Renato Curi: un mito che va avanti

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Con l'Entella, nella notte di Curi, Baldini si inventa un'altra magia schierando l'inedita coppia Seghetti-Cudrig. Da rimarcare anche la prestazione di Vulikic. Ora testa sotto con l'Ancona
foto: acperugiacalcio.com

Renato Curi: un mito che va avanti. A 42 anni dalla sua scomparsa ancora grande partecipazione alla Santa Messa in sua memoria

 

Un mito che non tramonta mai quello di Renato Curi. Nemmeno a 42 anni dalla sua scomparsa, da quel tragico Perugia-Juventus del 30 ottobre 1977.

Tanti tifosi, appassionati o semplici cittadini, nel tardo pomeriggio, si sono ancora una volta riuniti all’ingresso degli spogliatoi dell’omonimo stadio di Pian di Massiano per la Santa Messa in sua memoria.

A celebrarla, come da consuetudine, è stato il cappellano ufficiale del Perugia Calcio, Padre Mauro, che ha tenuto un’omelia particolarmente toccante e commovente.

Presente la prima squadra, la formazione femminile e alcuni volti tra cui l’ex grifone Franco Vannini.

Nicolò Brillo