Resurrezione Crotone, poi c’è il Grifo

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Resurrezione Crotone, poi c'è il Grifo. Per i calabresi serata perfetta contro il Palermo ed è rilancio alla corsa salvezza, il Perugia espugna il difficile campo di Venezia e mitiga le tre sconfitte interne. E Zenga finisce all'inferno

Resurrezione Crotone, poi c’è il Grifo. Per i calabresi serata perfetta contro il Palermo ed è rilancio alla corsa salvezza, il Perugia espugna il difficile campo di Venezia e mitiga le tre sconfitte interne. E Zenga finisce all’inferno

 

Paradiso, Inferno e Purgatorio di Dan.Te.

Paradiso

10 – Crotone

Grande impresa della formazione pitagorica che all’“Ezio Scida” rifila ben tre gol all’ex damigella d’onore del torneo, il Palermo, nonchè migliore difesa del campionato. Serata da incorniciare per il Crotone che torna finalmente a vincere e a convincere tra le mura amiche dopo ben quattro mesi, risalendo, con ventidue punti, al terultimo posto. Resurrezione!

9 – Perugia e Pietro Perina

Terza vittoria esterna consecutiva del Perugia che riscatta le tre sconfitte consecutive subite in casa. Evidentemente la squadra di Nesta in questo suo pazzo girone di ritorno non conosce mezze misure. I grifoni vincono meritatamente tre a due a Venezia e tornano dentro la griglia playoff con il loro ottavo posto a quota trentacinque. Il portiere del Cosenza diventa l’eroe della serata del “Marulla” parando allo scadere il rigore che avrebbe consentito al Carpi di pareggiare. Mister Piero Braglia ringrazia il suo portiere, che in casa non prende gol da ben seicentotre minuti e vede la sua formazione confermare, sorprendentemente ma con merito, il suo undicesimo posto in classifica a quota trentatre, preceduto dal coinquilino Cittadella per la migliore differenza reti.

8 – Benevento

Vittoria meritata anche se sofferta del Benevento, raggiunta con la solita volontà e determinazione nei minuti finali dello scontro diretto del “Vigorito” con il Pescara. Il colpo di testa di Volta permette ai sanniti di scavalcare il Palermo e di issarsi al secondo posto a quota quarantatre, a quattro lunghezze dalla capolista Brescia, avendo però, rispetto alle rondinelle, già effettuato il turno di riposo.

7 – Salernitana, Lecce e Spezia

Con due gol nella ripresa la Salernitana torna al successo superando in casa la Cremonese. I granata campani, noni, salgono a quota trentaquattro, ad una sola lunghezza dalla zona nobile occupata dal Perugia, prossimo avversario dei granata nello scontro diretto del “Curi” di domenica. Il Lecce riscatta subito la brutta sconfitta di Cittadella battendo di misura il Verona al “Via del Mare”. La vittoria nello scontro diretto con gli scaligeri permette alla squadra di mister Liverani di scavalcare in classifica proprio il Verona e di apparigliare il Pescara a quota quarantuno, anche se lo scontro diretto perso in Abruzzo li relega al quinto posto. Lo Spezia liquida facilmente, vincendo tre a zero, la pratica casalinga contro il Livorno, confermandosi al settimo posto a quota trentasette.

Purgatorio

6 – Padova, Foggia

Il Padova sfiora l’impresa nel testacoda casalingo contro il Brescia. La rete di Ndoi a dodici minuti dalla fine nega il successo alla formazione di Bisoli, sempre fanalino di coda solitario del torneo a quota diciannove. Con una delle sue famose “bombe” da fuori area, il solito Kragl salva dalla sconfitta il Foggia sul campo dell’Ascoli all’ultimo tuffo. I satanelli rimangono così in quartultima posizione ma con ventitre punti.

5 – Brescia, Ascoli

La capolista Brescia rischia grosso nella trasferta di Padova contro l’ultima della classe, riuscendo a pareggiare a meno di un quarto d’ora dalla fine. Nonostante la piccola frenata le rondinelle restano saldamente al comando con quarantasette punti, con quattro lunghezze sulla nuova seconda, il Benevento e cinque sul terzo posto del Palermo. Ascoli beffato al “Del Duca” dal Foggia. Quando si sentiva ormai in mano la preziosa vittoria subisce, nell’ultimo minuto di recupero, il pareggio dei satanelli che tarpa le ali alla risalita dei bianconeri, dodicesimi con ventinove punti.

Inferno

4 – Verona, Pescara e Livorno

Quando sembrava che il Verona avesse imboccato la strada giusta con le vittorie contro Spezia, in trasferta e con la Salernitana al “Bentegodi”, ecco arrivare la ricaduta di Lecce che ricaccia al sesto posto gli scaligeri, a quota trentanove. E’ proprio la mancanza di continuità il difetto maggiore della squadra di Grosso. A cinque minuti dalla fine il Pescara cede alla pressione del Benevento, uscendo sconfitto dallo scontro diretto del “Vigorito”. Gli abruzzesi, scavalcati in classifica proprio dal Benevento, sono adesso nuovamente quarti, ma solo grazie allo scontro diretto vinto col Lecce che li aggancia a quota quarantuno. Dopo tante buone prestazioni il Livorno crolla a La Spezia subendo un tre a zero meritato dalla formazioni di Marino. Livorno sempre quintultimo con ventitre punti.

3 – Davide Marsura

L’attaccante del Carpi sciupa clamorosamente la ghiotta occasione di pareggiare la partita di Cosenza facendosi parare un calcio di rigore, all’ultimo secondo, dal portiere silano Perina. Un errore grave che costa la sconfitta alla squadra di mister Castori, scivolata di nuovo al penultimo posto con i suoi ventuno punti.

2 – Cremonese

La Cremonese a Salerno rimedia la terza sconfiitta consecutiva, la quarta nelle ultime cinque partite e rimane al tredicesimo posto con ventisette punti. La conferma di Rastelli sulla panchina grigiorossa è sempre più in bilico e, alla luce del turno di riposo nel prossimo turno, è probabile che una decisione possa avvenire entro quarantottore. Si parla anche di un nuovo D.S. (Bonato) e di un possibile ritorno di Mandorlini.

1 – Walter Zenga

Il tecnico del Venezia spiana la strada alla meritata sconfitta casalinga dei lagunari lasciando in panchina per un’ora il suo attaccante migliore, Di Mariano, poi autore dell’inutile secondo gol. Dopo questa sconfitta il Venezia rimane al sestultimo posto con ventisei punti, sempre tre lunghezze sopra la zona calda mentre l’ex portiere della Nazionale si giocherà probabilmente la sua permanenza sulla panchina dei lagunari nel derby di Verona del prossimo turno.

0 – Palermo

Incredibile ed imprevisto tonfo del Palermo che subisce tre gol, senza segnarne alcuno, a Crotone, in casa dell’ex penultima. Con questa sonora sconfitta la squadra di mister Stellone viene superata in classifica dal Benevento e scivola al terzo posto con quarantadue punti. Il fatto che la miglior difesa del campionato abbia subito tre gol da una squadra che non vinceva in casa da quattro mesi deve far attentamente riflettere i rosanero, attesi subito ad un pronto riscatto, onde evitare che l’obiettivo promozione diretta cominci a diventare ad alto rischio.

Dan.Te.