Perugia: i tre punti che servivano, ma …

1356
Grifo: con l'Entella rispetta la tradizione. I I precedenti sono chiari: liguri mai vittoriosi al Curi

Perugia: i tre punti che servivano, ma … Vittoria fondamentale per la squadra di Breda contro l’Entella. Il gioco ancora latita e di fronte c’è un calendario di “fuoco”

 

Missione compiuta!

Contro l’Entella era importante conquistare i tre punti e l’obiettivo primario è stato raggiunto. Una vittoria fondamentale perchè arrivata nella giornata in cui, in attesa del posticipo pomeridiano tra Brescia ed Avellino, tutte le dirette concorrenti alla salvezza hanno perso, Cesena, bloccato sul pari casalingo dal Bari, a parte.

Ecco quindi che la valenza dei tre punti conquistati si è quasi raddoppiata grazie agli altri risultati, allontanando il Grifo dalle sabbie mobili della zona playout, lontana ora tre punti, quattro in casa di sconfitta casalinga del Brescia.

Insomma una giornata che fa tirare un bel sospiro di sollievo ai tifosi biancorossi che avevano vissuto i ventitré giorni senza calcio tra la delusione per i risultati negativi della gestione Breda e la preoccupazione per un mercato che stenta a decollare.

Ma se c’è soddisfazione per la vittoria e per la classifica migliorata, altrettanto non si può dire per il gioco espresso dalla squadra, rimasto lento e confusionario per tutta la prima frazione di gara e solo leggermente migliorato nella ripresa dopo i due lampi dell’esordiente Kouan e di Cerri, grazie anche all’inconsistenza e alla mancanza di reazione di un Entella giunta al “Curi” con il solo scopo di portare via lo zero a zero, alla luce delle assenze fondamentali del capitano Troiano a centrocampo, degli attaccanti titolari Luppi e De Luca e dell’esterno Eramo, con i due nuovi arrivi, Gatto e Acampora, subentrati solo a ripresa inoltrata.

Il tre-cinque-due varato da Breda ha dato più densità a centrocampo e conseguentemente più protezione alla difesa, al centro della quale ha esordito bene il nuovo arrivo Della Fiore, ma la manovra offensiva è apparsa troppo lenta e prevedibile, complice anche l’assenza all’ultimo momento di Del Prete, alle prese ancora una volta con i suoi problemi fisici, stavolta nel riscaldamento.

Ci si aspettava, a quel punto, l’ingresso  del sostituto naturale con il nuovo modulo, ovvero Mustacchio, ma Breda gli ha preferito Terrani che, sinceramente, non ha offerto un grande contributo alla causa.

A sbloccare l’inerzia della gara è stato il giovane centrocampista titolare della “primavera” biancorossa Kouan, che ha ripagato la coraggiosa scelta di Breda (e qui, dopo tante critiche, va dato merito al tecnico veneto) con una prestazione sopra le righe, suggellata col suo importantissimo gol che ha incanalato il match sui binari giusti.

Ora, però, non bisogna cullarsi sugli allori di questo successo perchè bussa alle porte un ciclo terribile di cinque partite a cominciare dall’insidiosa trasferta di venerdì sul campo di un Pescara in forma, appena tornato, grazie al successo esterno di Foggia, in zona playoff. Seguiranno poi, la gara casalinga con il Cittadella, attuale quarta forza del torneo e la trasferta del “Tardini” contro la “corazzata” Parma che, a differenza di ieri a Cremona, potrà godere dei nuovi, importanti, rinforzi.

Saranno poi le due partite contro le due prime in classifica, il Palermo in casa e il Frosinone nel fortino dei ciociari, il nuovo stadio “Benito Stirpe”, l’unico ancora imbattuto della  cadetteria, a chiudere questi quaranta giorni di fuoco e, per non uscirne con le ossa rotte, saranno fondamentali, oltre che le scelte del tecnico, soprattutto quelle della società in quest’ultimo scampolo di mercato.

Danilo Tedeschini