Santopadre: “Breda andrà giudicato tra 30 giorni, per ora merita 6.5”

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Santopadre: “Breda andrà giudicato tra 30 giorni, per ora merita 6.5”. L’amministratore unico del Perugia ha fatto il punto sul derby e non solo

 

Torna di nuovo a parlare Massimiliano Santopadre. L’amministratore unico del Perugia si è concesso nel post derby solo ad alcuni organi di informazione, con l’esigenza di commentare l’esito del derby e di fare il punto sulla situazione della squadra. Non sono mancate le consuete stoccate, per giustificare l’andamento di una stagione sin qui deludente rispetto alle aspettative/promesse. Nel mirino del massimo dirigente biancorosso, se pur indirettamente, è finito Federico Giunti.

“Ho fatto tanti errori – ammette Santopadre – sopratutto quello di aver cambiato tardi allenatore e staff. Breda ha trovato una squadra molto giù fisicamente e insieme al preparatore atletico sta lavorando tanto per rimettere i giocatori nelle migliori condizioni atletiche”.

A distanza di oltre tre mesi, in sostanza, Santopadre sposa la causa di quanti dopo le prime, brillanti, vittorie del Perugia avevano messo in dubbio la fase di preparazione atletica della squadra.

Era sotto gli occhi di tutti che il Grifo sul piano della corsa avesse qualcosa in più degli avversari, o forse qualcosa in meno sul piano dei carichi di lavoro, tanto da sembrare più leggero.

Scaricare tutta la colpa su Giunti e i suoi collaboratori rischia di omettere anche qualche responsabilità della stessa dirigenza.

In primis sulla scelta di un tecnico poco esperto per la categoria (chi lo ha scelto? con quali criteri di valutazione?) e in secondis per il fatto che negli ultimi anni anche altri tecnici (Camplone su tutti) hanno pagato le “partenze lanciate“. Non c’è la possibilità della verifica diretta, ma il dubbio sul fatto che tali scelte siano state fatte a tavolino, resta.

Rimanendo in tema di scelte l’amministratore unico del Perugia ha parlato di quella fatta su Breda e sul modo in cui sta operando.

“Posso dargli un bel sei e mezzo, anche considerando le difficoltà ambientali in cui ha iniziato il suo percorso. Sono proprio contento di averlo scelto, cercavo un allenatore capace di dare serenità … non uno strillone. Molti si dimenticano del curriculum di Breda, ha oltre duecento panchine in serie B, sa leggere le partite. Anche a Terni è stato bravo a determinare con i cambi, a confronto di Pochesci”.

Un elogio che potrebbe non trovare un riscontro positivo pieno tra i tifosi, visto che continuano anche a mezzo social ad esprimere le loro perplessità sulla scelta di Breda e sulla sua attuale gestione tecnica.

Cosmi resta sempre l’oggetto del desiderio e l’uomo su cui la maggior parte dei supporter ripone la fiducia/speranza per ricreare un po’ di entusiasmo e forse sperare in un campionato oltre la “salvezza”.

E’ logico tuttavia che un dirigente difenda la “sua” di scelta, anche se la frase,

“il nostro tecnico andrà giudicato tra trenta giorni”,

rilasciata nello stesso contesto di valutazione, sembra suonare come una fiducia a tempo.

Santopadre ha poi commentato il derby di domenica contro la Ternana.

“Recuperare nel finale un derby vale quanto una vittoria. Sono d’accordo con l’analisi di Breda nel post partita, siamo partiti bene , poi siamo caduti nei soliti errori. In ogni caso il derby resta una partita ostica e particolare . Certo dopo il 5-0 di Carpi è un passo indietro”.

Il massimo dirigente biancorosso è tornato sul ritiro di Roccaporena e  su alcune questioni legate allo spogliatoio.

“In ritiro ho vissuto una bella esperienza. Ho capito tante cose in più e anche i ragazzi. I rapporti si creano vivendo insieme, si parla, ci si capisce e confronta. La squadra era scossa. I ragazzi sono dispiaciuti della situazione che si è creata. .Ma ora ci siamo ricompattati, dobbiamo guardare avanti. Lo dico anche ai tifosi che nel derby hanno portato avanti la loro idea maturata nei mesi scorsi. Ma tutti dobbiamo mettere da parte gli errori fatti. Io, la squadra, i tifosi. Ci serve l’apporto dei tifosi nelle prossime partite, a iniziare dal posticipo con l’Ascoli. Se serve chiedo ancora scusa. Del Prete? Del passato non vorrei parlarne, sarebbe un errore. Basta, voglio metterci una pietra sopra definitiva. Tutte le cose dette sui giocatori sono senza senso e false. Purtroppo quando una squadra va male si cercano i colpevoli, succede dappertutto. Ma ribadisco, sono io il primo responsabile di una serie di errori. Ora però voglio la massima tranquillità”.

Chiusura dedicata alla nomina dello stesso Santopadre a consigliere della Lega di serie B, primo dirigente nella storia del Perugia.

“Il nuovo governo della B vuole rimettere i proprietari di club, quelli attivi e che ci mettono sempre la faccia, al centro del progetto. Infatti siamo in cinque in consiglio, vogliamo migliorare il campionato e fortunatamente partiamo da una buona base grazie al lavoro di chi ha preceduto Balata. E personalmente sono orgoglioso di essere il primo presidente del Perugia a essere entrato in un consiglio di Lega, mi hanno votato 18 su 21 un bell’attestato di stima”.

(FONTE DICHIARAZIONI SANTOPADRE, CORRIERE DELL’UMBRIA DEL 28 NOVEMBRE A FIRMA NICOLA URAS)