Più tifo e meno fischi: crederci ancora non costa nulla

1619

Più tifo e meno fischi: crederci ancora non costa nulla. La sconfitta di Avellino e il pareggio contro il Venezia sembrano aver “raffreddato” il popolo biancorosso, ma il Grifo è sempre lì…

 

Dopo la vittoria nel recupero con la Pro Vercelli eravamo arrivati a soli 5 punti dalla promozione diretta.

Ci approcciavamo, quindi, alla sfida esterna con l’Avellino con grande entusiasmo, dato che – dopo lo sfacelo del girone di andata ed essere scivolati in fondo alla classifica – vedevamo, potevamo quasi toccare, il secondo posto e la promozione diretta.

Poi abbiamo perso (malamente) al Partenio e sabato scorso pareggiato in casa con il Venezia.

Lo score complessivo di un solo punto in due partite ci ha fatto scivolare a…

5 punti dalla promozione diretta: nella stessa identica posizione in cui eravamo dopo la trasferta piemontese.

Tutto ciò per dire che se ci credevamo dopo Vercelli, ci dobbiamo credere lo stesso anche ora, perché – per fortuna – nelle ultime due gare non è successo nulla.

La classifica è rimasta pressoché invariata: come ha rallentato il Grifo, hanno rallentato tutte le squadre di testa, segno dell’estrema difficoltà di questo torneo cadetto.

Sicuramente con due vittorie e 6 punti, saremmo stati secondi assoluti, ma un campionato non si fa con i “se”, con i “ma” e con le recriminazioni, ma con i risultati.

Ed i risultati dicono che non solo siamo in piena zona play off, ma siamo ancora in corsa per la promozione diretta, con 5 punti da recuperare su 24 ancora disponibili.

Non sarà facile e gli altri non staranno a guardare, ma quando mai il Perugia nella sua ultracentenaria storia ha avuto qualcosa di facile?

Allora assumono un senso compiuto la “chiamata alle armi” del Presidente Santopadre.

Ora dobbiamo tutti insieme spingere il Grifo, fin da martedì a Carpi, perché ce la possiamo fare.

E perché se lo sono meritati.

La squadra e Breda hanno reagito, hanno raddrizzato – con dedizione, volontà e spirito di sacrificio – una stagione che sembrava compromessa e si meritano, si sono guadagnati sul campo tutto il nostro appoggio, vada come vada.

Anche alla luce di ciò ho trovato assolutamente indecorosi ed immeritati i fischi tributati (prevalentemente dalla Tribuna) a Zanon al momento della sua sostituzione.

Sicuramente l’esterno non è un top player, personalmente non mi ha mai esaltato e non ha giocato una buona partita, ma in una situazione di assoluta emergenza come sabato al Curi.

Con l’infermeria piena, alcuni giocatori (vedi Mustacchio) che hanno assoluta necessità di rifiatare, ed una formazione da reinventare, Zanon – seppur rientrante dopo un lungo infortunio che l’ha tenuto per quasi 4 mesi lontano dal campo – ha accettato di buttarsi nella mischia da titolare.

Nonostante una situazione di forma ben lontana dall’ottimale, ci ha messo l’anima ed ha cercato di portare il suo contributo alla causa.

Oltretutto Breda – avendo acconsentito all’esortazione di tutta la piazza a far giocare il “tridente” – anche per l’assenza di Bianco a centrocampo, aveva l’assoluta necessità di stare più coperto e la scelta di Zanon mi è apparsa assolutamente condivisibile.

Personalmente, inoltre, non capisco in assoluto i fischi: io non ho fischiato il Grifo nemmeno nella partita casalinga con Cesena dell’andata, quando ritengo che il Perugia abbia raggiunto il fondo.

Al di là di ciò non mi pare che fischiare un Grifone al Curi (pratica deprecabile già di per sé) sia la maniera migliore di spingere tutti insieme la squadra.

Mi ricordo che anche Mustacchio – ora per tutti i tifosi “padrone” assoluto della fascia destra – alle sue prime apparizioni in quella posizione venne fischiato.

Mi piacerebbe che i perugini venissero allo stadio, tifassero di più e fischiassero di meno…

La stagione è ancora lunga e con i probabili play off sarà ancora più lunga: Breda ha bisogno di tutta la rosa a disposizione ed anche di Zanon.

E fischiando sicuramente non aiutiamo la squadra.

Quanto alla partita con i lagunari, ritengo che – alla luce di quanto visto – il pareggio sia stato un ottimo risultato.

E ciò nonostante il Grifo – soprattutto nel finale – abbia fatto un pochino di più dei veneti.

A parte le solite recriminazioni sulla direzione di gara, dato che in occasione del vantaggio veneziano c’erano almeno un paio di falli in attacco, se il pareggio di Bonaiuto fosse arrivato qualche minuto prima, avremmo potuto vincere la gara.

Al di là di ciò, per questo periodo di appannamento del Grifo, il punto – ancorché casalingo – con il Venezia è un punto d’oro.

É, infatti, fisiologico che – dopo la rincorsa della prima parte di questo girone – il Perugia si sia fermato per rifiatare, complice anche l’infermeria affollata.

Anche perché non solo il Grifo ha rallentato, ma tutte le sue dirette avversarie.

L’importante è che ora si riparta per lo sprint finale, fin dalla trasferta infrasettimanale a Carpi, dove già rientrerà Bianco.

I ragazzi in campo ci devono provare e noi sugli spalti ci dobbiamo credere.

Ad ognuno il suo.

Voglio concludere con un plauso alla nostra meravigliosa tifoseria per l’ennesima iniziativa sociale che denota la grande sensibilità dei “freghi” della Nord e del coordinamento.

La sottoscrizione lanciata per Noemi, una bambina di 8 anni affetta dalla Sindrome di Rett, una malattia genetica rara che le impedisce ogni autonomia dipendendo 24h su 24 da chi l’assiste, imponendole di andare ogni anno per mesi ad Houston in Texas per sostenere una riabilitazione specifica, con ingenti spese per la famiglia.

Come per Norcia e per altre situazioni meritevoli di attenzione, quando c’è da fare del bene la nostra tifoseria non si tira mai indietro e ci mette sempre la faccia.

Ancora una volta bravi!!

Forza Grifo.

Avv. Gian Luca Laurenzi