“Renato Curi” tabù per il Cesena

1177

“Renato Curi” tabù per il Cesena. In 23 precedenti la squadra romagnola non ha mai vinto a Perugia. L’anno scorso è finita 3-3

 

Dopo la quarta sconfitta consecutiva (la quinta in 6 partite) e dopo la conseguente dura contestazione dei tifosi di sabato sera, la situazione a Pian di Massiano è sempre più pesante.

I supporters hanno definitivamente perso la pazienza con giocatori e tecnico e, questa volta, anche la società non è stata esente da critiche (critiche affrontate dalla dirigenza biancorossa attraverso un comunicato ufficiale con il quale si dichiara il “silenzio stampa”).

Tuttavia – e forse è ciò che conta di più – occorre subito pensare al calcio giocato, visto che martedì sera al Curi si giocherà il turno infrasettimanale, partita valida per l’undicesimo turno del campionato di serie B.

Di fronte ci sarà il Cesena, attuale fanalino di coda, ma che sta comunque dimostrando di essere una squadra viva.

Dopo il cambio di allenatore (Fabrizio Castori ha rilevato l’ex tecnico del Perugia, Andrea Camplone), i bianconeri hanno totalizzato 4 punti in 3 partite (su 8 totali), di cui l’ultimo rimontando uno svantaggio di due reti al Foggia.

Una sfida, quindi, molto difficile, considerato anche che le formazioni di Castori sono sempre un ostacolo durissimo da aggirare: molto forti difensivamente, non sarà affatto facile portarsi in vantaggio.

C’è, però, un fattore che sorride e che deve far aumentare la fiducia al Grifo, ovvero i precedenti.

Per i romagnoli, infatti, il capoluogo umbro è un vero e proprio tabù e i dati parlano più che chiaro: in 23 incontri di campionato, 11 vittorie del Grifo, 13 pareggi e nessun successo bianconero.

Diverso il discorso in Coppa Italia, ma sempre abbastanza favorevole agli umbri: 1 vittoria a testa.

Ripercorrendo la storia delle due compagini, la prima sfida risale al campionato di IV serie 1953/1954.

In questa circostanza, i biancorossi si imposero nel vero senso della parola: 7-1 il risultato finale.

Negli anni ’60, Perugia – Cesena divenne un grande classico della serie C (unica stagione in cui non si affrontarono fu il 1967/1968).

I primi due incontri (1960/1961 e 1961/1962) terminarono in parità: 0-0 quello del 23 ottobre 1960, 1-1 quello del 3 dicembre 1961.

Da qui in poi, il Grifo iniziò il suo dominio contro i romagnoli, conquistando 3 vittorie consecutive.

Ricostruendole con ordine, la prima fu nel campionato 1962/1963 (4-2), 2-0 nel 1963/1964 e 1-0 nel 1964/1965 (28 marzo 1965).

Rimanendo sempre negli anni ’60, le due formazioni si equivalsero sia nel 1965/1966 (0-0) sia nel 1966/1967 (1-1, Eros Lolli (P), Sidio Corradi (C) ).

Successivamente, il Perugia proseguì la sua trazione favorevole, con un vittoria di misura nel campionato di serie B 1968/1969, resa possibile grazie al gol vittoria di Bruno Mazzia.

Era il primo dicembre 1968. Sileno Passalacqua, invece, regalò il successo al Grifo nella stagione seguente, alla 18esima giornata del campionato di serie B.

Il 6 dicembre 1970, è ancora Mazzia a stendere i romagnoli, con una rete in avvio di ripresa, vittoria che fu seguita da due pareggi a reti inviolate (1971/1972 e 1972/1973, entrambi in serie B).

Invece, il successo ottenuto nella stagione 1975/1976 ha un valore e un significato speciale.

Quello fu, infatti, il primo ottenuto in serie A contro il Cesena e a segnare la rete decisiva fu l’uomo più significativo della storia del Perugia: Renato Curi. Era il 14 marzo 1976.

Il campionato seguente, stessa categoria e stesso punteggio: 1-0 per il Grifo, grazie alla rete decisiva di Giordano Cinquetti.

Andando avanti con il tempo, per vedere contrapposte Perugia e Cesena, dobbiamo arrivare alla stagione 1983/1984 (serie B) e, anche in questo caso, ai biancorossi fu sufficiente una sola rete per portare a casa la vittoria (Giovanni Pagliari realizzò il gol decisivo).

