Quando il tifoso romanista denigrò Verre…

1600
Per il Livorno anni duemila stregati a Perugia. Nel nuovo millennio i labronici hanno ottenuto solo un pareggio e due pesanti sconfitte al Curi

Quando il tifoso romanista denigrò Verre… Da rincalzo dalla primavera giallorossa a punto cardine del Grifo: un tifoso capitolino dovrebbe ricredersi. E il Perugia si conferma “schiacciapiccole”, ma dopo Crotone serviranno punti con le grandi

 

Ventisei euro per vedè giocà Verre, nun ce posso crede, Verre, aho, ma chi c…è Verre? Ma io so proprio uno s…., ventisei euro per vedè a Verre!!!”

Queste frasi, estrapolate da un audio che per anni ha spopolato su Youtube, sono state proferite da un “pittoresco”, quanto arrabbiatissimo tifoso della Roma, all’uscita dall’Olimpico dopo il pareggio interno con il modesto Slovan Brtislava che sanciva la prematura eliminazione della Roma, guidata allora da Luis Enrique, dall’Europa League.

Era l’Agosto del 2011 e il giovanissimo Valerio Verre, avrebbe compiuto diciotto anni quattro mesi dopo, debuttò in prima squadra, proprio quella sera, mandato in campo dal tecnico spagnolo a venti minuti dalla fine.

Sarebbe interessante conoscere il parere di quel tifoso romanista oggi, a sette anni e mezzo di distanza, un lasso di tempo in cui Valerio Verre ha vinto alla grande due campionati di B con Palermo e Pescara, ha giocato discretamente nella massima serie con lo stesso Pescara e la Sampdoria, raggiungendo probabilmente in questa stagione perugina l’apice del suo rendimento, stagione nella quale il talento capitolino, con la doppietta di ieri contro il Livorno, ha raggiunto quota undici nella classifica marcatori, lui che attaccante non è, deliziando il pubblico con giocate di classe superiore per tutto il campionato.

Il tifoso romanista potrebbe obiettare che si tratta solo di Serie B ma Verre, che la Serie A l’ha già giocata e meritata, sta dimostrando di essere un lusso per la Serie B e solo di passaggio in questa categoria. E proprio grazie al talento e alle giocate di Valerio Verre il Grifo è riuscito a battere agevolmente il Livorno, temuto per l’ottimo girone di ritorno fin qui disputato, ma che in realtà al “Curi” è tornato ad essere il modesto Livorno del girone di andata a causa delle pesantisssime assenze, più di una per reparto, degli uomini migliori dei labronici, il centrale difensivo Bogdan, il peperino di centrocampo Agazzi, il rapido esterno d’attacco Murillo ma, soprattutto, quella dell’ultimo momento del fantasista Alino Diamanti, temutissimo ex ed autentico trascinatore della squadra labronica in questa stagione bifronte.

Il Perugia è stato bravo ad approfittare di queste lacune della squadra di Breda e ha meritato il chiaro successo dominando la gara anche se, anche ieri, non è mancata qualche sbavatura difensiva, in particolare con Gyomber, che con un paio di svarioni ha provocato il rigore che poteva riaprire la contesa.

Oltre al già citato Verre, sugli scudi anche Carraro, autore dell’ennesima buona prestazione, impreziosita dalla sua prima rete stagionale e il giovane Sgarbi, sempre più autoritario nel ruolo.

In avanti Han e Sadiq si sono dati da fare ma sono apparsi poco concreti sotto porta e arruffoni nelle giocate, anche se Sadiq ha il merito dell’assist su gol di Verre che ha sbloccato una gara che si stava pericolosamente incanalando sullo zero a zero verso la fine del primo tempo.

La vittoria consolida il settimo posto dei grifoni, che allungano sul Cittadella e sullo Spezia, che ha riposato e agganciano il Benevento, anche se al momento sono ancora dietro ai sanniti per lo scontro diretto perso al “Vigorito”.

Il Perugia conferma anche col Livorno di essere implacabile con le squadre di bassa classifica, salgono a trentacinque, infatti, i punti conquistati con le ultime otto della classifica sui quarantaquattro in totale, ma da sabato prossimo il calendario proporrà cinque scontri diretti consecutivi con le squadre in lotta nella griglia playoff, Benevento in casa, Pescara fuori, Lecce in casa, Spezia fuori e Cittadella in casa e, come affermato dall’ottimo Nesta in conferenza stampa dopo la gara, se si vogliono cogliere determinati obiettivi occorrerà battere qualcuna di queste squadre.

Intanto martedì sera c’è da chiudere al meglio il ciclo con le squadre piccole a Crotone, contro una squadra in salute e che, salvo turnover, non dovrebbe avere particolari assenze.

Una trasferta insidiosa ma che il Perugia deve cercare di ottimizzare al massimo. Tre punti in Calabria sarebbero la spinta migliore per affrontare il decisivo ciclo terribile ormai alle porte.

Danilo Tedeschini