Scrutini di metà stagione: Dezi è il primo della classe

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Le pagelle di metà stagione del Perugia. A cura di Nicolò Brillo

Arrivati alla conclusione del girone d’andata è già tempo di bilanci e valutazioni per tutti gli uomini in biancorosso, compresi tecnico e società. Tra promossi, rimandati e bocciati, il “pagellone” di metà stagione evidenzia la presenza di elementi più che validi nella rosa perugina e di qualche defezione soprattutto per quanto riguarda l’attacco. Ecco giocatore per giocatore le valutazioni parziali della stagione sportiva 2016/2017:

ROSATI 6: Sicuramente molto meno impegnato rispetto alla scorsa stagione grazie soprattutto all’apporto dei compagni. A livello di reattività ed esplosività non si discute, ma spesso mostra qualche incertezza di troppo sulle uscite alte. L’errore in presa alta contro lo Spezia che ha poi permesso lo sviluppo dell’azione del secondo gol di Granoche ne è un limpido esempio. Rimane comunque una certezza ed un importante “uomo-spogliatoio”: magari per tutte le altre squadre di B avere portieri come lui.

ELEZAJ 5: Con il buon esordio nei quarti di Coppa Italia contro il Genoa, tutti si erano fatti un’idea abbastanza positiva sul giovane portiere albanese, ma ecco che, quando viene chiamato a sostituire in campionato contro Latina e Salernitana l’infortunato Rosati, non riesce a confermarsi. Contro i pontini sbaglia l’uscita su corner e regala l’immediato pareggio, mentre contro i campani è autore di una prova davvero deludente dove commette errori da matita blu che permettono agli avversari di andare a segno due volte. La giovane età e la poca esperienza possono influire su certe prestazioni, ma per essere un portiere di Serie B servono altre qualità.

SANTOPADRE jr S.V.

VOLTA 7: Si conferma una delle colonne portanti del Perugia con chiusure, salvataggi e letture da difensore di grande spessore qual’è. Sicuramente tra i migliori centrali della categoria.

MONACO 6,5: Parte come riserva di Volta e Belmonte e finisce per guadagnarsi una preziosissima maglia da titolare. Il suo possente fisico gli permette di avere spesso la meglio su attaccanti robusti e “rognosi”. Ancora può migliorare in tanti aspetti: è normale che a volte pecchi di inesperienza avendo esordito in cadetteria solo lo scorso anno alla penultima giornata. Sbaglia grossolanamente quando cade in stupide provocazioni o compie falli di frustrazione come quello contro lo Spezia: la gomitata recapitata al volto di un giocatore spezzino gli è costata una giornata di squalifica (graziato) oltre a causare una grave defezione nello scacchiere a disposizione di Bucchi.

BELMONTE 7,5: Parte da centrale con la consueta cattiveria agonistica alla quale ci ha abituato. L’infortunio di Del Prete dopo il match di Frosinone costringe Bucchi a spostarlo sulla corsia destra ed è lì che mostra il meglio di sé, dando prova di essere anche un terzino di ampie garanzie ed affidabilità. Poche sgroppate sulla fascia, ma sempre ponderate e ficcanti, condite da cross che fanno ricredere chi ha nutrito dubbi sulla bontà dei sui piedi. E poi quel gol quasi allo scadere che ha permesso al Perugia di raggiungere il pareggio contro la capolista Verona . . .

MANCINI 6,5: Difensore dalle enormi potenzialità. Qualche infortunio lo ha rallentato nel suo straordinario processo di crescita, ma quando è sceso in campo ha sempre dimostrato grande sicurezza e disinvoltura. Ha risposto sempre presente alle chiamate del tecnico.

CHIOSA 6: Preso in estate per essere il pendolino della fascia sinistra, dimostra di avere caratteristiche più da centrale che da terzino. L’esplosione di Di Chiara lo ha costretto alla panchina, ma nel difficile campo di Benevento è stato protagonista di una prova sontuosa.

DEL PRETE 5,5: Denota i pregi e i difetti che già si conoscevano: a volte in difficoltà nella fase difensiva, altre in quella di proposizione. Rimane comunque un giocatore carismatico ed una grande risorsa per il Perugia.

IMPARATO 5: Acquistato dalla Maceratese (su indicazioni di Bucchi) per essere il rincalzo di Del Prete. Il passato in Lega Pro, all’età di trenta anni, non gli permette di essere all’altezza della cadetteria. L’impegno c’è e va detto: cerca di rendersi utile come può. L’esordio con il Perugia in quel di Brescia, con annessa espulsione, non è stato però un ottimo viatico per iniziare la sua esperienza in Umbria.

DI CHIARA 7: Terzino vecchio stampo, di quelli che nel calcio moderno sono ormai merce rara. Sa abbinare corsa, spinta e tecnica ad un discreto senso tattico. Nell’ultimo periodo ha dimostrato di vivere una fase un po’ calante (come alcuni suoi compagni), ma ci sta. Certamente tra i migliori acquisti della sessione estiva.

ALHASSAN 6: Fa bene nella prima di campionato a Cesena dopo essere stato sul piede di partenza fino alle ultime ore di mercato. Si accomoda poi in panchina per risbucare solo nel turn-over di Coppa Italia a Genova, dove è autore di una prova fatta di luci ed ombre.

JOSS DIDIBA 5: Assolutamente impreparato per poter recitare un ruolo da gregario in seconda divisione. Gli errori di Salerno ne sono una prova lampante.

ZEBLI 7: Un voto positivo nonostante qualche errore in impostazione negli ultimi tempi. Rapidità, grande velocità d’esecuzione e tanta personalità per un ragazzo di 19 anni che solo un anno fa debuttava stabilmente tra i professionisti. Dimostra di non possedere una grande capacità di tiro, ma per il resto è altamente affidabile.