Questo successo segnò, però, l’interruzione della striscia positiva del Grifo. Da qui in poi, infatti, 7 pareggi consecutivi. Due 0-0 a fine anni ’80 (1984/1985 e 1985/1986), mentre decisamente più spettacolari le sfide degli anni ’90.

Nel 1994/1995, Luigi Piangerelli portò in vantaggio i bianconeri, vantaggio che durò fino ai minuti di recupero, quando Giovanni Cornacchini ristabilì la parità, trasformando un calcio di rigore. Era il 25 aprile 1995.

Nel campionato seguente (serie B), invece, fu il Cesena a riacciuffare il pari in extremis.

Il risultato finale fu di 2-2 e una menzione speciale va fatta ai marcatori, ovvero tre giocatori che hanno scritto la storia del calcio italiano e continuano ancora a scriverla. Vantaggio romagnolo grazie a Dario Hubner, uno dei bomber più prolifici della serie B con 116 reti e che, tra l’altro vestirà la maglia del Grifo da gennaio a giugno 2004.

Pronta la risposta del Perugia con l’attuale tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri.

Nei minuti finali, le due squadre si scatenano, regalando grande spettacolo: al 80’, Bomber Marco Negri siglò il 2-1, ma 7 minuti dopo, è ancora Hubner a trafiggere Braglia. Era il 25 febbraio 1996. Passando al nuovo millennio, 3 gli incontri.

Il primo risale al 10 ottobre 2004 e, anche in questa circostanza, la sfida terminò con un pareggio.

Ancora una volta, gli ospiti si portarono in vantaggio (Simone Cavalli il marcatore) e pregustarono la vittoria ma, a pochi minuti dal termine, “Penna Bianca” Fabrizio Ravanelli pareggiò i conti e regalò un punto ai suoi compagni. Nel campionato di serie B 2015/2016, il Grifo, trascinato da un incontenibile Drolè, domina per tutti i 90 minuti procurandosi minimo 5 palle gol clamorose, senza riuscire però a trasformarne nemmeno una.

Era il 26 settembre 2015. Emozioni a non finire nell’ultimissimo precedente tra Perugia e Cesena. Alla prima del girone di ritorno, il Grifo è in cerca di una vittoria dopo un periodo abbastanza difficile (1 punto in tre partite).

La partenza degli uomini di Bucchi è ottima: passano appena 10 minuti e i grifoni sono già in vantaggio grazie ad un’autorete di Moussa Saib Kone, dopo una punizione dalla trequarti di Gianluca Di Chiara.

Il Perugia è in pieno controllo e sfiora il raddoppio in due occasioni con Matteo Ricci e Massimo Volta, ma in avvio di ripresa è il Cesena a trovare il raddoppio con Camillo Ciano.

Passano solo tre minuti e il Grifo passa nuovamente in vantaggio grazie ad un bellissimo destro rasoterra a fil di palo di Ricci, che questa volta riesce a trafiggere Agazzi.

Il vantaggio, però dura appena 8 minuti: dopo un contropiede, Kone entra in area, finta su Belmonte e destro a giro (questa volta sulla giusta porta) e 2-2.

Il Perugia subisce visibilmente il colpo e al 69’ viene infilato per la terza volta, ancora in contropiede: bel traversone di Antonio Balzano, movimento perfetto di Andrea Cocco che anticipa tutti sul primo palo e non lascia scampo a Alberto Brignoli.

I biancorossi, però, non si arrendono e a pochi minuti dalla fine siglano il definitivo 3-3.

Cross dalla sinistra di Stefano Guberti, Agazzi, disturbato e ostacolato da un suo compagno, esce male e non trattiene la sfera che rimane al centro dell’area.

Francesco Forte, sebbene caduto a terra, è bravo a girare di sinistro la sfera in porta. Era il 23 gennaio 2017. Concludendo la carrellata dei precedenti e passando alla Coppa Italia, sono due gli incontri tra Perugia e Cesena.

Il primo, gara di ritorno valevole per il primo turno del torneo 1991/1992, i romagnoli si imposero di misura, grazie alla rete del brasiliano Amarildo. Con questo successo, il Cesena ottenne la prima ed unica vittoria al Curi.

Per quanto riguarda, invece, l’altra sfida, le due compagini si affrontarono nella Coppa Italia 2003/2004 e i grifoni superarono i bianconeri per 3-2 (Coly (P), Ong Fiang (C), Do Prado (P), Margiotta (P), Ceccarelli (C) ).

Michele Mencaroni