se per il campioncino nordcoreano vale quanto scrivo sopra, Frick aveva trovato poco spazio e nelle sue poche apparizioni – nonostante allora il Perugia andasse “a mille” – non ci aveva impressionato.

Rimaniamo – certo – con sole due punte di ruolo, le quali possono tranquillamente interpretare indifferentemente ed alternativamente quello di prima e seconda punta.

Ma non dobbiamo sottovalutare la presenza di Bonaiuto, Mustacchio e Terrani, i quali possono essere impiegati sia a centrocampo, che in attacco quali “falso nueve”.

Sicuramente sarà difficile rivedere il gioco spumeggiante e divertente delle prime giornate, ma la serie B ci ha insegnato che non ottengono risultati le squadre più divertenti (sennò l’anno scorso dovevamo essere promossi “d’ufficio”).

Ottengono, invece, risultati le squadre più ciniche e quadrate, quelle che riescono a controllare la partita e capitalizzare le occasioni, mantenendo un rendimento costante, anche a discapito del bel gioco.

Insomma quelle che fanno punti.

Perché è indubbio che ognuno di noi si diverta con il calcio-champagne e le goleade, ma personalmente mi divertono molto più i 3 punti, giocando anche male.

Ritengo che il paradigma di come si debba interpretare la serie cadetta sia la partita con il Frosinone del 23 settembre: un gol e sofferenza fino al 94mo per difendere il risultato.

Attendiamo, quindi, speranzosi i responsi del campo, avendo sempre davanti agli occhi che ci mancano 25 punti per rimediare una stagione che fino ad un mese fa sembrava compromessa.

Forza Grifo.

Avv. Gian Luca Laurenzi