Salernitana: tra ex Grifoni e la sfida con la ‘bandiera’ Breda

1526
Salernitana: tra ex Grifoni e la sfida con la 'bandiera' Breda. Alla colonia degli ex biancorossi si è aggiunto a gennaio anche Monaco. Per il tecnico del Grifo una gara del 'cuore'

Salernitana: tra ex Grifoni e la sfida con la ‘bandiera’ Breda. Alla colonia degli ex biancorossi si è aggiunto a gennaio anche Monaco. Per il tecnico del Grifo una gara del ‘cuore’

 

Una vittoria per continuare a sperare ancora. Questo potrebbe essere il titolo della sfida di martedì 1 maggio tra Perugia e Salernitana (inizio ore 18). A 4 giornate dalla fine, per il secondo posto, tutto è ancora in gioco.

Di sicuro Parma, Frosinone e Palermo sono favorite – con il Bari e Venezia leggermente dietro – ma anche gli uomini di Breda possono dire la loro. Però, l’unico imperativo è vincere contro la Salernitana.

La gara non sarà facile anche se i campani sono praticamente fuori dalla lotta per i play off e possono ritenersi tranquilli rispetto alla salvezza. Nemmeno per il tecnico biancorosso sarà una sfida facile da affrontare, poiché dovrà “combattere” contro il suo cuore, visto che la maggior parte della sua carriera l’ha trascorsa nella provincia campana.

In questa città, Breda ha lasciato un segno indelebile e scritto pagine tra le più importanti del club amaranto: ne è stato a lungo capitano (ad affidargli per la prima volta la fascia fu Delio Rossi), oltre 15 anni a Salerno con gol fondamentali tanto che il presidente Aniello Aliberti decise di ritirare la maglia numero 4 (tradizione, però, non rispettata dalle gestioni societarie che seguirono) e, in passato, è stato nominato anche assessore allo sport del Comune di Salerno.

Tuttavia, guai a sottovalutare l’avversario e a darlo già per vinto. Sul cammino dei campani pesa tantissimo – come potrebbe essere anche per il Grifo – il mese di aprile, trenta giorni nei quali gli uomini dell’altro grande ex di giornata, Stefano Colantuono, hanno totalizzato solamente 6 punti in 5 partite (1 vittoria, 1 sconfitta e 3 pareggi). E pensare che, a marzo, la Salernitana aveva scalato diverse posizioni grazie a tre vittorie (di cui una nel sentitissimo derby contro l’Avellino) e un pareggio (ottenuto in casa del Frosinone).

Inoltre, analizzando il percorso dei campani in trasferta vediamo che i granata hanno faticato molto lontano dal proprio pubblico. Sin qui, 4 vittorie, 8 pareggi e 7 sconfitte. Un altro dato ci aiuta a capire il loro percorso lontano dalle mura amiche è quello relativo all’ultimo successo, che risale al 3 marzo 2018 (Ascoli-Salernitana, 1-3).

ORGANICO: POCHI INNESTI A GENNAIO

A gennaio, la società del Patron Claudio Lotito, ha deciso di concludere solamente poche operazioni di mercato, portando a Salerno due difensori e un attaccante. Partendo proprio da quest’ultimo, dalla Lazio è arrivato in prestito Simone Palombi, ex Ternana e giovane molto promettente (classe 1996) alla ricerca della definitiva consacrazione. Palombi vanta già 40 presenze e 9 gol in serie B e 4 con la maglia della Under 21 italiana.

Passando al reparto arretrato, la dirigenza granata ha deciso di guardare alla Lega Pro e, precisamente, in casa dell’Alessandria. Dalla società piemontese è arrivato, il forte centrale argentino Tiago Casasola che ha avuto un ottimo impatto sulla stagione della Salernitana, divenendo uno dei punti fermi della difesa di Colantuono: 16 presenze e 2 gol.

L’altro centrale è stato acquistato dal Perugia ed è Salvatore Monaco. Il difensore napoletano, probabilmente anche complice l’arrivo di Magnani, ha deciso di cambiare aria dopo 2 stagioni e mezzo, per poter giocare con maggior continuità, anche se sta faticando.

Un altro ex Grifone che, invece, sta impressionando, tanto da poter essere tranquillamente considerato la vera rivelazione della Salernitana di questa stagione, è Mattia Sprocati. L’ala, infatti, sta trascinando i suoi compagni ed ha, addirittura, raggiunto la “doppia cifra” per la prima volta in carriera: 10 reti già realizzate. Tra l’altro, è l’attuale capocantiere dei granata.

Una sola cessione degna di nota: Alejandro Rodriguez è tornato al Chievo per poi essere girato nuovamente in prestito all’Empoli.

MODULO

Colantuono predilige il 4-3-3.

PROBABILE FORMAZIONE

Come in ogni turno infrasettimanale, il turn over potrebbe fare da padrone. Ciò che sappiamo per certo è l’assenza di Zito, poiché squalificato. Per il resto, tutti a disposizione di Mister Colantuono che può, quindi, mescolare le carte in tavola.

In porta, dovrebbe esserci Radunovic. Davanti a lui la coppia di centrali dovrebbe essere composta da Casaola e uno tra Monaco, Schiavi, Tuia, Bernardini e Mantovani anche se quest’ultimo potrebbe essere impiegato sulla fascia sinistra.

Ai lati, a destra probabile riconferma per Pucino, mentre a sinistra si contendono una maglia da titolare Vitale (che appare in vantaggio), Asmah, Popescu e appunto Mantovani.

A centrocampo, la regia dovrebbe essere affidata all’ex Grifone Ricci. Al suo fianco, agiranno Minala e Kiyine. Ma attenzione anche a Signorelli e Odjer.

In attacco, l’unico inamovibile sembra essere Sprocati. Per il resto è ballottaggio tra Rosina e Palombi per il ruolo di esterno sinistro e tra Bocalon e Rossi come terminale offensivo.

SALERNITANA (4-3-3): Radunovic; Pucino, Casasola, Monaco (Schiavi, Tuia, Bernardini, Mantovani), Vitale (Mantovani, Asmah, Popescu); Minala, Ricci, Kiyine (Signorelli, Odjer); Sprocati, Bocalon (Rossi), Rosina (Palombi).

Michele Mencaroni