Simy e Verre comandano il Paradiso, Purgatorio bello pieno

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Simy e Verre comandano il Paradiso, Purgatorio bello pieno. I due giocatori più rappresentativi di Crotone e Perugia trascinano le rispettive squadre alla vittoria. I tanti pareggi sono da Inferno e tante formazioni finiscono nel luogo di
foto: Andrea Rosito (calabriasport24.net)

Simy e Verre comandano il Paradiso, Purgatorio bello pieno. I due giocatori più rappresentativi di Crotone e Perugia trascinano le rispettive squadre alla vittoria. I tanti pareggi sono da Inferno e tante formazioni finiscono nel luogo di “espiazione”

 

Paradiso, Inferno e Purgatorio di Dan.Te.

Paradiso

10 – Nwankwo Simy

Ancora lui! L’attaccante nigeriano è ancora autore di una splendida doppietta che consente al Crotone di vincere il fondamentale scontro diretto di Carpi e, al momento, di tirarsi fuori dalla zona playout col suo sestultimo posto, grazie ai migliori scontri diretti nei confronti del Livorno con cui staziona a quota trenta. Symy invece raggiunge quota undici nella classifica marcatori. Stoccatore!

9 – Valerio Verre

Quello che sta facendo Valerio Verre con la maglia del Perugia ha dello straordinario. Con la doppietta realizzata contro il Livorno il trequartista romano raggiunge quota dodici reti, al quinto posto assoluto della classifica marcatori, impensabile per uno che non è mai stato e non è una punta. Ma insieme ai gol sta sciorinando splendide prestazioni, impreziosite da tocchi di alta classe. Ne godono i grifoni che, battendo il Livorno al “Curi” raggiungono il Benevento asl sesto posto a quota quarantaquattro, anche se i sanniti li relegano ancora al settimo in virtù dello scontro diretto vinto.

8 – Lecce

Secondo successo consecutivo casalingo del Lecce che, dopo aver rifilato sette gol all’Ascoli nel recupero, coglie una grande vittoria nello scontro diretto casalingo contro il Pescara. La Mantia e Mancosu chiudono la pratica già nel primo tempo e i salentini volano con merito al secondo posto con cinquantuno punti. Mister Liverani ha plasmato perfettamente questa squadra, ormai pronta per quel doppio salto consecutivo che manderebbe in brodo di giuggiole tutto il Salento.

7 – Brescia e Benevento

Il successo casalingo in rimonta conquistato dal Brescia contro il Foggia rilancia le rondinelle nella fuga solitaria verso la Serie A. La squadra di Corini, agevolata da un rigore molto dubbio, sbagliato da Donnarumma, lesto, però, a ribadire in rete la respinta di Leali, rafforza il suo primo posto raggiungendo quota cinquantatre, due punti sopra il Lecce, nuova damigella del torneo, che deve però ancora riposare. Quando sembrava essere sprofondata all’inferno, dopo il doppio vantaggio iniziale dell’Ascoli al “Del Duca”, la squadra sannita riprende miracolosamente in mano la gara prima accorciando con Coda, poi pareggiando in dieci nel finale con un rigore di Viola, per poi resistere nei dieci minuti di recupero addirittura in nove dopo le espulsioni di Caldirola e Tuia. Un punto d’oro che blocca la crisi della squadra di Bucchi, sempre sesta, ma solo per lo scontro diretto vinto col Perugia, a quota quarantaquattro.

Purgatorio

6 – Verona, Padova, Venezia e Palermo

Quattro pareggi, tutti per uno a uno, per il Verona a Cremona, per il Padova nel derby di Cittadella, per il Venezia a Salerno e per il Palermo a Cosenza. Il Verona conferma la sua quarta posizione raggiungendo quota quarantasette. Il Padova del nuovo tecnico Centurioni mantiene accessa la flebile fiammella delle speranze di salvezza rimanendo penultima ma con ventiquattro punti. Terzo pari in tre partite alla guida del Venezia per Serse Cosmi. Stavolta però il punto arriva in trasferta e se fa salire i lagunari a quota ventinove ne fa scendere la posizione dalla quintultima alla quartultima. Nonostante il punto conquistato dal Palermo a Cosenza, infine, i rosanero si vedono superare in classifica dal Lecce. La squadra di mister Stellone scivola al terzo posto con cinquanta punti.