BRIGHI 6,5: Arrivato in estate tra qualche dubbio a causa della sua carta d’identità, mette in campo tanto sacrificio a disposizione di tecnico e squadra. Va a segno anche due volte dando prova di essere tutt’altro che finito. Soldatino instancabile.

DEZI 8: Eccoci arrivati al migliore in assoluto del girone d’andata: qualità tecniche, visione di gioco e carisma da categoria superiore. Regge da solo l’impatto di avversari più fisici con la sua scaltrezza e fantasia. I quattro gol messi a segno testimoniano poi anche un ottimo feeling con la rete. Anche nelle giornate più buie è lui il faro della squadra di Cristian Bucchi.

RICCI 6: Non riesce a mostrare in pieno le sue doti nelle occasioni che gli vengono concesse. Insomma, il piedino da regista di qualità c’è, ma deve migliorare in alcune letture e nella gestione della palla.

ACAMPORA 6,5: Parte quasi sempre dalla panchina per risultare spesso decisivo. Giocatore dotato di grande corsa e buon tiro. All’appello manca però il gol.

ZAPATA 5: Rimane sui livelli della passata stagione dimostrando ancora di non saper essere incisivo.

BUONAIUTO 5: Più o meno il suo giudizio è simile a quello di Zapata. Il salto dalla Lega Pro alla Serie B si è fatto sentire più del dovuto. Nonostante le tante occasioni per mettersi in mostra, dà l’idea di essere ancora acerbo per poter mostrare qualcosa di realmente valido in zona d’attacco.

GUBERTI 6,5: L’eurogol contro il Cesena era stato interpretato come segno premonitore della sua personale stagione del riscatto. Poi però è arrivato un fastidioso infortunio che ne ha limitato le sue grandi potenzialità. Risponde comunque alla grande con quattro gol all’attivo e giocate da applausi a scena aperta. Valore aggiunto.

DROLE’ 6,5: Mezzo voto di incoraggiamento dopo i tanti problemi fisici accusati la scorsa stagione ed in estate. Ancora nel ragazzo manca un certo senso tattico e maggiore dialogo con i compagni per esprimere tutte le sue grandi potenzialità di velocista.

NICASTRO 7: Autentica rivelazione del mercato last-minute operato da Goretti. Cinque gol decisivi e una grande predisposizione al colpo di testa. Autentico mattatore nella difficile gara di inizio stagione contro la Spal, dove consegna al Grifo la prima vittoria stagionale dopo un momento delicato.

DI NOLFO 6,5: Esordire dal primo minuto nel derby contro la Ternana è davvero tanta roba per un ragazzo appena maggiorenne. Nei pochi scampoli nei quali è chiamato a sopperire le assenze nel reparto avanzato, ha mostrato colpi che lasciano ben sperare. E poi, per mettere a segno un gol spettacolare come quello contro il Genoa, significa che questo giovane ha doti che lasciano ben sperare per il futuro.

DI CARMINE 7: Da bomber di scorta ad autentico trascinatore tra i mesi di ottobre e novembre. Bucchi ha una grandissima considerazione di lui, tanto da lasciare un veterano come Rolando Bianchi quasi costantemente in panchina. I sette gol fanno di lui il miglior marcatore del Perugia nel girone d’andata. Quando non riesce a trovare la via della rete si mette comunque a disposizione del resto della squadra compiendo un lavoro oscuro ma prezioso.

BIANCHI 6: Appena la sufficienza per un attaccante che forse non ha avuto le chance che avrebbe meritato per la professionalità e l’impegno mostrato. Comunque quattro reti tra campionato e Coppa Italia.

DA SILVA S.V.

TRAORE’ S.V.

BUCCHI 6,5: Chiamato a Perugia per un progetto ambizioso e per riportare un calcio propositivo nella piazza biancorossa, riesce a convincere quasi tutti sin dall’inizio nonostante i pochi punti nelle prime cinque di campionato. Come tutti gli allenatori della sua età, ogni tanto commette qualche sporadico errore nella lettura delle partite e in qualche cambio, ma il tutto è da considerarsi comunque fisiologico. La sua squadra, al giro di boa, dopo un periodo calante dove sono stati gettati sbadatamente troppi punti al vento (vedesi Trapani, Ascoli, Novara e Latina) si trova comunque dentro i play-off con un dignitoso settimo posto. Nel nuovo anno ci si aspetta però il cambio di marcia per poter concludere la stagione nel migliore dei modi. Il tecnico, come i suoi uomini, può ancora migliorare, ma l’idea di gioco (con qualche interprete più “adatto” che magari arrivi dal mercato di riparazione) può esser quella giusta.

SOCIETA’ 6+: Dopo un’annata deludente servita però per ragionare sugli errori commessi, la società capitanata da Massimiliano Santopadre, sempre nel rispetto delle proprie disponibilità economiche, ha cercato di operare in sede di mercato nella maniera forse più giusta, cercando di costruire la squadra attorno agli uomini migliori della passata stagione. Bene le riconferme nel pacchetto arretrato e le intuizioni per il reparto centrocampisti. Davanti manca però qualcosa per il salto di qualità: Goretti e Pizzimenti sono chiamati ancora una volta agli straordinari nel mercato di gennaio per garantire a Bucchi una punta di caratura dal grande fiuto del gol. Il voto è “solo” un basso 6+: come nelle scuole dell’obbligo, a metà anno vogliamo tenerci bassi con le valutazioni speranzosi di alzarle nella pagella finale.