Playoff a rischio? Anche per colpa del Perugia …

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Il Benevento conquista il Paradiso, Grifo e Livorno all'Inferno. I ragazzi di Bucchi si candidano come
 

Ora che i punti di differenza tra la terza e la quarta sono diventati otto tutti si cominciano a preoccupare  che i play-off possano non disputarsi e che la terza possa anch’essa andare direttamente in Serie A. Più volte avevamo lanciato in tal senso l’allarme da queste colonne osservando come le squadre in lotta per i posti dal quarto all’ottavo avessero da tempo un passo  da tartaruga, Perugia in primis e i risultati di questo trentaseiesimo turno hanno purtroppo avvalorato queste nostre sensazioni. E mentre Benevento e Cittadella non hanno trovato di meglio, soprattutto i sanniti, di andare a perdere a Brescia e a Verona, l’Entella di pareggiare in casa con la Ternana, il Bari di perdere nuovamente in trasferta, stavolta a Carpi e lo Spezia di perdere a Cesena, il Perugia non ha, ancora una volta, saputo approfittarne, facendosi imporre l’ennesimo pareggio casalingo dall’Ascoli. E meno male che nella ripresa i marchigiani, in superiorità numerica, hanno sciupato occasioni in quantità industriale altrimenti staremmo parlando di una sconfitta devastante per i grifoni. E così il diciassettesimo pareggio su trentasei partite se da un lato, grazie ai risultati negativi delle concorrenti, lascia i grifoni al sesto posto in mezzo al gruppone, dall’altro pone il Perugia a ben nove lunghezze dal Frosinone, al momento terzo per i peggiori scontri diretti nei confronti del Verona, costringendolo a non perdere più nessun punto rispetto ai ciociari e agli scaligeri in caso di ipotetico raggiungimento della quarta piazza. Un  pareggio, quello con l’Ascoli, arrivato dopo una brutta prestazione nel primo tempo, con una sola occasione vera avuta, tra l’altro in modo fortuito, quella di Nicastro dopo cinque minuti e una prestazione di sacrificio, per l’inferioità numerica, nella ripresa dove a fronte del palo colpito da Mustacchio, si sono lasciate all’Ascoli almeno cinque grandi occasioni. Alla fine si è probabilmente tirato un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo ma la delusione per altri due punti  casalinghi lasciati per strada, ventiquattro sui cinquantaquattro in palio finora, il quarantacinque per cento, è tanta. Ma evidentemente il valore di questa squadra è questo e il passo praticamente uguale tra il girone d’andata,  e quello di ritorno, un punto in meno in queste quindici partite, sta lì a dimostarlo. Bucchi, d’altro canto, a differenza dei proclami societari, ha sempre affermato che centrare i playoff sarebbe un‘impresa, soprattutto, aggiungiamo noi, per quel che riguarda i due posti che contano di più. Certo anche il bravo tecnico qualche piccola responsabilità ce l’ha. Non riusciamo infatti a comprendere  il perché Forte continui a scaldare la panchina dopo il promettente inizio, a fronte di un Di Carmine fuori forma che ptosegue il suo lungo digiuno. Nelle ultime sette gare è stato impiegato solo nei venti minuti finali col Vicenza, nei quali,  guarda caso, arrivò il gol della vittoria di Mustacchio. I playoff del Perugia passano ora per i prossimi due, delicatissimi scontri diretti in soli quattro giorni, quello di venerdì sera a Novara, contro una squadra in rimonta che dopo aver sfiorato la meritata vittoria casalinga col Verona è andata ad espugnare il “Matusa” di Frosinone e quello di martedì sera del “Curi” contro il Verona. Pareggiare ancora servirebbe a poco!

Danilo Tedeschini