5 – Ascoli, Cremonese, Cittadella, Cosenza

Pareggio casalingo che lascia l’amaro in bocca all’Ascoli che si fa rimontare nel finale i due gol di vantaggio da un Benevento in inferiorità numerica. La formazione di mister Vivarini rimane al dodicesimo posto, anche se con trentatre punti. La Cremonese pareggia in casa col Verona e resta al tredicesimo posto ma con trentadue punti, due lunghezze sopra la zona bollente. Il Cittadella si fa bloccare sul pari dal Padova nel derby del “Tombolato”, rimanendo dentro la griglia playoff, con il suo ottavo posto a quota quarantuno, solo grazie al turno di riposo osservato dallo Spezia che lo tallona ad una sola lunghezza. Il Cosenza ferma sul pari, al “Marulla”, il blasonato Palermo e rimane lontano sei punti dalla zona playoff e cinque da quella playout con il suo undicesimo posto dovuto alla peggior differenza reti nei confronti della Salernitana, come i calabresi a quota trntacinque.

Inferno

4 – Salernitana e Foggia

Ancora un deludente pari casalingo per la Salernitana, addirittura in svantaggio per buona parte della gara contro il Venezia. Con questo risultato negativo i campani si allontanano, ormai definitivamente, dalla zona playoff, distante adesso ben sei punti dal suo decimo posto a quota trentacinque. Il Foggia cede di misura a Brescia dopo essere passato in vantaggio ad inizio gara. Una sconfitta onorevole in casa della capolista ma che ricaccia pericolosamente all’indietro la squadra di mister Grassadonia, tornata al terzultimo posto con i suoi ventinove punti.

3 – Livorno e Pescara

Un Livorno privo di ben quattro pedine fondamentali, tra le quali Alino Diamanti, subisce un rotondo tre a uno a Perugia. Il Livorno si squaglia dopo trentasette minuti quando Verre segna il primo gol, non riuscendo mai ad impensierire i padroni di casa se non in occasione del rigore regalato da Gyomber. Labronici di nuovo quintultimi a quota trenta. Netta sconfitta del Pescara nell’importante scontro diretto di Lecce, con il due a zero finale che poteva essere anche più pesante. Nonostante la brutta sconfitta gli abruzzesi rimangono comunque ancorati al quinto posto con quarantacinque punti.

2 – Sentenza Okereke

Tanto rumore per nulla. I ricorsi di Livorno e Benevento contro l’impiego da parte dello Spezia dell’attaccante Okereke sono stati respinti, come previsto, visto che il tesseramento del nigeriano è perfettamente in regola. Ma era proprio necessario aspettare oltre un mese per diramare una sentenza largamente prevista?

1 – Carpi

Il Carpi perde tra le mura amiche il decisivo scontro diretto col Crotone e vede decisamente assottigliarsi le speranze salvezza. Il “Cabassi” è diventato terra di conquista per tutti, viste le ben sette sconfitte e i cinque pareggi casalinghi. La formazione di Mister Castoriri mane desolatamente fanalino di coda del torneo con solo ventidue punti, a ben nove lunghezze dalla salvezza diretta e a sette dal playout.

0 – Pareggite

Novantadue pareggi su duecentoquaranta partite sono davvero troppi. Il virus pareggite quest’anno si sta propagando, ancor più dello scorso anno. Se l’anno scorso, infatti, praticamente una gara su tre finiva in parità, quest’anno sono due gare su cinque quelle che terminano con un pareggio. E negli ultimi due turni sono state ben dieci su sedici, il tutto quasi sempre a discapito dello spettacolo, con allenatori che pur di non perdere si accontentano di un punticino. Primatista in negativo il tecnico dell’Ascoli Vivarini che ne ha totalizzati ben dodici. Fanno eccezione Nesta e Marino, tecnici di Perugia e Spezia, non a caso due allenatori che fanno giocare al calcio le loro squadre, che quest’anno hanno pareggiato solo cinque gare il tecnico del Perugia e sette quello dello Spezia.

Dan.Te.