Simy da 10, Cosenza e Perugia a braccetto all’Inferno

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Simy da 10, Cosenza e Perugia a braccetto all'Inferno. L'attaccante riporta il suo Crotone a

Simy da 10, Cosenza e Perugia a braccetto all’Inferno. L’attaccante porta il suo Crotone a “riveder le stelle”, lupi e grifoni cadono malamente tra le loro mura

 

Paradiso

10 – Nwankwo Simy

Dopo tre pareggi abbastanza deludenti risorge il Crotone che rifila tre gol, senza subirne alcuno, ad uno svagato Benevento, evidentemente ancora con la testa ai festeggiamenti per la promozione in Serie A ottenuta quattro giorni prima. Mattatore della serata il centravanti rossoblu Nwankwo Simy, autore di una fantastica tripletta che rilancia al secondo posto solitario a quota cinquantacinque, con tre lunghezze di vantaggio sulla terza, la squadra di mister Stroppa e che lo fa salire al terzo posto assoluto della classifica marcatori con sedici gol, con solo tre rigori trasformati. Fromboliere!

9 – Empoli

Era nell’aria che l’Empoli dovesse riagguantare il successo esterno. C’era andato vicino lunedì a Pescara e lo centra bellamente quattro giorni dopo, andando ad espugnare il “Penzo” di Venezia grazie ad una doppietta del suo cannoniere Mancuso, arrivato a quota undici realizzazioni con l’ausilio di un solo rigore. L’Empoli rimane decimo con quarantacinque punti ma accorcia ad una sola lunghezza il distacco dall’ottava posizione che vale il preliminare, detenuta ancora dal Chievo.

8 – Pordenone ed Ascoli

Preziosissime vittorie esterne di misura per il Pordenone sul campo del Perugia e per l’Ascoli nel delicatisssimo scontro diretto del “Marulla”contro il Cosenza. I friulani, grazie a questo successo, baciato anche da una buona dose di fortuna, salgono prepotentemente al terzo posto, precedendo per i migliori scontri diretti il Cittadella, con cui condivide quota cinquantadue, a tre sole lunghezze dalla promozione diretta. L’Ascoli spedisce il Cosenza cinque lunghezze sotto, salendo al quintultimo posto grazie ai migliori scontri diretti sulla Juve Stabia, sua coinquilina a quota trentasei.

7 – Frosinone, Salernitana, Cremonese e Pisa

Vittorie casalinghe, tutte di misura, per il Frosinone nello scontro diretto con lo Spezia, per la Salernitana nel derby con la Juve Stabia e per la Cremonese contro il Pescara. I ciociari escono così dalla crisi risalendo in quinta posizione a quota cinquantuno, la Salernitana, che ha giocato in inferiorità numerica praticamente per tutta la gara a causa del “rosso” ad Aya dopo soli tre minuti, ritorna al settimo posto a quota quarantasette mentre la formazione di Bisoli esce dalla zona bollente salendo al sestultimo posto a quota trentasette. Il Pisa non si ferma più (con dieci pumti in quattro gare è la capolista di questo mini-torneo post ripresa) e con un gol per tempo supera tra le mura amiche il lanciato Cittadella. La squadra di mister D’Angelo aggancia il Chievo a quota quarantasei, ma rimane nona, non entrando nella zona nobile a causa della peggiore differenza reti nei confronti del coinquilino veneto.

Purgatorio

6 – Chievo e Trapani

Il Chievo torna dalla trasferta di Chiavari con un buon pareggio colto nella ripresa, dopo il vantaggio dei locali nella prima frazione. Grazie a questo punto i veneti conservano l’ottava posizione, l’ultima utile per accedere al preliminare, anche se solo grazie alla migliore differenza reti nei confronti del Pisa, con cui condivide quota quarantasei. Nonostante il successo di misura, ottenuto tra l’altro in pieno recupero dopo che a pochi minuti dalla fine era sotto uno a zero, collochiamo il Trapani nel Purgatorio perchè l’avversario, un Livorno fanalino di coda del torneo e rimasto privo di ben dieci giocatori, svincolatisi il 30 Giugno con il consenso della società labronica, era un avversario troppo facile per non vincere la gara. Ed invece la squadra di mister Castori ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie pe venire a capo della partita. Il primo gol trapanese porta ancora la firma di Pettinari che raggiunge Iemmello in testa alla classifica dei marcatori ma, a differenza del perugino, con solo un gol segnato su rigore. Con questo successo i siciliani scavalcano il Cosenza e si riappropriano del terzultimo posto con trentadue punti, a quattro lunghezze dal playout.

