Salernitana rimaneggiata ma da prendere con le molle

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Ventura:
foto: FrancescoPecoraro - Getty Images

Salernitana rimaneggiata ma da prendere con le molle. I granata arrivano a Perugia privi dei tre uomini migliori, Djuric, Lombardi e Di Tacchio ma attenzione alla velocità nelle ripartenze di Kijine e Jallow

 

La Salernitana, la squadra calcistica della bella città campana, incastonata davanti al mar Tirreno tra la costiera amalfitana e l’inizio di quella cilentana, ha festeggiato lo scorso anno il centenario di vita. Ha partecipato in due sole occasioni, retrocedendo subito, al campionato di Serie A, nel 1947-’48 e nel 1998-99 quando retrocesse all’ultima giornata dopo il pareggio di Piacenza, consentendo proprio al Perugia di raggiungere la salvezza, nonostante la sconfitta in casa col Milan, che vinse lo scudetto proprio quel giorno al “Curi”. La Salernitana ha giocato sempre fra i professionisti, dividendosi tra Serie B e Serie C, ad eccezione del campionato  2011-12, quando, dopo il fallimento, fu costretta a ripartire dalla Serie D. Ostico avversario dei grifoni in alcuni campionati, oltre a quello di Serie A già descritto, la sua tifoseria è stata gemellata per alcuni anni con quella perugina, fino alla partita di Coppa Italia di Serie C del 1994, quando l’invasione di campo dei supporters granata dopo la rete del pari dei grifoni all’“Arechi”, interruppe bruscamente e definitivamente il gemellaggio. La Salernitana, salvatasi l’anno scorso solo grazie alla doppia finale playout, vinta ai rigori contro il Venezia di Serse Cosmi e dell’attuale portiere biancorosso Vicario, ha puntato, quest’anno sull’esperto tecnico Giampiero Ventura e, al momento, la scelta fatta dal patron Lotito, sembra essere stata quella giusta.

Rosa

La rosa a disposizione dell’ex tecnico della Nazionale italiana, Giampiero Ventura non sembrava sulla carta essere così competitiva da poter lottare per i primi posti ed invece se i granata sì trovano al sesto posto con quarantadue punti, a sole due lunghezze da quel quarto posto, occupato attualmente dallo Spezia e che garantirebbe l’accesso diretto ai playoff senza passare dal preliminare, evidentemente molto merito va attribuito proprio all’esperto tecnico genovese. In porta, dietro al titolare Micai, ci sono il secondo portiere Vannucchi e il terzo Russo. Batteria difensiva composta dai centrali Aya, Migliorini, Billong, Jaroszynski, Karo ed Heurtaux. Sulle due fasce operano, Kijne, indifferentemente sia a destra che a sinistra e Cicirelli a destra mentre su quella sinistra è appannaggio di Lopez o dell’ex bresciano Curcio. A centrocampo giostrano Lombardi, Di Tacchio, entrambi, però, assenti a Perugia per infortunio, Akpa Akpro e Maistro con in cabina di regia il talentuoso polacco Dziczek, con alle sue spalle Capezzi. Detto che anche la punta di diamante della Salernitana, il bosniaco Djuric, sarà assente al “Curi” per un infortunio, gli altri giocatori che compongono la batteria di attaccanti granata sono l’ex ternano Dongo, il gambiano Jallow, l’esperto Cerci e Giannetti.

Punto di forza

La velocità nelle ripartenze dell’esterno offensivo marocchino Kiyine, tra l’altro implacabile rigorista, è sicuramente il punto di forza della formazione granata visto che al “Curi”, lo ripetiamo, saranno assenti le tre perdine più forti dello scacchiere granata, l’attaccante Djuric e i centrocampisti Lombardi e Di Tacchio. Un occhio di riguardo i difensori biancorosssi lo dovranno avere nei confronti dell’attaccante gambiano Jallow, specialista nelle ripartenze e che in passato ha spesso castigato il Perugia, mentre a centrocampo bisognerà limitare bene il raggio d’azione del regista polacco Dziczek, che sta attraversando un ottimo periodo di forma.

Punto debole

Quello che potrebbe essere, invece, il punto debole della Salernitana, squadra che mister Ventura fa giocare in modo compatto puntando molto sulle ripartenze, anche nelle partite casalinghe, sono proprio gli infortuni di tre tra i migliori giocatori della rosa, il bosniaco Djuric in avanti, capocannoniere della squadra con nove gol, tutti su azione, il centrocampista Lombardi, dotato di un’ottima tecnica, molto bravo negli inserimenti offensivi e specialista dei calci piazzati e il capitano Di Tacchio, robusto interditore, in possesso di un ottimo tiro dalla distanza. Ma sono le pause di gioco e le distrazioni difensive che la formazione granata si concede durante la gara, che hanno spesso penalizzato la pur buona classifica della Salernitana, i cui centrali difensivi, in particolare Migliorini e Billong, sono molto forti nel gioco aereo ma vanno un po’ in difficoltà di fronte ad avversari rapidi.

Modulo e probabile formazione

Anche a Perugia, complici le defezioni del cannoniere Djuric, del centrocampista tecnicamente più dotato, Lombardi e del capitano Di Tacchio, salvo sorprese Mister Ventura, dovrebbe schierare la sua squadra con il tre-cinque-due. Davanti al bravo portiere Micai, la linea difensiva a tre dovrebbe essere composta dall’ex pisano Aya, da Migliorini, o da Billong e dal polacco Jaroszynski. Gli esterni di centrocampo saranno probabilmente Kiyne a destra e Lopez a sinistra, a meno di una conferma sulla destra di Cicirelli, con il marocchino riportato a sinistra in luogo di Lopez che finirebbe in panca. Il polacco Dziczek dovrebbe essre l’uomo d’ordine, con a fianco Akpa Akpro e il giovane, promettente Maistro. Davanti dovrebbe giostrare il duo di colore formato da Gondo e Jallow, ma non è escluso un impiego a mezzo servizio dell’esperto Cerci che sta ritrovando la condizione migliore.

3-5-2: Micai; Aya, Migliorini (Billong), Jaroszynski; Kijine, Akpa Akpro, Dziczek, Maistro, Lopez (Cicirelli); Dongo (Cerci), Jallow.

Danilo Tedeschini