Qui Novara: salvezza non ancora acquisita, ma manca poco

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Qui Novara: salvezza non ancora acquisita, ma manca poco. I piemontesi sono reduci da un periodo non estremamente felice, serve ancora qualche punto per evitare i play-out

Qui Novara: salvezza non ancora acquisita, ma manca poco. I piemontesi sono reduci da un periodo non estremamente felice, serve ancora qualche punto per evitare i play-out

 

180 minuti alla fine del campionato, un punto da conquistare per continuare a giocarsi fino in fondo ogni chance di promozione.

Sicuramente, vista la situazione attuale del Perugia, la strada è in salita poiché affrontare i play off da ottavi (molto probabilmente sarà questa la posizione di classifica del Grifo al termine di queste due partite) non è poi così ottimale visto che si dovranno giocare ben 5 incontri con un unico risultato a disposizione, la vittoria, e senza il fattore casalingo (il turno preliminare si giocherà, infatti, in gara secca, in casa della miglior classificata).

Tuttavia, gli uomini di Breda hanno dimostrato di potersela giocare con tutti: contro Frosinone e Parma sono in vantaggio negli scontri diretti, con il Palermo il bilancio è di assoluta parità, con Venezia e Cittadella un pareggio e una sconfitta. L’unica ad aver vinto entrambe le gare è il Bari.

Per questo, comunque, c’è ancora tempo per pensarci. Di Carmine e compagni devono, infatti, affrontare ancora due gare e conquistare la certezza matematica di disputare gli spareggi promozione.

In primis, c’è da pensare al Novara, gara non poi così agevole come la differenza di classifica potrebbe lasciar presumere. Tra le due squadre ci sono ben 16 punti di differenza, ma i piemontesi hanno assoluto bisogno di punti per salvarsi o, quantomeno, evitare i play out (attualmente hanno due punti di vantaggio rispetto alla Virtus Entella terzultima e uno solo rispetto ad Ascoli ed Avellino).

Tuttavia, è giusto anche ricordare che i biancocelesti vengono da un cammino molto difficile in cui hanno ottenuto 1 vittoria nelle ultime 8 gare (se allunghiamo il dato agli ultimi 15 incontri, vediamo che il cammino è di 2 vittorie, 6 sconfitte e 7 pareggi), con l’ultimo successo che risale al 30 marzo 2018 (Novara-Cesena, 1-0). Significativo anche la statistica riguardante le reti fatte e subite.

L’attacco del Novara, attualmente, è il 4° peggiore del campionato con 41 reti fatte, mentre leggermente migliore il dato della retroguardia: è al 10mo posto, ma è comunque una difesa che ha subito 50 gol in 40 partite.

ORGANICO

A gennaio, poche novità in casa Novara. La dirigenza piemontese ha deciso, infatti, di compiere solamente qualche ritocco, non pensando di potersi ritrovare invischiata nella lotta retrocessione.

3 acquisti (uno per ruolo) e una sola cessione (ma molto significativa). Partendo da quest’ultima, il centravanti olandese Alessio Da Cruz, vera rivelazione del girone d’andata (19 presenze e 5 gol) si è trasferito al Parma.

La società ha saputo comunque fronteggiare questa partenza e, forse, si è pure rinforzata. In prestito dall’Inter è, infatti, arrivato il rumeno George Puscas, lo scorso anno, autentico trascinatore del Benevento soprattutto ai play off nei quali mise a segno ben tre reti (tra l’altro, una anche al Perugia, nella gara di ritorno). L’impatto dell’attaccante classe 1996 è stato devastante: 9 gol in 16 presenze.

Difesa e centrocampo sono stati puntellati con l’arrivo di Moustapha Seck, giovane terzino senegalese di proprietà della Roma, e dell’ex mediano del Trapani, Federico Maracchi.

Tre gli ex di giornata. Il Grifo ritroverà da ex Andrea Mantovani e Marco Chiosa, ma soprattutto, l’uomo che siglò il goal promozione il 4 maggio, Marco Moscati.

MODULO TATTICO

Di Carlo predilige il 4-4-2.

PROBABILE FORMAZIONE

Per la trasferta di Perugia, Mister Di Carlo deve ancora monitorare le condizioni fisiche di alcuni suoi giocatori.

Certamente dovrà rinunciare a Federico Macheda: il centravanti deve ancora scontare 3 delle 4 giornate di squalifica, dopo aver perso i nervi nella sfida contro la Cremonese.

Stesso discorso vale anche per Troest, anche lui squalificato.

Per il resto, Sciaudone e Casarini hanno lavorato a parte e si tenterà fino all’ultimo di recuperarli.

In porta, largo a Montipò. Davanti a lui, dovrebbero esserci Mantovani e Del Fabro, ma attenzione anche a Chiosa.

Ai lati, a destra è ballottaggio tra Golubovic e Dickmann, mentre a sinistra si contendono il posto Seck e Calderoni.

A centrocampo, Rolando dovrebbe essere riproposto in cabina di regia, mentre per chi ci sarà al suo fianco dipenderà dalle condizioni di Casarini e Sciaudone. In ogni caso, Orlandi è pronto.

Come esterni, a destra Moscati dovrebbe essere certo di una maglia da titolare (difficile l’inserimento di Chajia), mentre a sinistra ci sarà Di Mariano.

In attacco, spazio al tandem Puscas-Maniero, con Sansone pronto a subentrare a gara in corso.

NOVARA (4-4-2): Montipò; Golubovic (Dickmann), Mantovani, Del Fabro (Chiosa), Calderoni (Seck); Moscati (Dickmann/Golubovic), Rolando, Casarini (Sciaudone/Orlandi), Di Mariano; Maniero (Sansone), Puscas.

Michele Mencaroni