5 – Entella

L’Entella non va oltre il pari casalingo per uno a uno contro il Chievo. La squadra di Boscaglia, passata per prima in vantaggio con Mazzitelli, si fa raggiungere nella ripresa da Segre che sfrutta una grave indecisione difensiva. Liguri sempre undicesimi a quota quarantadue, a quattro lunghezze dal sogno preliminare.

Inferno

4 – Spezia, Livorno e Pescara

Sconfitte amare, tutte di misura, per lo Spezia, battuto negli ultimi minuti a Frosinone, per il rimaneggiatissimo Livorno, rimontato negli ultimissimi scampoli di partita a Trapani e per il Pescara, incapace di pareggiare il gol segnato in apertura dall’ex Valzania. Lo Spezia, scavalcato proprio dai ciociari, scende al sesto posto con i suoi cinquanta punti mentre il Livorno rimane desolatamente ultimo con solo ventuno punti e ormai manca solo la matematica per sancire la retrocessione dei labronici in Serie C. Quanto al Pescara rimane al tredicesimo posto ma solo grazie alla migliore differenza reti nei confronti del Venezia, apparigliato agli abruzzesi a quota trentanove.

3 – Juve Stabia e Cittadella

La Juve Stabia, nonostante la superiorità numerica tenuta per quasi tutta la gara, rimedia la quarta sconfitta nelle quattro gare post ripresa, stavolta nel derby dell’“Arechi” contro la Salernitana, causata da una grave incertezza difensiva nel decisivo gol di Gondo a pochi minuti dal termine. Le vespe precipitano così in zona playout con il loro quartultimo posto, determinato dai peggiori scontri diretti nei confronti del coinquilino Ascoli a quota trentasei. Dopo tre successi si ferma a Pisa la corsa del Cittadella, battuto due a zero dai nerazzurri. La squadra di mister Venturato scende al quarto posto a causa dei peggiori scontri diretti nei confronti del Pordenone, con cui condivide quota cinquantadue.

2 – Benevento

Dopo i festeggiamenti per la promozione anticipata ci si attendeva un leggero calo di concentrazione da parte della capolista ma a Crotone la squadra di Inzaghi non è praticamente scesa in campo, finendo per venire travolta per tre a zero dalla ritrovata squadra di mister Stroppa. all’”Ezio Scida”. Il Benevento rimane, comunque, saldamente al comando potendo vantare, nonostante la pesante battuta d’arresto, ben ventuno punti di vantaggio sul Crotone che gli garantiscono, dopo la promozione, anche la matematica certezza del primo posto in classifica.

1 – Cosenza e Perugia

Penalizzanti sconfitte interne per Cosenza e Perugia, nel quasi decisivo scontro diretto contro l’Ascoli per i lupi silani, contro il Pordenone per la squadra di mister Cosmi, alla seconda sconfitta consecutiva dopo quella di Cittadella. Alle sconfitte hanno contribuito anche alcuni episodi sfortunati, due i legni colpiti dal Perugia e uno dal Cosenza mentre il Perugia lamenta anche un rigore non concesso. Cosenza che rimbalza indietro, al penultimo posto, con trentuno punti, a ben cinque lunghezze dal playout. Il Perugia comincia invece a preocuuparsi visto che, con il suo dodicesimo posto a quota quaranta, è soltanto quattro punti sopra la zona playoff.

0 – Venezia

Brutta sconfitta interna per il Venezia, sovrastato nel gioco e, alla fine, anche nel punteggio da un ottimo Empoli. La squadra di Zanetti, che veniva da sette punti conquistati nelle ultime tre gare, resta ancora ferma al quattordicesimo posto, penalizzata dalla peggiore differenza reti nei confronti del Pescara, con cui condivide quota trentanove, solo tre lunghezze sopra il playout.

Dan.Te.